Ecco chi sono gli chef italiani più famosi nel mondo
A cura di Enza Petruzziello
Se c’è una cosa per cui noi italiani siamo davvero imbattibili è la cucina. Amata in tutto il mondo, la gastronomia italiana è sinonimo di dieta mediterranea, di qualità e freschezza degli ingredienti, di pasta e pizza, ma anche di tante altre pietanze che hanno contribuito a rendere il Bel Paese un vero punto di riferimento per ciò che concerne l’arte culinaria.
Un settore che negli ultimi anni ha conosciuto un grande sviluppo, diventando volano di nuove imprese ed attività soprattutto all’estero. Tanti gli italiani nel mondo che hanno deciso di cambiare vita, trasferendosi oltre confine e aprendo un’attività proprio legata alla ristorazione, arricchendo quel grande libro che comprende le ricette dal mondo.
Alcuni hanno trovato il successo, sulla scia dei moltissimi chef italiani famosi e apprezzati in ogni angolo del globo. Sono proprio loro ad aver portato sulle tavole di tutto il mondo le nostre specialità. Del resto gli chef stellati italiani sono diversi e ognuno ha meritato la sua “stella” per le portate e lo chef, per la qualità del prodotto, la tecnica della preparazione, l’equilibrio fra gli ingredienti, la creatività dello chef.
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Sono proprio questi, infatti, i requisiti con cui la guida francese Michelin attribuisce ogni anno il prestigioso riconoscimento. In assoluto lo chef con più stelle Michelin al mondo è un volto noto del piccolo schermo: Gordon Ramsay. È lui con più di 24 ristoranti all’attivo, diverse trasmissioni televisive in onda e 10 libri di ricette pubblicati, lo chef più stellato al mondo.
Ma chi sono i migliori chef italiani? A dircelo è la Best Chef in the World 2019, inaugurata dal magazine Le Chef quattro anni fa, e che in realtà rappresenta una classifica dell’alta gastronomia mondiale decretando anche lo chef migliore al mondo.
La lista è il risultato di una sola domanda che viene rivolta agli chef con più stelle Michelin dei Paesi in cui è presente la guida: «Quali sono i 5 chef internazionali che rappresentano al meglio i valori della professione, creano una cucina imperdibile, assolutamente da provare?». Al primo posto c’è Arnaud Donckele del ristorante The Golden Wave di Saint Tropez. Secondo Le Chef, è lui il miglior chef al mondo.
In questa classifica ci sono 6 grandi chef italiani. Il migliore chef italiano, il primo che troviamo nella lista è Enrico Crippa, chef 3 stelle Michelin del ristorante Piazza Duomo ad Alba, che conquista la posizione 26 con la sua cucina elegante e raffinata, fortemente a base vegetale.
Seguono: Nadia Santini, Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio (posizione 38); Massimiliano Alajmo, Le Calandre, Rubano (posizione 40); Massimo Bottura dell’Osteria Francescana di Modena (posizione 57) da sempre considerato uno dei migliori cuochi italiani e incoronato primo al mondo nel 2018 dal The World’s 50 Best Restaurants, gli oscar della gastronomia internazionale, che premiano ogni anno i migliori cinquanta ristoranti del globo. Infine ci sono Stefano Baiocco, Villa Feltrinelli, Gargnano (posizione 63) e Carlo Cracco, Cracco, Milano (posizione 92).
Si tratta di chef italiani stellati che come abbiamo visto hanno i loro ristoranti in Italia, conosciuti per la loro cucina unica e anche per qualche comparsata in tv. Ci sono, però, molti altri chef famosi italiani che svolgono il loro lavoro all’estero.
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Ed è anche grazie a loro che la cucina italiana oggi vanta una fama internazionale. Professionisti che hanno saputo esportare la cultura italiana all’estero, rendendosi ambasciatori della nostra cultura e osservatori privilegiati di tante curiosità dal mondo.
Di seguito vi proponiamo una classifica, che vede i migliori dieci chef italiani che guidano grandi ristoranti in tutto il mondo. Cuochi italiani famosi che hanno imparato questa nobile arte dai grandi chef italiani e che a loro volta sono diventati cuochi italiani stellati.
1. Luca Fantin – Bulgari Restaurant, Tokyo (Giappone). Classe 1979, originario di Silea in provincia di Treviso, Luca Fantin è l’executive chef al Bulgari Restaurant nella Ginza Tower di Tokyo. Premiato come chef dell’anno 2014, è l’unico italiano ad aver ricevuto la stella Michelin in Giappone. La sua cucina è un perfetto connubio tra estetica e gusto, una sintesi dell’esperienza maturata nei più prestigiosi ristoranti, da Cracco fino alla Pergola di Roma.
2. Pino Lavarra – Tosca, Hong Kong. Pugliese di Putignano, cuoco italiano famoso, Lavarra ha portato in Oriente l’esperienza della cucina del sud Italia mescolandola con i principali ingredienti della cultura asiatica. Il ristorante Tosca da lui guidato si trova all’interno del Ritz Carlton di Hong Kong. Lo chef in soli sei mesi è riuscito ad aggiudicarsi la stella Michelin.
3. Simone Cantafio – Michel Bras, Toya (Giappone). Cresciuto nelle cucine di grandi maestri, da Gualtiero Marchesi a Carlo Cracco, a soli 33 anni Cantafio è l’executive chef del ristorante Michel Bras a Toya. Tutti i piatti presenti nel menù assecondano il palato giapponese ma con lavorazioni e tecniche italo-francesi.
4. Umberto Bombana – Otto e mezzo, Hong Kong. Lo chef bergamasco premiato con tre stelle Michelin nel 2011 con il suo Otto e Mezzo a Hong Kong, è il primo italiano a avere ottenuto le tre stelle fuori dall’Italia.
5. Giandomenico Caprioli – Giando, Hong Kong. Cresciuto con Vissani, venne da questi segnalato nel 2000 a Gianni Agnelli, alla ricerca di uno chef personale. Con l’Avvocato iniziò a girare il mondo, decidendo poi di stabilirsi a Hong Kong prima come chef del ristorante Isola, e dal 2012 con il suo ristorante Giando. Arrivi bisettimanali di materie prime dall’Italia e cantina attenta alle specialità regionali italiane fanno del suo locale uno dei più frequentati di Hong Kong.
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6. Christian Puglisi – Relae, Copenaghen (Danimarca). Dall’Oriente torniamo in Europa con Christian Puglisi. Nato a Messina, la passione per la cucina lo porta in giro per tutta Europa e poi a Copenaghen, dove incontra lo chef René Redzepi. Nel 2010 apre il Manfreds e il Relae, due ristoranti con i quali Puglisi offre una cucina senza formalismi aggiudicandosi la stella Michelin. Il Relae vince inoltre il premio come ristorante più sostenibile al mondo grazie all’uso di ingredienti biologici.
7. Giovanni Passerini – Passerini, Parigi (Francia). Per lui la parola d’ordine è sperimentare, dopo aver aperto Rino, ristorante/bistrot di grande tecnica e qualità in tutta la Francia, continua a innovare con l’apertura del Passerini cucinando con spirito italiano le materie prime francesi.
8. Michele Farnesi – Dilia, Parigi (Francia). Prima della Francia, ha lavorato per un periodo in cucina all’Osteria Francescana di Massimo Bottura. A 23 anni vola a Parigi e lavora da Rino proprio con Giovanni Passerini, e da Saturne con Sven Chartier.
9 Mario Fico – Zuma, Dubai. È lo chef italiano alla guida della catena Zuma restaurant Emirati Arabi. Da Castellaneta, piccolo paesino della Puglia, parte alla ricerca di nuovi sapori per il mondo. Arriva a Londra dove oltre agli studi incomincia a lavorare in diversi ristoranti. La sua avventura parte proprio dalla prima sede della catena Zuma. Il viaggio continua verso New York e poi in Australia. Viene chiamato per aprire l’elegante sede di Dubai, nel 2006.
10 Valentino Palmisano – La locanda, Kyoto (Giappone). Matura le sue esperienze in Europa e in Asia lavorando con chef come Oliver Glowig, Pino Lavarra, Alfonso Iaccarino e Bruno Barbieri fino a giungere, a poco più di 30 anni al timone della Locanda, ristorante del Ritz-Carlton a Kyoto, sin dall’apertura nel 2014.