Salve a tutti signore e signori cittadini del mondo.
Sono Andrea, ho 32 anni originario di Napoli. Vivo in Australia precisamente da 8 anni. Sono a Melbourne, e' mezzanotte, domani e' l'ultimo dell'anno e per qualche ragione che non so spiegarmi sono finito su questo sito.
Ho notato leggendo qui e li che non ci sono molti articoli e discussioni sull'Australia. Forse non molti sono interessati in questa terra lontana, lo capisco. 23 ore di volo non e' per tutti. Perche' vi scrivo? Leggendo i vostri articoli mi son sentito meglio, meno traditore. Traditore perche' un po' mi sento in colpa ad aver lasciato la famiglia, gli amici, la patria eppure quando (raramente) parlo con gli italiani in Italia trovo sempre qualcuno che mi da' una pacca sulla spalla (virtuale) complimentandosi per il mio coraggio e la scelta di vita. Mi dicono che ho avuto palle (scusate...). A volte vedo il telegiornale italiano trasmesso qui e addiziono le nuove informazioni con i ricordi di quando sono cresciuto a Napoli e penso: le palle non le ho io che sono scappato, le palle ce le hanno gli italiani che vivono ancora li... in oblio. Dove i Berlusconi di turno dettano trend irragiungibili, dove il consumismo e' cosi spesso che lo ci si puo' tagliare con il coltello, dove quando esci per comprare le sigarette hai bisogno del vestito di Armani e una passata di trucco davanti allo specchio. In Italia (e nel mondo) l'argomento favorito e' la mafia, la camorra...Italiano = mafioso. A volte mi chiedo perche' in Australia non c'e' la mafia. Eppure e' un bel business! Perche' la gente e' onesta? No. Anche qui (di meno) ci sono omicidi, droga, furti etc...allora perche' non la mafia? Ho riflettuto. La mafia e' una risposta, un segnale di sofferenza. La mafia e' un governo a parte.
In Italia, come in molti paesi occidentali e non (dove guarda guarda ci trovi criminalita' organizzata) bombarda noi individui con messaggi piccoli, a prima vista insignificanti ma, senza dubbio costanti. Ci dice hey! tu, lo sa che puoi diventare cio' che vuoi? Basta crederci, studiare e lavorare duro. Allora uno ci si mette, suda, si ammazza su e giu', destra e sinistra e dopo molti anni si tira le somme. Il totale? Be' per noi che viviamo all'estero le somme le abbiamo tirate da un bel po'... Allora il povero individuo che cosa fa'? Si rivolge ad un altro governo, altrettanto illusorio che utilizza scorciatoie e stretti dogmi per la sete di denaro e potere. Non condono la mafia cosiccome non condono il governo italiano. Che peccato un paese cosi bello, ricco di storia, arte, cultura, invidiato da tutti. Eppure e' invivibile! Inutile parlare della disoccupazione, inutile parlare dell'immondizia (come mi vergogno), della sanita', il traffico, i pensionati con 300 euro al mese e i politici con 30 mila. Con un premier che fa il saliscendi dal podio governativo, il premier intermittente cosi lo chiamo io. Berlusconi e' il film delle 8.30 su Italia Uno e la sinistra e' una delle pubblicita' che lo interrompe ogni 5 minuti. Perche' un litro di benzina ti costa Euro 1,20/30/40 quando qui lo paghi ad 70 centesimi? Eppure entrambi i paesi comprano dagli arabi...Qui in Australia non riceviamo nessuno sconto. Quando in Australia hanno aumentato la benzina la gente per protesta e' andata in giro in bici o e' salita sul' autobus. La benzina e' andata giu' subito dopo. Perche' vi dico tutto questo? Magari e' solo la realizzazione di cio' che ci spinge a guardare oltre l'orizzonte, storie di vita quotidiana, di sofferenza, di voglia di scappare. Sono via da 8 anni e sono ancora traumatizzato. Si perche' vivo la sofferenza attraverso i miei genitori che sono ancora li, troppo vecchi per migrare, troppo giovani per accettare abusi sociali. E' normalissimo cercare ' l'altrove ' se l'altrove e' piu' bello, odora meglio, ha piu' sapore, piu' limpido e semplice. Preferisco pensare che la semplicita' e sinonimo della felicita'. La felicita' nella sofisticazione e' un'amara utopia. Vivo in un paese meraviglioso, con gente semplice e bellezze paradisiache. Dove davvero si puo' diventare cio che si vuole senza dover per forza diventare un mafioso. Eppure sono inquieto, ancora. Il crescere in Italia mi ha portato a vivere in uno stato di perenne ambizione sempre alla ricerca del nirvana. Si perche' non giro in Ferrari, non vesto Prada e non ho la casa a Capri. Ho paura di non poter raggiungere la felicita'. Pensateci un po'. Hai viaggiato cosi lontano, hai sofferto tanto per re-inventarti in un nuovo mondo, imparare una nuova lingua, adattarti, dopo aver 'abbandonato' tutto e tutti e poi? Non dirmi che non sei felice! E adesso cosi gli dico a questi?Ho imparato che la felicita' e' uno stato interiore totalmente estraneo da cio che ti circonda e' fatto di micro momenti, micro situazioni. Il nostro mondo e' troppo veloce per notare questi micro livelli. Immaginate una ruota con tutti i colori (la ruota della fortuna ad esempio, la ricordate?), be' quando gira troppo veloce ci si vede un solo colore, nemmeno distinguibile. Se ci si va piano ci si accorge di tutte le piccole sfumature - rosso, rosa, amaranto, arancione e cosi via. Forse questo potrebbe spiegare perche' in luoghi poverissimi come Cambogia, Laos, 3/4 di continente africano, 1/3 del Sudamerica e' abitato da persone che sorridono piu' di noi o almeno la fanno con primogenio vigore, sono contenti, contentissimi anche solo con una tazza di riso. I ritmi sono piu' lenti, i valori sono diversi, c'e' meno materialita'. (to be continued...)