Autore Topic: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in  (Letto 20055 volte)

madeinitaly

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Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« il: 30 Dicembre 2008, 15:35:35 »
Salve a tutti signore e signori cittadini del mondo.
Sono Andrea, ho 32 anni originario di Napoli. Vivo in Australia precisamente da 8 anni. Sono a Melbourne, e' mezzanotte, domani e' l'ultimo dell'anno e per qualche ragione che non so spiegarmi sono finito su questo sito.
Ho notato leggendo qui e li che non ci sono molti articoli e discussioni sull'Australia. Forse non molti sono interessati in questa terra lontana, lo capisco. 23 ore di volo non e' per tutti. Perche' vi scrivo? Leggendo i vostri articoli mi son sentito meglio, meno traditore. Traditore perche' un po' mi sento in colpa ad aver lasciato la famiglia, gli amici, la patria eppure quando (raramente) parlo con gli italiani in Italia trovo sempre qualcuno che mi da' una pacca sulla spalla (virtuale) complimentandosi per il mio coraggio e la scelta di vita. Mi dicono che ho avuto palle (scusate...). A volte vedo il telegiornale italiano trasmesso qui e addiziono le nuove informazioni con i ricordi di quando sono cresciuto a Napoli e penso: le palle non le ho io che sono scappato, le palle ce le hanno gli italiani che vivono ancora li... in oblio. Dove i Berlusconi di turno dettano trend irragiungibili, dove il consumismo e' cosi spesso che lo ci si puo' tagliare con il coltello, dove quando esci per comprare le sigarette hai bisogno del vestito di Armani e una passata di trucco davanti allo specchio. In Italia (e nel mondo) l'argomento favorito e' la mafia, la camorra...Italiano = mafioso. A volte mi chiedo perche' in Australia non c'e' la mafia. Eppure e' un bel business! Perche' la gente e' onesta? No. Anche qui (di meno) ci sono omicidi, droga, furti etc...allora perche' non la mafia? Ho riflettuto. La mafia e' una risposta, un segnale di sofferenza. La mafia e' un governo a parte.
In Italia, come in molti paesi occidentali e non (dove guarda guarda ci trovi criminalita' organizzata) bombarda noi individui con messaggi piccoli, a prima vista insignificanti ma, senza dubbio costanti. Ci dice hey! tu, lo sa che puoi diventare cio' che vuoi? Basta crederci, studiare e lavorare duro. Allora uno ci si mette, suda, si ammazza su e giu', destra e sinistra e dopo molti anni si tira le somme. Il totale? Be' per noi che viviamo all'estero le somme le abbiamo tirate da un bel po'... Allora il povero individuo che cosa fa'? Si rivolge ad un altro governo, altrettanto illusorio che utilizza scorciatoie e stretti dogmi per la sete di denaro e potere. Non condono la mafia cosiccome non condono il governo italiano. Che peccato un paese cosi bello, ricco di storia, arte, cultura, invidiato da tutti. Eppure e' invivibile! Inutile parlare della disoccupazione, inutile parlare dell'immondizia (come mi vergogno), della sanita', il traffico, i pensionati con 300 euro al mese e i politici con 30 mila. Con un premier che fa il saliscendi dal podio governativo, il premier intermittente cosi lo chiamo io. Berlusconi e' il film delle 8.30 su Italia Uno e la sinistra e' una delle pubblicita' che lo interrompe ogni 5 minuti. Perche' un litro di benzina ti costa Euro 1,20/30/40 quando qui lo paghi ad 70 centesimi? Eppure entrambi i paesi comprano dagli arabi...Qui in Australia non riceviamo nessuno sconto. Quando in Australia hanno aumentato la benzina la gente per protesta e' andata in giro in bici o e' salita sul' autobus. La benzina e' andata giu' subito dopo. Perche' vi dico tutto questo? Magari e' solo la realizzazione di cio' che ci spinge a guardare oltre l'orizzonte, storie di vita quotidiana, di sofferenza, di voglia di scappare. Sono via da 8 anni  e sono ancora traumatizzato. Si perche' vivo la sofferenza attraverso i miei genitori che sono ancora li, troppo vecchi per migrare, troppo giovani per accettare abusi sociali. E' normalissimo cercare ' l'altrove ' se l'altrove e' piu' bello, odora meglio, ha piu' sapore, piu' limpido e semplice. Preferisco pensare che la semplicita' e sinonimo della felicita'.  La felicita' nella sofisticazione e' un'amara utopia. Vivo in un paese meraviglioso, con gente semplice e bellezze paradisiache. Dove davvero si puo' diventare cio che si vuole senza dover per forza diventare un mafioso. Eppure sono inquieto, ancora. Il crescere in Italia mi ha portato a vivere in uno stato di perenne ambizione sempre alla ricerca del nirvana. Si perche' non giro in Ferrari, non vesto Prada e non ho la casa a Capri. Ho paura di non poter raggiungere la felicita'. Pensateci un po'. Hai viaggiato cosi lontano, hai sofferto tanto per re-inventarti in un nuovo mondo, imparare una nuova lingua, adattarti, dopo aver 'abbandonato' tutto e tutti e poi? Non dirmi che non sei felice! E adesso cosi gli dico a questi?Ho imparato che la felicita' e' uno stato interiore totalmente estraneo da cio che ti circonda e' fatto di micro momenti, micro situazioni. Il nostro mondo e' troppo veloce per notare questi micro livelli. Immaginate una ruota con tutti i colori (la ruota della fortuna ad esempio, la ricordate?), be' quando gira troppo veloce ci si vede un solo colore, nemmeno distinguibile. Se ci si va piano ci si accorge di tutte le piccole sfumature - rosso, rosa, amaranto, arancione e cosi via. Forse questo potrebbe spiegare perche' in luoghi poverissimi come Cambogia, Laos, 3/4 di continente africano, 1/3 del Sudamerica e' abitato da persone che sorridono piu' di noi o almeno la fanno con primogenio vigore, sono contenti, contentissimi anche solo con una tazza di riso. I ritmi sono piu' lenti, i valori sono diversi, c'e' meno materialita'. (to be continued...)

castax

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #1 il: 30 Dicembre 2008, 19:20:36 »
Grazie Andrea,

credo che il tuo intervento ci farà riflettere sui veri valori della ricerca e del cambiamento.

Castax

giopupi

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #2 il: 31 Dicembre 2008, 09:48:59 »
1) scusami ma non ho capito bene.........sei ancora alla ricerca di un posto dove vivere oppure ti senti realizzato in australia...non ho capito bene......

2) cosa fai in Australia(intendo dal punto di vista lavorativo).

ciao e complimenti per il post.......

canerandagio

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #3 il: 05 Gennaio 2009, 11:50:17 »
Credo che non si senta completo neanche in Australia. Lasciare gli affetti, la famiglia e gli amici è un dolore che ti porti dietro come un lutto, e che devi superare, ma che a differenza di quest'ultimo ti lascia aperta la speranza che un giorno potrai tornare indietro, rendendo il tutto ancora più difficile.

Complimenti per il coraggio. L'australia è vista da tutti come il paradiso. Un luogo meraviglioso. Mi auguro che interiormente abbia trovato ciò che volevi. Ti capisco molto, anche io sono di Napoli ed anche io come te (ma meno) ho cominciato a viaggiare in cerca di un luogo migliore, inutile dire che dopo i primi mesi mi saliva un magone che mi ha fatto sempre tornare indietro, facendomi rivalutare tutti quei momenti che avevo ogni giorno sotto gli occhi ma che non riuscivo a vedere... ora sono di nuovo a napoli con una laurea e con una grandissima preoccupazione per il lavoro che non c'è e quello che trovi te lo devi far piacere... lontanissimo dalla normalità... poi mi dico vabbè se questo è il prezzo che devo pagare per stare cin i miei familiari ed amici, ne vale la pena?

Ancora oggi mi trovo nell'indecisione... insoddisfatto sia a napoli che altrove... poi penso che sarebbe meraviglioso scappare in un luogo come l'australia... ma poi mi fermo e penso che dopo un pò starei male... ma anche così non sento di percorrere la giusta strada...

Canalian

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #4 il: 05 Gennaio 2009, 12:16:02 »
Ciao a tutti! Andrea, complimenti per il post! anche io fra pochi mesi emigrero', andro' alle Isole Canarie, piu' vicine all'Italia per cominciare a cambiare vita. E poi me ne hanno parlato molto bene. Anche per me l'Australia e' un bel sogno. Pero' e' troppo lontana dall'Italia. E' vero, lasciando la famiglia e gli affetti credo che sia un vuoto che ti rimarra' per sempre. Pero', riflettendo, anche qui io i miei famigliari non e' che li vedo tanto! si lavora, si va a casa, si riposa, si esce con la ragazza, e poi, se va bene, i famigliari li vedo 2 o 3 volte al mese!! Io, che vado alle Canarie, potrei vederli una volta, o 2, all'anno! Dall'Italia ci sono 3 ore di volo aereo, forse 2..... "Tutto e' relativo"..... ciao ciao.

Andrea_83

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #5 il: 12 Gennaio 2009, 16:30:41 »
Gran bella discussione, complimenti... l'australia è meravigliosa!

Elù84

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #6 il: 19 Gennaio 2009, 19:15:59 »
Bellissimo post... Grazie per aver condiviso con noi questi tuoi pensieri...

madeinitaly

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #7 il: 25 Luglio 2009, 04:24:42 »
Signore e signori della giuria...quanto tempo e' passato. Lo so, troppo, almeno per rispondere alle vostre risposte :) ma meglio tardi che mai. Mi piacerebbe avervi qui, davanti ad un caffe', a chiacchierare come vecchi amici. Molte cose sono successe in questo mondo dall'utlima volta che ho deciso di guardarlo. Dalla catastrofe economica all'influenza suina entrambe hanno causato tanti morti. E noi qui seduti al computer sorseggiando caffe', ormai freddo, digerendo pezzi di "news" nel modo in cui lo facciamo con carne dura e stopposa. E cerchiamo, cerchiamo con pupille speranzose in tutte le direzioni il paradiso che non c'e', almeno nella nostra realta', ma per piacere non ditelo a nessuno, siate buoni. Cosa accade ad un bambino quando gli si dice che Babbo Natale non esiste? Lo si fa crescere? Gli si apre gli occhi? Pensato che Babbo Natale scomparira'? Assolutamente NO! Il nome cambia, magari non sara' una persona, forse un luogo un qualcosa che ci doni quel sentimento, quell'emozione, quell'eccitamento che poi alla fine e' il combustibile della vita.
Nessuno puo' dirvi che il paradiso in terra non esiste, per due ragioni. La prima: nessuno ha il diritto di farlo. La seconda: nessuno puo' visitarla tutta (la terra) nello spazio di una vita intera e poi sputar via una tale sentenza anche perche' la bellezza risiede negli occhi di chi guarda. Se i sogni non esistessero tutto il resto finirebbe, saremmo tutti vegetali... il primo istinto animale e' quello di sopravvivere e procreare il secondo e di realizzare i sogni. Sono sicuro che molte persone non sono daccordo pero' pensateci bene, che beneficio c'e' a dirvi che tutto e' inutile perche' un giorno, prima o poi si va dal creatore (magari, poveri i niilisti !). Quale possibile funzione potrebbe avere il dirvi che il paradiso e' un utopia, un pubblicita' ben fatta ed al quanto convincente??
Avete mai notato che l'impatto che un luogo, un paese nuovo ha su di noi non e' mai basato su quello che ha da offrire o il suo vero aspetto ma e' il risultato di una semlice equazione: l'esperienza che abbiamo accumulato nel corso degli anni nel nostro paese natale + le aspettative che ci creiamo - la realta' che troviamo al nostro arrivo. Siccome queste variabili sono come il DNA, uniche, tutto e' relativo ergo il paradiso e' negli occchi di chi lo guarda e mi permetto di aggiungere per la prima volta, poi l'abitudine insorge e fa tabula rasa e tutto ricomincia d'accapo. Ma chi siamo noi per fermare questo ciclo?
Viva, viva quell'istante anche se effimero, quell'attimo che sta tra un assone ed un neurone che ci dice, un po' come quei marinai che vedono la terra dopo mesi di mare, finalmente sono arrivato, questo e' il paradiso.
A presto.....
Andrea
 

Antigone

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #8 il: 27 Luglio 2009, 14:52:30 »
Ciao Andrea,

ho letto molti post ma il tuo mi ha colpito e emozionato particolarmente.
Ho 32 anni, sono di Roma, amo il mio Paese profondamente ma ho una tale rabbia per come lo abbiamo ridotto!!
Ho sempre sognato di vivere fuori, ma non ho mai avuto il coraggio di lasciare Roma e la mia vita qui....perchè i miei legami mi rendono felice, sono fortunata!

ma pochi giorni fa mi hanno detto che rischio la cassa integrazione a settembre e vuoi sapere il mio primo pensiero??

"Non ho più energia e voglia di investire sull'Italia!!" e questo pensiero mi ha messo rabbia, perchè io coraggiosamente sono sempre rimasta anche per la mia città...mi sentivo di tradire andandomene.

ma ora il mio istinto mi porta a pensare che è il momento per me di fare una scelta importante per me stessa, per uscire di casa dalla mia famiglia, per sacrificarmi e trovare una nuova strada...forse la mia.

sento fortemente che devo provare e che questo presente ora è per me, per la mia crescita personale.

Il mio sogno è di vivere una vita semplice e tranquilla, fatta di  piccole grandi cose e magari condividere il tutto con qualcuno che si ama.

Al momento sono sola, ma non mi sento sola...non ho famiglia, nè relazioni, per cui posso rendere conto a me e fare il passo.

Se sento questa spinta, la devo seguire, no??

Partirò da vicino, dall'Europa ma non mi chiudo ad alcuna possibilità e kissà magari un giorno...verrò in Australia e ci ritroveremo a un bar a sorridere di queste riflessioni  :)

Grazie, le tue parole mi hanno fatto riflettere...un bacio da Roma

talofa04

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #9 il: 27 Luglio 2009, 18:59:45 »
Eh beh non c'é propio molto d'aggiungere madeinitaly,é propio vero la bellezza é negli occhi di chi la guarda,pero' pero' al di la dei paradisi che é vero non esistono,credo comunque che il posto ha la sua parte nel nostro benessere,no non é forse la variabile piu' importante,non lo é il paesaggio ma la gente che lo abita si.Mi ricordo di un milanese che a Taihiti mi diceva:"Sai al momento di partire i miei amici mi dicevano che se sei triste lo sei ovunque,ma io preferisco  essere triste sotto il sole che in  mezzo alla nebbia".Si sente il bisogno di cambiare e qualcuno risponde :Inizia a farlo a casa tua" Ma a volte c'é propio bisogno di uno stimolo in piu'.Io solo viaggiando ho continuato a crescere anche dopo il servizio militare(ah ah) a conoscere i miei limiti e le mie debolezze,ho potuto conoscere persone che vivevano di mestieri cosi diversi dalla mia cultura che per forza ti fanno riflettere.Solo viaggiando sono potuto  tornare con una luce immensa negli occhi,che mi ha fatto apprezzare o denigrare meglio la goccia di rugiada sotto la porta di casa tua(wow).Ma certo viggiare non é andare a vivere da un altra parte.
E poi lo so Antigone,la cosa meno semplice é cercare vivere con cose semplici,anche dall'altra parte del mondo,sembra un paradosso ma a volte mi sento cosi' programmato che mi spavento.
Ciao

madeinitaly

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #10 il: 29 Luglio 2009, 15:42:30 »
Cara Antigone,
grazie per il tuo dolce supporto e messaggio di amicizia. Mi fa piacere, e non in un modo perverso, che le mie parole abbiano avuto un effetto sulla tua coscienza. Prima o poi qualcuno doveva farlo :). Un consiglio che posso darti, basato su una deformazione professionale, stai attenta a cio' che visualizzi, quello che desideri. Sai il desiderio piu' forte durante i momenti piu' difficili e' quello di scappare. Il che non e' un peccato da confessare anzi una risposta legittima ad una sofferenza atavica, ad un' inquietudine profonda e nomade. Il problema insorge qualche anno dopo quando finalmente la tua meta di fuga diventa la tua casa, il luogo a cui ti riferisci quando dici di voler tornare. Se la tua anima, in coppia col cervello, ti dice di scappare sta attenta, per l'amor di Dio. Se scappi sarai sempre una fuggiasca...E' una questione di vocabolario, pura e semplice. Che ne diresti se invece di scappare, fuggire via il tuo fosse l'inizio di un cammino, quasi una missione. Magari ora che ci penso, e' un caso di vita o di morte questo qui e tu ne sei la vittima. Invece di scappare, salvati. Nessuno ha il diritto a condannarti ad una infelicita' costante, nemmeno te stessa...Dagli il via a questo prurito, a questa sensazione di ricerca, a questo dubbio di luoghi diversi da conoscere e toccare e da spedire a casa formato cartolina. Fatti questo favore....
Ricordati, i fallimenti non esistono...solo risultati e la maggior parte delle volte il risultato e' condizionato dalle nostre aspettative.
Vai. Va' anonima, armata di gioia e curiosita', digerisci tutto lentamente ed ama la gente. Si, ama, questa e' la mia cura. Sii attenta alle differenze e apprezza le novita' e il tuo partire non sara' mai una morte annunciata, bensi un inizio di nuova vita dove tutto puo' solo nascere un po' come fu' durante la creazione, dal nulla tutto divento'.....
ciao
 

maurol1970

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #11 il: 14 Agosto 2009, 18:36:34 »
Ciao Andrea, sostituisci Australia con Messico e leggerai anche la mia storia. Evidentemente le esperienze a volte sono più simili di quanto uno possa pensare. Sono qui in Messico definitivamente da poco tempo anche se sono 7 anni che vado avanti e indietro per varie ragioni. Sono sposato con una cittadina messicana ed abbiamo un figlio. Sembra una storia da fare invidia a tutti ma c'è sempre qualcosa che ti manca delle origini. Forse noi italiani per natura, come dicevi anche tu, siamo ambiziosi e non apprezziamo mai totalmente quello che abbiamo ed è per quello che non siamo mai felici al 100% e mi rendo conto che potrei andare a vivere in qualsiasi paradiso del mondo e portarmi dietro questa strana sensazione. L'unica verità è che la povera Italia è diventata un paese in cui è difficile vivere la quotidianità specie per chi, come me, doveva far quadrare giornalmente il bilancio familiare. Ti auguro ogni bene...

LADONNADELMARE

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Re: Riflessioni di un perenne viaggiatore da 8 anni in
« Risposta #12 il: 12 Dicembre 2009, 17:29:03 »
Ciao Andrea, che belle parole che hai scritto, sei riuscito a spiegare così bene, concetti per la maggior parte delle persone astratti, remoti e vuoti di significato, concetti che sei riuscito a farceli toccare, beh forse perchè li avevamo già ben chiari dentro di noi, ma a me piace pensare che qualcuno li abbia scoperti. E' vero in Italia non si vive più bene, ma purtroppo non me la sento di abbandonare i miei genitori che sono molto anziani, essendo io molto più vecchia di te, però vorrei uscire quanto prima dal sistema, nel senso che mi piacerebbe vivere con molta calma apprenzando le cose semplici e la natura: il mare, la campagna senza più impazzire in un ufficio di una banca accompagnata e circondata da disvalori quotidianamente. Vorrei fare come Simone Perotti, autore del libro: "Adesso Basta". Ha un sito con il suo nome e puoi leggere la sua storia che ritengo molto interessante. Purtroppo per lasciare il lavoro e vivere facendo solo ciò che ci piace comporta l'avere una buona base economica che io non ho e la capacità tecnica nel fare mille lavori, infatti lui vive scrivendo romanzi, e andando in barca a vela, dando lezioni e trasferendo qualche grossa barca a vela di qualche riccone. Buon per lui, però non è ricco ma è riuscito a restaurare con le sue mani la sua casa, guadagna anche pitturando le facciate delle case, insomma si è riappropriato della sua manualità e fa tutto questo con molta calma, cosa di cui avrei molto bisogno anch'io. Ma purtroppo per ora anche se pure io ho velleità di scrittura, sono giornalista pubblicista, non trovo alternative e devo per ora continuare cosi, magari facendo un bel viaggetto ogni tanto, ma da ora in poi non ce lo potremo più permettere, i nostri stipendi hanno perso il potere d'acquisto. Pensa Andrea e te lo dice una che lavora in banca, figurati quelli che guadagnano ancora meno. Complimenti e non essere inquieto, goditi la natura tu che puoi. Cosa fai per vivevere in Australia? Buon Natale  Donatella