Equilibrio tra vita lavorativa e privata in Italia

Di Enza Petruzziello

Qual è il Paese con il miglior equilibrio tra vita lavorativa e privata? Non certo l’Italia che si posiziona in coda alla classifica dei paesi europei nell’indice di work-life balance stilato da Remote. Il nostro Paese soffre soprattutto della mancanza di orari di lavoro flessibili, smart working, settimane lavorative corte e congedi parentali adeguati. Dalla Nuova Zelanda alla Spagna: scopri come le altre nazioni supportano i lavoratori con politiche avanzate, indennità generose e un’alta qualità della vita.

Work-life balance: confronto tra Italia e il resto del mondo

L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, ma non sulla vita privata. Flessibilità oraria, smart working, settimana lavorativa corta, salario minimo e congedi parentali più lunghi: sono solo alcune delle cose che mancano agli italiani per migliorare il loro work-life balance.

Un tema, quello dell’equilibrio tra vita lavorativa e privata, sempre più centrale nelle discussioni sul benessere dei lavoratori e sulla produttività delle aziende. Negli ultimi anni, complice anche la pandemia di COVID-19 – sono stati numerosi i cambiamenti nelle modalità di lavoro, portando a una maggiore attenzione a come i paesi e le aziende gestiscono questo equilibrio cruciale.

In questo articolo, esploriamo come l’Italia si posiziona rispetto ad altre nazioni in termini di work-life balance, analizzando vari aspetti chiave.

Che cos’è il work-life balance?

Definizione in continua evoluzione, il work-life balance, o equilibrio tra vita lavorativa e privata, è un concetto che descrive la capacità di bilanciare in modo armonioso gli impegni professionali e le esigenze personali. Questo equilibrio implica che un individuo riesca a dedicare tempo adeguato e attenzione sia al lavoro che alla vita privata, senza che uno prevalga eccessivamente sull’altro.

Un buon work-life balance consente di ridurre lo stress, migliorare la salute mentale e fisica e aumentare la soddisfazione generale nella vita. L’equilibrio tra vita lavorativa e privata è influenzato da vari fattori, tra cui l’orario di lavoro, la flessibilità, le politiche di congedo, e il supporto familiare e sociale.

Equilibrio tra vita lavorativa e privata: la situazione in Europa

A stilare una classifica dei Paesi che riescono a raggiungere un sano equilibrio tra vita privata e lavoro ci ha pensato Remote.com, piattaforma globale di risorse umane utilizzata da alcuni dei più grandi marchi del mondo.

Secondo l’indice di work-life balance redatto da Remote,  il continente europeo sta rapidamente diventando un luogo che antepone la vita privata al lavoro: un equilibrio veramente sano e produttivo. L’indice considera una varietà di fattori vitali tra cui:

  • Assistenza sanitaria
  • Salario minimo
  • Congedo di maternità
  • Ferie annuali obbligatorie
  • Retribuzione per malattia
  • Livelli di felicità complessivi
  • Ore medie di lavoro
  • Inclusività LGBTQ+

Analizzando i dati, si scopre che a primeggiare in Europa sono Lussemburgo, Spagna e Francia che dominano la classifica grazie alle loro politiche avanzate di congedo parentale, flessibilità lavorativa e una forte enfasi sul benessere dei dipendenti.

Altri Paesi come la Norvegia, la Danimarca e i Paesi Bassi seguono a ruota, offrendo un ambiente di lavoro equilibrato e di supporto ai lavoratori. Nella seconda parte della top ten troviamo il Regno Unito, che dal 28° posto della precedente edizione al 7° del 2024, l’Estonia, la Slovenia e l’Islanda

E l’Italia? Compare solamente al quartultimo posto posizionandosi 27esima su 30 nazioni europee, seguita da Ungheria, Slovenia e Romania. Sebbene offra una qualità della vita molto alta e benefici lavorativi decenti, il nostro Paese spesso si trova a dover affrontare sfide legate alla cultura del lavoro intensivo e a una minore flessibilità lavorativa rispetto ai suoi pari nordici. Tuttavia, negli ultimi anni, c’è stata una crescente attenzione verso politiche di lavoro più flessibili e il benessere dei dipendenti, specialmente nelle grandi città come Milano e Roma.

Situazione Globale

A livello mondiale, i paesi con il miglior equilibrio tra vita lavorativa e privata sono spesso quelli con politiche di lavoro flessibili e un forte supporto governativo per il benessere dei lavoratori. Nuova Zelanda, l’Australia e il Canada sono leader globali con politiche lavorative progressiste, ambienti di lavoro inclusivi e una forte attenzione al tempo libero.

La classifica dei 10 Paesi con il miglior work-life balance

Basandoci sui dati di Remote.com, ecco una classifica dei paesi con il miglior equilibrio tra vita lavorativa e privata:

10. Brasile

Per chi cerca un posto caldo, rilassante e con un ottimo work-life balance, vivere in Brasile conviene. Con un punteggio di 67,73, il paese sudamericano si distingue per il generoso sistema di indennità di malattia e maternità, oltre a un sistema sanitario universale finanziato dal governo. Questi fattori contribuiscono a migliorare il benessere dei lavoratori, permettendo loro di gestire meglio le esigenze personali e professionali.

9. Canada

Il Canada con un punteggio di 67,91, è noto per essere uno dei paesi più inclusivi al mondo per i diritti LGBTQ+. Oltre a questo, il sistema sanitario nazionale garantisce che i cittadini abbiano accesso a cure mediche senza costi elevati. In città come Toronto, molti lavoratori godono della possibilità di lavorare da remoto, facilitando un migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata.

8. Regno Unito

Tra i paesi con maggiore emigrazione italiana il Regno Unito ha sperimentato con successo la settimana lavorativa corta, con una media di 25,6 ore settimanali. Il paese offre un congedo di maternità fino a 52 settimane e un salario minimo di 11,4 sterline all’ora, fattori che contribuiscono significativamente al benessere dei lavoratori.

7. Paesi Bassi

Noti per la qualità della vita elevata e le generose politiche di congedo per maternità, i Paesi Bassi ottengono un punteggio di 69,14. Qui le neomamme ricevono una retribuzione significativa durante il congedo, rendendo il paese uno dei migliori posti al mondo dove vivere e lavorare, e magari per cambiare vita.

6. Norvegia

La Norvegia, con 73,05 punti, offre ai lavoratori generose indennità, ferie annuali retribuite e un sistema sanitario e educativo finanziato dal governo. Le lunghe settimane lavorative sono rare, permettendo ai lavoratori di dedicare più tempo alla vita personale e alla famiglia.

5. Danimarca

A metà classifica, in quinta posizione, con 73,67 punti, troviamo la Danimarca, conosciuta per essere inclusiva e LGBTQ+ friendly. I lavoratori a tempo pieno hanno diritto a cinque settimane di ferie retribuite all’anno, e i servizi sanitari e educativi sono garantiti dallo Stato, migliorando significativamente la qualità della vita. Non è un caso, dunque, se tanti gli italiani che negli ultimi anni hanno scelto di studiare, vivere e lavorare in Danimarca.

4. Australia

Con un punteggio di 73,71, l’Australia è famosa per le sue meravigliose spiagge e la qualità della vita. Il sistema sanitario nazionale offre numerosi vantaggi e molte persone scelgono di trasferirsi in Australia per il clima mite e le opportunità di un anno sabbatico o per un trasferimento permanente.

3. Francia

La Francia, con 75,34 punti, è salita sul podio grazie alle recenti politiche in favore della maternità e della natalità. Il paese offre diverse opportunità di carriera e una qualità della vita elevata, sia nelle città che nei paesini più tranquilli.

2. Spagna

Medaglia d’argento per la Spagna che si distingue per l’ottimo equilibrio tra affari e piacere. Il paese è molto apprezzato dagli stranieri per le numerose opportunità di carriera e la qualità della vita, grazie a un clima favorevole e una cultura accogliente.

Da sempre considerata destinazione perfetta per quanti vogliono mollare tutto e aprire un chiringuito sulla spiaggia, la penisola iberica si distingue anche per la facilità di fare impresa il che spiega la grande attrattiva che esercita sugli investitori stranieri (italiani compresi).

1. Nuova Zelanda

Al primo posto con 79,35 punti, la Nuova Zelanda è il paese con il miglior equilibrio tra vita lavorativa e privata. I lavoratori godono di un generoso congedo di ferie annuali e di un salario minimo elevato. Le neomamme beneficiano di 26 settimane di congedo di maternità retribuito, rendendo questo paese il migliore per conciliare lavoro e vita privata.

Conclusioni

Il miglioramento dell’equilibrio tra vita lavorativa e privata è una sfida continua e varia da Paese a Paese. La direzione intrapresa dalle aziende e dalle politiche governative sarà cruciale per determinare ulteriori miglioramenti in questo settore. Con l’aumento della consapevolezza e l’adozione di pratiche lavorative più flessibili, c’è speranza che anche l’Italia possa scalare le classifiche nei prossimi anni.