Alessia: racconto Barcellona

A cura di Maricla Pannocchia

Da sempre grande viaggiatrice, Alessia ha vissuto a Roma, Milano, Londra e Barcellona. Ed è proprio in quest’ultima città che si trova adesso. Una realtà che Alessia stessa definisce unica e, anche se trovare lavoro o avviare un’impresa lì può non essere proprio semplicissimo per un italiano, è sicuramente possibile.

La città è ricca di eventi e ci sono tanti luoghi poco turistici da esplorare. Alessia consiglia alcuni quartieri dove i visitatori raramente si spingono, per scoprire il lato più autentico della città. Usando il suo amore per la fotografia e per lo yoga, Alessia aiuta le persone a entrare in contatto con il proprio mondo interiore e dice che non è una città a cambiarti, “perché questa può essere un fattore del tuo cambiamento interiore, ma di sicuro non è l’unico”.

Alessia Laudoni

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Ciao Alessia, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, sono una fotografa ritrattista, insegnante di yoga e sono nata a Roma. Sono cresciuta tra diverse città tra cui Roma, Milano, Londra e Barcellona.

Cosa ti ha spinta a lasciare l’Italia?

Il mio spirito di artista mi ha regalato tanta curiosità verso il mondo e le persone in particolare. Fin da quando ero piccola, avevo la voglia di capire cosa ci fosse fuori dalla mia realtà. Da giovanissima mi sono trasferita a Londra, dove ho completato i miei studi. Successivamente, sono tornata in Italia per lavoro e ho cominciato a vivere tra Roma e Milano.

Ricordi che cos’hai provato nel momento in cui hai capito che avresti iniziato il percorso per un effettivo trasferimento all’estero?

Non credo di aver mai preso una decisione a tavolino. Ho sempre seguito il mio intuito con grande fiducia, forse un pizzico di giovane incoscienza, senza farmi troppo spaventare dall’idea di fare o non fare qualcosa. So bene che si può sempre tornare indietro da qualsiasi decisione presa e, con questa grande libertà, cerco di affrontare la vita. Niente è per sempre.

Hai ricevuto supporto dalle persone a te vicine?

Sì, la mia famiglia mi ha sempre supportato e compreso. Credo che abbiano visto in me una forte determinazione difficile da contrastare, e hanno avuto fiducia in me. Questo ha generato in me un forte senso di responsabilità fin da subito.

Adesso vivi a Barcellona. Come mai hai scelto proprio questa citta?

L’atterraggio qui è stato abbastanza casuale, devo dire. Ero di passaggio per uno shooting. Una volta qui, mi sono innamorata della luce di questa città, calda e avvolgente. Questa vibrazione unica della città porta le persone a vivere con leggerezza.

Come valuteresti il rapporto costo/qualità della vita lì? È facile trovare un alloggio in città? Quali sono i costi medi e puoi consigliare uno o più quartieri in cui spendere il giusto per l’affitto ma vivere bene?

I costi degli affitti negli ultimi anni sono saliti parecchio, nonostante la pandemia. Per il mio lavoro, ho sempre avuto la necessità di vivere in zone centrali. In generale, la qualità della vita può cambiare molto anche solo tra una strada e l’altra nello stesso quartiere.

Come valuteresti la burocrazia, la sanità e i mezzi pubblici?

Mi sembra di vedere che ci sono persone impegnate politicamente che s’interessano a migliorare la vita dei cittadini, ad esempio attraverso mezzi pubblici impeccabili.

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

Barcellona è una città cosmopolita e bella proprio per questo motivo. Per lavoro ho sempre frequentato molte realtà straniere.

C’è una comunità italiana? Ne fai parte?

Sì, certo! L’anno scorso ho anche raccontato la mia esperienza con i miei ritratti. Ho realizzato due mostre e un libro in collaborazione con il Consolato Italiano. “Ragazze Italiane” ritrae l’eccellenza del talento femminile italiano all’estero attraverso immagini a grande formato analogico. Il progetto, che mostra più di cento foto, è anche un’ode alla città di Barcellona, che ho raccontato attraverso le immagini dei suoi luoghi pubblici, scelti dalle donne stesse in quanto particolarmente significativi per la loro storia personale.

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Che cosa si fa a Barcellona in campo artistico, ricreativo e culturale?

Moltissime cose. C’è una bel sito fatto da local chiamato LeCool, sempre aggiornato su tutto quello che succede in città durante la settimana: eventi, mostre, appuntamenti culturali, ristoranti, festival…

Quali luoghi della città a chi sta pianificando il primo viaggio a Barcellona?

La città è piccola, consiglio di girarla a piedi o in bicicletta per raggiungere facilmente tutti i luoghi turistici.

Ci sono, invece, dei posti poco frequentati dai turisti che, secondo te, valgono una visita?

La Fabrica, il Taller di Architettura di Ricardo Bofill.

Che suggerimenti daresti per vivere Barcellona come un local?

Esplora i quartieri meno turistici: ci sono molti quartieri che non sono frequentati dai turisti, come Poble Nou, Gracia e Sants. Questi quartieri offrono un’esperienza più autentica della vita locale. Visita la spiaggia di Barceloneta. Anche se la spiaggia può essere affollata, è ancora un luogo popolare tra i locals.

E quali a chi, invece, sogna di trasferirsi lì, come hai fatto tu?

Mah, direi di non pensarci troppo.

È facile, per un italiano, trovare lavoro o avviare un’impresa a Barcellona?

Facile non direi, però possibile certamente!

Come sei cambiata, rispetto all’Alessia che viveva in Italia, per via del tuo trasferimento a Barcellona?

Un trasferimento in una nuova città non garantisce automaticamente un cambiamento personale. La trasformazione, il cambiamento e la crescita personale sono processi che dipendono principalmente dalla volontà e dall’impegno individuale. La città in cui si vive può influenzare questi processi, ma non è l’unica determinante. La vera trasformazione personale avviene quando si decide di mettersi in gioco e di fare il necessario per raggiungere i propri obiettivi di crescita e cambiamento.

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Progetti per il futuro?              

In questo momento sto lavorando molto, portando avanti alcuni progetti fotografici e inoltre i miei corsi di yoga online e dal vivo. Per me, lo yoga e la fotografia viaggiano su binari paralleli. Come fotografa ritrattista, il mio obiettivo è catturare l’autenticità delle persone e la loro bellezza naturale.  Anche con lo yoga, cerco di creare esperienze uniche e trasformative che conducano le persone verso la loro vera natura, l’essenza dello spirito. La mia missione è di condurre le persone verso la loro vera essenza, aiutandole a riscoprire la propria bellezza e forza interiore, abbracciando il proprio potenziale e dando il meglio di sé agli altri. Sia attraverso la fotografia sia attraverso lo yoga, cerco di creare un ambiente sicuro e accogliente dove le persone possano esplorare il loro mondo interiore, scoprendo la propria vera essenza. Credo che quando ci sentiamo al nostro meglio, possiamo regalare il meglio di noi stessi agli altri e migliorare il mondo in cui viviamo.

Per seguire e contattare Alessia:

sito web + Instagram: www.alessialaudoni.com

@la_missale – progetti fotografici

@moonday_yoga –  progetti di Yoga