Autore Topic: Stefy dalla Corea del Sud  (Letto 4431 volte)

stefyhyun

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Stefy dalla Corea del Sud
« il: 30 Agosto 2010, 06:39:10 »
Salve a tutti,
Questo e' bellissimo sito, grazie per dare la possibilita' a tanti di scrivere e dare ad altri la spinta di poter fare la stessa cosa.
Bene la mia e' una lunga storia.
Mi chiamo Stefy e sono della Sicilia, precisamente da Augusta provincia di Siracusa. Dopo aver finito le superiori decisi col consenso dei miei di andare a studiare in Inghilterra, e fu li' che incontrai mio marito ( Sud Coreano ). Dopo tre anni di fidanzamento decidemmo di sposarci perche' era molto dura il fatto di poetrci vedere solo 2 volte l'anno. Io rimasi in Inghilterra ma lui dovette ritornare in Corea per terminare l'Universita'. Dopo la sua laurea decidemmo di sposarci e da quel giorno sono ben passati 11 anni.
Sono molto felice di vivere qui in Corea, le persone sono splendide e aiutano sempre. Da quando sono arrivata ho sempre lavorato come insegnante di lingua Inglese nelle scuole, asili e anche privatamente. Mio marito e' un'Ingegnere in elettronica, e anche lui felice del suo lavoro.
Ovviamente tutti penserete, se sara' facile ambientarsi ad un'altro paese sopratutto In Oriente.....bhe' posso dirvi che per me non e' stato tanto difficile. Ho sempre amato Asia, e ne sono stata sempre attratta, poi dopo essere arrivata qui ho imparato bene la lingua e quindi tanti problemi e' semplice risolverli da me. Quando non posso c'e' mio marito che mi aiuta.
Ho due splendidi bambini, e mi rendono ancora piu' felice, sono il mio sole, la mia aria.....li adoro.
Una piccola perturbazione e' apparsa circa 3 anni fa, quando a mio marito gli avevano offerto un posto di lavoro a Catania quindi vicino casa dei miei giu' in Sicilia, e fu cosi' che decidemmo di partire, lasciare qui tutto e provare. Bene, siamo nuovamente ritornati qui in Corea perche' in Sicilia la nostra vita era diventata davvero difficile. Lo stipendo di mio marito era molto basso, e non riuscivamo a coprire le spese del mese. In Corea percepiva molto di piu' e d era molto piu' doddisfatto. Tutti sappiamo che in Italia le cose vanno molto ma molto lente mentre qui in Corea tutto deve essere fatto velocemente e rispettare le date e i trmini dilavoro, quindi per lui fu un trauma il tutto. Poi pensando anche ai nostri bambini, quale sarebbe stato il nostro futuro, Io senza poter lavorare, e mio marito insoddisfatto. Allora decidemmo a malincuoe di ritornare. Dico a malincuore perche' Io dovevo laciare per la seconda volta i miei genitori, che adoro tantissimo. Fu una scelta durissima, ero criticata soprattutto dai familiari, che mi dicevano di essereaegoista e pensare solo ai soldi, ma questa poi mi resi conto era solo " Ignoranza ".
Comunque 3 anni sono ben passati e non rimpiango di averlo fatto, se  potessi portare qui i miei sarebbe l'ideale.
Allora per tutti coloro che vorrebberoprendere questa decisdione, fatelo, seguite solo il vostro cuore.
Saluti a tutti.....
Stefy

waterontheskin

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Re: Stefy dalla Corea del Sud
« Risposta #1 il: 11 Settembre 2010, 18:00:39 »
Ciao Stefy,

bello quello che hai scritto. Adoro anch'io l'Asia e, sopratutto, la Corea del Sud e mi piacerebbe trasferirmi...il problema, purtroppo, sono i soldi, l'età e la lingua......e mi sto rassegnando a rinunciare.....prospettive di lavoro per un 42 enne che sa poco l'inglese a mio parere non esistono...non so cosa fare...io non resisto qua in Italia.....
Comunque grazie lo stesso per avermi fatto partecipe della tua bella storia.....
Ciao

PaTaTiNo

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Re: Stefy dalla Corea del Sud
« Risposta #2 il: 15 Settembre 2010, 17:45:56 »
Storia fantastica. Grazie di averla condivisa.
Non immagini come condividere storie come questa possano portare la gente a trovare un pò di luce.
L'oscurità dei pensieri e il desiderio di scappare a volte è troppo, troppo pesante.

Anch'io adoro l'Asia, e ho studiato lingua cinese per 2 anni, e sono anch'io siciliano. Conosco bene l'inglese. Ma guardandomi intorno ho visto tutta la marea di gente in cerca di lavoro. Inimmaginabile, che vive nell'incertezza, e ho deciso di rimanere a lavorare, in Sicilia, con i miei.

Aria pesantissima. Nessuna indipendenza, sempre criticato, nessuna possibilità di decisione se non sofferta.
Vorrei andare e scappare anch'io, come te, e vivere ovunque, e l'Asia non mi spaventa affatto.
Mi sento di indole più asiatico che europeo. Ben che meno italiano.
Soprattutto per l'ignoranza della quali parli tu... tangibile.