Couchsurfing: vacanze low cost su divani del mondo
Estate … tempo di vacanze, si sa! Ed e’ altrettanto chiaro che, in tempo di incertezza economica, non e’ semplicissimo riuscire a conciliare la nostra passione per i viaggi con il budget a nostra disposizione, che diventa sempre piu’ limitato. Ma per chi, come me, partire e’ un bisogno e non un semplice vezzo, l’opzione “Quest’anno me ne sto ad Ostia che e’ meglio” e’ scartata a priori … Ma allora che fare, vi chiederete? La risposta e’ semplice! Si scrive “couchsurfing”…e si legge “facciamo surf sui divani del mondo”!
Bene, la tentazione di attribuire al couchsurfing il solo vantaggio economico e’ forte … ma sperimentarlo, in prima persona, come strumento di viaggio, mi ha insegnato che in realta’ e’ molto di piu’! Innanzitutto, per chi tra voi non lo sapesse, fare couchsurfing significa essere ospitati gratuitamente da persone in giro per il mondo. Diventare membri dell’organizzazione e’ semplice. Alla portata di tutti. Basta creare un proprio profilo personale, arricchendolo il piu’ possibile con foto, informazioni sui nostri viaggi e le nostre passioni. Insomma, rendendolo piu’ appeal possibile.
Una volta entrati a far parte della comunita’, bastera’ inviare una “Richiesta di ospitalita’” ad uno dei membri che si trovera’ nella destinazione da noi scelta. Personalmente, ho sperimentato per la prima volta il couchsurfing esattamente un anno fa, in Australia. Che la terra dei canguri sia sicuramente il posto perfetto per fare un’esperienza di questo tipo e’ innegabile. Anche se, la cultura di ospitare ed essere ospitati si sta diffondendo in tutto il mondo. Europa compresa.
Nello specifico, sono stata ospitata da una ragazza a Sydney (che mi ha lasciato casa per una settimana… incredibile), da una famiglia cinese a Brisbane e da una famiglia australiana sempre a Brissie. Famiglia, quest’ultima, che mi ha letteralmente spalancato le porte di casa … dandomi successivamente la possibilita’ di vivere con loro, diventando cosi’ la mia Australian Host Family nel corso del mio Gap Year in Australia.
Saro’ stata fortunata?
Forse si. Ma la fortuna aiuta gli audaci. E se avessi avuto “paura” di essere catapultata in un film dell’orrore con uccisione notturna, mi sarei semplicemente privata di conoscere persone bellissime. Non e’ quindi di fortuna che si parla, quanto piuttosto di riuscire a vincere i propri pregiudizi e le proprie paure. Perche’ si, e’ vero, il mondo e’ pieno di marciume ovunque … ma e’ anche ricco di persone straordinarie, pronte ad aprirti una finestra sulla propria vita. Chi viene ospitato porta un valore enorme alla famiglia che decide di ospitarlo. Porta una cultuta diversa e un modo di pensare arricchito dalle esperienze di viaggio e di vita. E nello stesso tempo chi ospita … puo’ fare il giro del mondo stando seduto nella poltrona di casa propria. La mia famiglia australiana, ospita in media circa 15 persone al mese. Nel corso di questi 6 mesi ho avuto la fortuna immensa di volare in Argentina, Germania, Francia, Norvegia, Italia, Svezia, Polonia, Svizzera e Spagna … senza mai muovermi da Brisbane. Ed e’ per questo che – piu’ che semplice risparmio economico – couchsurfing significa crescita personale.
Vuol dire dare fiducia alle persone. E ottenerla in cambio.
Vuo dire imparare da esperienze e vissuti altrui.
Spero di essere riuscita ad incuriosirvi.
Alcuni consigli utili, per chi avesse voglia di provare questo strumento di viaggio:
- Se decidete di fare couchsurfing, pianificate una permanenza di massimo 3 notti nella stessa famiglia. Se avete l’esigenza di stare di piu’, chiedete di poter contribuire alle spese di cibo giornaliere. Vi costera’ certamente di meno che pagare una stanza condivisa in un ostello. Per non parlare del confort offerto da una casa … paragonato a quello di uno stanzone con 8 letti.
- Portate sempre un regalo a chi vi ospita, in segno di gratitudine. Una bottiglia di vino e della cioccolata – ad esempio – sono regali graditissimi. E possono essere anche molto low cost, se comprati in un semplice supermercato.
- Se siete dei bravi cuochi, chiedete di poter cucinare qualche vostra specialita’ culinaria.
- Ricordatevi – infine – di lasciare una referenza alla famiglia che vi ha gentilmente ospitato.
Buon Viaggio a tutti
A. Polimeri