Birra e yogurt in Ghana: i progetti di Flavia Straulino
La milanese Flavia Straulino, 50 anni, sarà con tutta probabilità la prima europea a portare in Ghana (sulle colline della capitale, Accra) un micro – birrificio artigianale italiano, con a capo un mastro birraio nostrano e otto profili selezionati fra la manodopera locale. E quello della birra non è l’unico settore dove sta realizzando le grandi novità professionali. Fra due o tre mesi avrà già inaugurato (in città, sempre nella capitale) un laboratorio di produzione di gelato artigianale e yogurt naturale con vendita anche al dettaglio, ma principalmente rivolto alla clientela del settore turistico alberghiero e ristorazione. “Da sempre ho il marketing internazionale nel sangue e l’export aziendale nel mio Dna” si presenta; ma un master le ha permesso di cambiare vita, e forse, chissà un domani trasferirsi del tutto nel paese africano.
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Dal 1992 al 2011 ha lavorato come consulente all’ufficio commerciale del Consolato generale della Nuova Zelanda a Milano. “Assistevo le aziende nello sviluppo del business o nei progetti di più ampio respiro coordinata dai miei colleghi”; ad esempio, mi occupavo di trovare le aziende partner italiane per gli investitori neozelandesi (soprattutto nei settori informatici e sanitari) ”. Viaggia così di frequente fra l’Oceania e l’Europa e si sposa nel frattempo con il suo ex compagno di studi di Economia e Commercio della Cattolica, a Milano, originario della Repubblica del Congo. La svolta arriva però con la partecipazione al Master sull’Internazionalizzazione di NIBI, il Nuovo Istituto di Business Internazionale creato da Camera di Commercio di Milano e Promos, l’azienda speciale dedicata alle attività internazionali delle piccole e medie imprese. Grazie alla formazione specifica ricevuta Flavia ha avviato contatti, elaborato un progetto d’internazionalizzazione che le è servito come una sorta di esame, un project work di fine corso e ora, quel progetto, ha deciso di realizzarlo in Ghana. “Il master ha per me rappresentato davvero una ventata di novità e mi ha arricchito di molte idee”. Al punto da farle lanciare una piccola azienda che sta organizzando in Ghana una rete per aiutare le piccole medie imprese italiane a internazionalizzare e a fare sistema.
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Nel contempo Flavia ha avviato i due progetti di produzione citati. L’Hub per l’internazionalizzazione delle PMI italiane in Ghana è finalizzato insomma a una più efficace e organizzata presenza in loco per assistere in maniera adeguata i clienti italiani che intendono esplorare le opportunità commerciali e d’investimento offerte dal Ghana, razionalizzare i tempi e minimizzare i rischi di operare in un paese poco conosciuto. La decisione è stata presa in base alla varietà delle opportunità offerte dal Paese, ma anche le origini africane del marito, che hanno accresciuto l’attrazione per quei posti. “Il Ghana è un paese molto accogliente, la gente è tranquilla e piacevole anche se i ritmi sono molto lenti. Sto ricavando molte soddisfazioni dalla mia nuova vita perché qui c’è tanto da fare, e le opportunità per le aziende italiane che vogliono investire non mancano. In particolare nei settori delle costruzioni e dell’arredamento. Ma occorre la presenza sul posto” avvisa.
Alessandro Luongo