Fabio e Nadia: la pizza italiana in Costa Rica
Fabio di Monfalcone da 5 anni con la compagna Nadia vive a Puerto Jimenèz, nella quasi sconosciuta penisola De Osa in Costa Rica. Fanno pizze e anche buone. Secondo loro il motivo per cui sono riusciti ad affermarsi in un paese così lontano come il Costa Rica, è stata la scelta del luogo: non molto turistico ma abbastanza abitato dalla popolazione locale che è stata parte fondamentale per la riuscita della loro impresa. Adesso lavorano tutti i giorni e hanno nei costaricensi entusiasti clienti.
Quanto avete investito in questa attività?
Con un investimento di 15 mila euro siamo riusciti ad ottenere bilanci annuali che si aggirano sui 125 mila dollari lordi: abbiamo dipendenti regolarmente assunti e noi che siamo sempre presenti per dare continuità all’attività. Pur non avendo mai avuto, in passato, esperienza nella ristorazione, adesso la nostra pizzeria è il primo locale segnalato anche dalle agenzie turistiche. E gli apprezzamenti dei clienti ci convincono di avere fatto la scelta giusta.
Avete programmi di sviluppo?
Certo. Pur non essendo giovanissimi i risultati che abbiamo ottenuto, ci hanno dato la voglia di aprire un’altra Pizzamail. Ho già individuato una location a circa due ore da dove siamo noi. Devo dire che ci piacerebbe dare a qualcun altro la possibilità, vista la nostra esperienza, di cimentarsi in un’attività che può dare molte soddisfazioni economiche, visto che il costaricense è un gran mangiatore di pizza.
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Come mai avete scelto il Costa Rica?
Lo abbiamo scelto dopo averlo visitato per ben 3 volte prima del trasferimento definitivo. La scelta di venire a Puerto Jimenèz, un luogo così isolato e remoto, è stata fatta un po’ controcorrente, rispetto a quelle che avrebbero potuto essere scelte di località più turistiche e più adatte a persone come noi. In fondo si trattava di avviare qualcosa che doveva consentirci di vivere. I fatti ci hanno dato ragione e visto il buon esito che abbiamo avuto in questo angolo di mondo, oggi possiamo sentirci contenti e orgogliosi.
Cosa vi ha colpito di più di questo paese?
Quando si visita un paese che non si conosce, con spirito positivo, si cerca di percepire le cose buone del luogo. A noi del Costa Rica era piaciuto molto lo stile di vita semplice e familiare dei costaricensi, con un modo un po’ ironico di condurre l’esistenza. Oltre a questo ci ha sempre colpito il fatto che, quasi ovunque, i paesi fossero immersi nella natura. Una natura rigogliosa e ricchissima.
Come sono i rapporti con la gente del posto?
La gente, qui nel paese dove viviamo, è un po’ chiusa e riservata. Ma noi grazie, alla nostra attività , abbiamo avuto il tempo di inserirci, di conoscere meglio le persone e di comunicare con loro sempre in modo sereno ed educato. Di fatto non abbiamo amicizie particolari con i locali, ma siamo simpatici a tutti e loro a noi.
A livello burocratico, è complicato aprire un’attività in Costa Rica?
A livello burocratico è abbastanza semplice e veloce richiedere un qualsiasi tipo di licenza per un’attività commerciale. Il paradosso è che con quella licenza non si possa lavorare fisicamente nell’attività di cui si è titolari. Anche se poi di fatto tutti ci lavorano. La tolleranza quà esiste ancora per fortuna e noi, grazie a questa, abbiamo in fondo realizzato qualcosa che non c’era, dando da lavorare, in regola, per tutto l’arco dell’anno a tre ragazzi.
Come funzionano i servizi pubblici, scuola e sanità?
I servizi pubblici funzionano, ma potrebbero essere migliori. La viabilità stradale sta migliorando un po’ in tutto il territorio, si stanno educando le persone al codice stradale. Le banche e gli uffici comunali sono ben organizzati con servizi compiuterizzati ormai da vari anni. La scuola c’è dappertutto, tutti vanno a scuola, i ragazzi hanno voglia di crescere apprendendo e studiando per contribuire alla crescita del loro paese. La sanità è praticamente gratis con prestazioni di livello ambulatoriale e medicinali vengono passati dallo stato. Ma se i bisogni sono più urgenti bisogna raggiungere al più presto la capitale, dove ci sono ospedali e cliniche specializzate in ogni cosa. Certo per le degenze e le cure specialistiche si deve pagare abbastanza.
Com’è la vita in Costa Rica dal punto di vista economicosociale?
Molti dicono che il Costa Rica sia uno dei paesi al mondo che offre la migliore qualità della vita. Ma è anche vero che, rispetto agli altri stati del Centro America è il più caro, ed è per questo che per viverci è necessario avere la fortuna di trovare o di crearsi un’attività che funzioni e che ti permetta di guadagnare a sufficienza.
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Cosa secondo voi, bisogna assolutamente sapere di questo paese prima di trasferircisi definitivamente?
Prima di decidere di venire a vivere in forma stabile in questo paese, bisogna essere assolutmente convinti di potercela fare grazie ad una preparazione mentale ed a un progetto di vita ben studiato e ponderato. A volte può capitare di dover cambiare il progetto precedentemente pensato e studiato. Meglio sarebbe provare a viverci per un periodo prima di decidere di comprare terra o immobili in maniera affrettata. Spesso qua, dopo che si è pensato di aver fatto l’affare migliore , ti si presentano altre occasioni più vantaggiose. Bisogna avere la pazienza di aspettare un po’, di conoscere meglio gli aspetti burocratici e di capire veramente se il luogo risponde alle esigenze che ci si è posti.
C’è qualcosa che vi manca dell’Italia?
Dopo cinque anni che viviamo qui, ci siamo abituati a questo sistema di vita, così privo di cose futili e superflue. Quello che ci manca sono solamente i nostri figli, che sono già grandi e che vediamo una volta all’anno ma, grazie alla tecnologia moderna, possiamo comunicare con loro tutti i giorni. Chissà se, una volta terminati gli studi, decideranno di raggiungerci. Avrebbero sicuramente l’opportunità di inserirsi bene e più facilmente grazie a noi. Data la nostra esperienza potremmo dare loro i consigli e le garanzie perchè si creino una vita onesta e serena.
Per scrivere a Fabio e Nadia:
A cura di Geraldine Meyer