Fare un Anno Scolastico all’estero: info e siti da consultare
Sono quasi diecimila i ragazzi italiani che ogni anno scelgono di passare un anno scolastico all’estero, un numero in costante crescita. Si tratta di una scelta che rappresenta sicuramente una sfida, ma che d’altra parte regala un’esperienza di crescita unica.
Studiare un anno all’estero significa infatti essere accolti da una famiglia straniera, con usi e costumi diversi, e venire inseriti in una nuova scuola, spesso con materie mai viste prime.
Vuol dire confrontarsi con stili di vita differenti e, di conseguenza, arricchirsi culturalmente.
Ma come fare un anno scolastico all’estero?
Solitamente i ragazzi interessati hanno fra i 16 e i 18 anni, in quanto è il quarto anno di scuola superiore che più frequentemente si trascorre all’estero (in alcuni casi anche il terzo o quinto anno). È il periodo migliore, poiché si è abbastanza maturi da potersi staccare dalla propria famiglia e apprezzare fino in fondo l’esperienza.
Il processo che bisogna affrontare per partire non è complicato, ma è comunque necessario affrontare diversi step.
Le iscrizioni ai programmi all’estero avvengono di norma un anno intero prima. Per trascorrere all’estero l’anno scolastico 2020/2021 bisognerà dunque presentare domanda – o comunque iniziare a muovere i primi passi – già a settembre 2019. Informarsi in anticipo consente di avere più scelta per le destinazioni, poter valutare più opzioni ma soprattutto permette di svolgere con serenità le pratiche burocratiche necessarie.
L’iscrizione, nella maggior parte dei casi, non basta: tanti programmi selezionano gli iscritti tramite un concorso. Durante la selezione non solo viene valutata l’idoneità dello studente a partecipare ad un programma interculturale, ma vengono esaminati anche i voti degli ultimi anni, poiché tante scuole estere non accettano studenti che sono stati bocciati o che hanno avuto pesanti debiti formativi.
Oltre alle fasi di selezione, spesso sono previsti anche degli incontri di orientamento. Nello specifico, vengono organizzati colloqui con il personale dell’associazione a cui ci si è rivolti per capire meglio qual è la destinazione più adatta e per ricevere tutti i consigli necessari. Molte volte è anche possibile parlare con le future famiglie ospitanti o con i ragazzi che hanno partecipato ai programmi degli anni precedenti così da essere il più preparati possibile alla partenza.
Per quanto riguarda invece le fasi da seguire con la propria scuola, bisogna consultare il POF, il Piano per l’offerta formativa, dove le scuole dovrebbero specificare le disposizioni per la mobilità internazionale. In caso siano organizzate al riguardo, bisognerà rivolgersi al tutor per la mobilità (di solito un insegnante di lingua straniera, ma non necessariamente). Altrimenti, si dovrà interpellare direttamente il Consiglio di Classe per capire come muoversi.
Anno scolastico all’estero: la normativa
Lo studente che decide di trascorrere l’anno di studio all’estero non può perdere l’anno scolastico. Lo stabilisce il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca della Repubblica Italiana che non solo regola, ma soprattutto incoraggia gli scambi interculturali, considerati parte integrante fondamentale del percorso di formazione dello studente.
La normativa del MIUR quindi garantisce il riconoscimento dell’anno scolastico all’estero (così come di periodi più brevi) al rientro in Italia. Non solo: l’anno all’estero può comportare l’attribuzione di crediti scolastici, stabiliti dal Consiglio di Classe in base a vari parametri. Sempre il Consiglio di Classe può decidere se richiedere una prova integrativa al rientro dello studente.
A questo proposito, poiché ogni scuola ha il suo iter e ogni istituto estero è differente, è bene informarsi adeguatamente con i propri insegnanti e i referenti dei programmi scelti prima di partire.
Per approfondire la normativa, si deve fare riferimento a:
- Il Testo Unico della Scuola n°297 del 1994, art. 192
- La Circolare Ministeriale n. 181 del 17 marzo 1997
- La Circolare Ministeriale n. 236 dell’8 ottobre 1999 (sul credito scolastico per l’anno all’estero)
- La Nota Prot. 843 del 10 aprile del 2013 (sulle modalità di reinserimento)
Le associazioni che organizzano l’anno scolastico all’estero
Come mandare i propri figli un anno scolastico all’estero? Le associazioni ed agenzie a cui genitori e ragazzi si possono rivolgere sono diverse.
Una delle più famose è sicuramente Intercultura, associazione di volontariato senza scopo di lucro che dal 1947 aiuta studenti al quarto anno di liceo a studiare all’estero e che conta scambi in 65 Paesi del mondo. L’associazione si basa su tre pilastri: il coinvolgimento di una famiglia ospitante, la collaborazione della scuola frequentata dallo studente e la presenza di volontari che seguono l’esperienza da vicino.
Tra le piu’ conosciute e rinomate a livello internazionale vi segnaliamo Eazycity. L’agenzia organizza soggiorni studio di varia durata in numerose location.
Un’altra agenzia molto conosciuta è EF (Education First) che si concentra sui Paesi anglosassoni. I programmi di studio all’estero riguardano infatti gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l’Irlanda.
Anche WEP permette di passare un anno scolastico all’estero, offrendo diverse soluzioni e, al contrario di Intercultura, programmi interamente personalizzabili. Si può infatti richiedere una particolare zona geografica, un programma formativo specifico e addirittura soluzioni che permettano di praticare i propri sport preferiti.
Si può trascorrere l’anno scolastico all’estero anche con Rotary, altra associazione senza fini di lucro con oltre un milione di soci. Il Rotary organizza scambi in più di 82 Paesi nel mondo e ogni anno gestisce la mobilità di migliaia di studenti.
Anche STS dà la possibilità di partire per un anno scolastico all’estero, così come per un semestre o trimestre. Anche se la lista dei Paesi è limitata (sono 17 le mete offerte) i prezzi proposti sono decisamente competitivi.
Queste sono sicuramente tra le migliori agenzie a cui rivolgersi per passare l’anno scolastico all’estero.
Altre agenzie che meritano una menzione sono: YouAbroad e New Lands (annoallestero.it).
Ognuna ha regole e programmi di studio differenti e la cosa migliore è leggere cosa offrono sul loro sito per poi prenotare dei colloqui conoscitivi e capire così cosa risponde meglio alle proprie esigenze.
Semestre o Trimestre all’estero
Per chi non se la sente o non ha la possibilità di trascorrere un intero anno all’estero, c’è anche la possibilità di scegliere solo un semestre o un trimestre.
Tutte le organizzazioni citate nel paragrafo precedente offrono queste opzioni. Non solo: alcune permettono anche di trascorrere periodi più brevi, come 4 o 8 settimane. In questi casi però le esperienze saranno facilmente diverse tra loro.
Solitamente i ragazzi che partono per un lungo periodo (un anno o sei mesi) vengono alloggiati in famiglie ospitanti e riescono a vivere appieno l’esperienza del posto in cui vivono.
Gli scambi a breve termine invece si configurano spesso come dei campi-studio, dei tour o sono legati a progetti di studio durante periodi particolari.
Prima di richiedere l’uno o l’altro bisognerà dunque riflettere su cosa risponde meglio alle proprie esigenze e desideri. Un anno all’estero permette di immergersi completamente nella cultura del Paese in cui si va, regalando un’esperienza a 360 gradi. D’altra parte significa anche staccarsi dagli amici e dalla propria famiglia per un anno intero, stando via anche durante le festività. Bisogna dunque essere pronti e assolutamente convinti della propria scelta.
Altrimenti, scegliendo di fare solo un semestre o un trimestre all’estero (o periodi anche più brevi), si potrà comunque vivere una bella esperienza, ma meno impegnativa.
Quanto costa fare un anno scolastico all’estero?
I costi di un anno scolastico all’estero variano in base ad una serie di parametri. Ogni agenzia ha i suoi prezzi, che dipendono in primo luogo dal Paese in cui si sceglie di andare (di solito studiare in Australia, negli Stati Uniti o in Canada costa di più), ma anche dal tipo di scuola che si vuole frequentare o dal programma scelto se ci sono opzioni con servizi differenti.
Infatti a volte si può scegliere se alloggiare presso famiglie ospitanti (che sono spesso famiglie di volontari) o se pernottare presso le stanze di un college, ci si può iscrivere ad attività extra (come gite o corsi speciali) o chiedere programmi personalizzati. Tutte queste opzioni fanno variare la fascia di prezzo.
I prezzi per un anno scolastico all’estero con Intercultura variano dagli € 11.300 ai € 23.800. Nel caso si versi l’intera quota di partecipazione, si avrà diritto a scegliere il Paese di destinazione e a esprimere una preferenza per una determinata scuola.
Tuttavia, è molto più frequente richiedere una delle numerosissime borse di studio che Intercultura mette a disposizione per coprire in tutto o in parte la quota di partecipazione. In questo caso bisogna indicare tre destinazioni preferite, senza avere la possibilità di un’assegnazione certa.
I prezzi per un anno scolastico all’estero con EF sono sui € 13.000, con New Lands si parte dai € 6.600 per arrivare a oltre € 19.000, mentre nel caso di WEP e Rotary i costi variano fortemente in base al programma che si vuole scegliere.
Solitamente questi prezzi includono:
- l’iscrizione dello studente alla scuola estera
- il soggiorno presso una famiglia ospitante o un college
- le assicurazioni mediche
- l’assistenza locale dei referenti delle varie agenzie
Per avere un’idea precisa dei costi però il consiglio è quello di contattare direttamente le associazioni e farsi fare dei preventivi personalizzati o partecipare agli incontri conoscitivi.
Infine, la possibilità di accedere a borse di studio può rendere l’anno scolastico all’estero molto economico, a seconda degli importi.
Borse di studio
Per finanziare l’anno scolastico all’estero ci sono le borse di studio. Innanzitutto, quasi ogni associazione fra quelle elencate in precedenza prevede la possibilità di accedere ad un numero più o meno limitato di finanziamenti. Anche in questo caso, i parametri variano in base all’associazione o al programma scelto.
Anche l’INPS incoraggia l’anno scolastico all’estero (ex servizio INPDAP). Ogni anno l’istituto mette a disposizione circa mille borse di studio con il programma ITACA, che offre la totale o parziale copertura di un soggiorno scolastico all’estero (in alcuni casi quindi l’anno scolastico all’estero risulterebbe gratis).
Il programma è dedicato ai figli e orfani degli iscritti al Fondo Credito o dei pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici e vi si accede tramite l’apposito bando di concorso.
Le mete più gettonate
Quali sono i Paesi che vengono scelti dagli studenti italiani che vogliono frequentare un anno scolastico all’estero?
Gli Stati Uniti sono sicuramente la meta più popolare e richiesta. Da una parte gioca un ruolo chiave il fascino degli States, da anni centro di riferimento della nostra cultura moderna. A questo si aggiunge la componente della lingua inglese, che in America si può perfezionare, e il fatto che se si frequenta l’anno scolastico all’estero con la scuola superiore è possibile conseguire un diploma americano di high school. Si può dire che un’esperienza di un anno scolastico all’estero negli Stati Uniti regala molto sotto tanti punti di vista.
Sempre per un motivo di lingua, gli USA vengono seguiti da Irlanda, Galles e Scozia nella lista delle preferenze dei ragazzi italiani, insieme al Regno Unito (studiare a Londra è il sogno nel cassetto di tanti studenti). Anche Australia e Nuova Zelanda sono mete popolari, dato che oltre alla possibilità di studiare la lingua inglese offrono alta qualità della vita e paesaggi mozzafiato.
Rimanendo in Europa, un Paese molto gettonato è la Spagna, forse una delle mete dove si riesce a sentire meno la nostalgia di casa. Seguono la Germania (complice l’ottimo welfare e una lingua, il tedesco, che può dare un plus al curriculum) e i Paesi scandinavi: Danimarca, Norvegia e Svezia.
Negli ultimi anni però gli studenti hanno iniziato a scegliere mete più sfidanti, spinti dal desiderio di scoprire nuove culture. Si è infatti assistito ad un’ascesa dei Paesi dell’America Latina e alla nascita di una nuova tendenza: la Cina. È il Paese del Dragone, con le sue mille sfaccettature, la destinazione del futuro che affascina i millenials.
In ogni caso, qualunque sia la destinazione, è indubbio che uno scambio culturale di questo tipo rappresenta un’esperienza unica che cambia la vita. E’ un’occasione per apprendere una lingua in modo naturale e per provare a studiare in sistemi scolastici nuovi.
La cosa fondamentale è che si cresce, dal punto di vista personale e culturale. Si stringono legami forti con persone che altrimenti mai si sarebbe incontrato, si sviluppano soft skills chiave per il proprio futuro e si impara a diventare veri cittadini del mondo.
Anno di studio all’estero: le esperienze
Su Voglio Vivere Così abbiamo raccolto tante esperienze (positive e negative) di chi ha trascorso un anno scolastico all’estero nella nostra rubrica “studiare all’estero”. Per avere maggiori informazioni e consigli direttamente dagli studenti che sono già partiti, vi consigliamo di leggere:
La storia di Milena, che è partita per un anno scolastico a Berlino… e ci è restata!
L’esperienza di Marta in Thailandia
La storia di Michele in Scozia e il suo progetto Feel the World