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CREDETE CHE L'ITALIA USCIRA' DALLA CRISI SENZA ALTRI SACRIFICI PER GLI ITALIANI?

SI, NE SONO CONVINTO!
0 (0%)
SI, MA CON QUALCHE SACRIFICIO!
3 (20%)
SI, MA SARANNO LACRIME E SANGUE!
1 (6.7%)
NO, NE SONO CONVINTO!
3 (20%)
NO, I SACRIFICI NON SARANNO ABBASTANZA!
2 (13.3%)
NO, ALLA FINE SARA' DEFAULT!
2 (13.3%)
NO, PER QUELLO LASCIO L'ITALIA!
2 (13.3%)
DIFFICILE DIRLO ADESSO, SPERO SI SALVI
2 (13.3%)
NON SONO IN GRADO DI RISPONDERE
0 (0%)

Totale votanti: 8

Le votazioni sono chiuse: 12 Marzo 2012, 00:19:18

Autore Topic: ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!  (Letto 56730 volte)

Rema

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #15 il: 15 Novembre 2011, 16:39:48 »
In pratica rimanere sulla barca mentre affonda o gettarsi e tentare di salvarsi? 

Teoricamente la seconda opzione, ma dove andare?
Ci vogliono capitali e buone idee per riuscire a stare a galla oggi, ma già solo trovare una buona idea è un impresa!

Miky

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #16 il: 15 Novembre 2011, 17:39:55 »
In pratica rimanere sulla barca mentre affonda o gettarsi e tentare di salvarsi? 

Teoricamente la seconda opzione, ma dove andare?
Ci vogliono capitali e buone idee per riuscire a stare a galla oggi, ma già solo trovare una buona idea è un impresa!

Forse trovare il capitale rimane l'impresa piu' ardua, le idee prima o poi nascono.

Miky

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #17 il: 15 Novembre 2011, 17:41:15 »
[quote ] Tanto l'europa e' finita.
[/quote]

Non ne sono cosi' convinto....a Bruxelles pensano ancora di no. Vedremo ma sara' dura.

lostsoul

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #18 il: 15 Novembre 2011, 17:54:40 »
Ma se dovesse finire, quali sono i scenari che si prospettano?
Ogni nazione tornerà al vecchio conio?
The person who risk nothing, does nothing, has nothing, is nothing and becomes nothing.
He may avoid suffering and sorrow, but he simply cannot learn and feel and change and grow and love and live.(Leo Buscaglia)

mpavavi

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #19 il: 15 Novembre 2011, 23:37:54 »
Lo ammetto... io di economia ci capisco ben poco ma mi piace seguire l'andamento dell'economia in generale. Da qualche anno a questa parte, tutti quelli che ne capiscono, continuano a dire che le cose vanno bene, sempre meglio, non bisogna abbandonare l'euro ecc ecc. Io l'ho sempre vista in maniera diversa e guarda caso tutto sta andando nel peggiore dei modi.

Per me siamo su un pedalo' che sta affondando in mezzo ad una tempesta.

VoglioVivereCosì53

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #20 il: 16 Novembre 2011, 07:05:01 »
Per me siamo su un pedalo' che sta affondando in mezzo ad una tempesta.
Uhuuuu come sei tragico.
NO, non siete su un pedalo', non ancora, e questo perche' i fondamentali italiani sono solidi.
Cosa sono i fondamentali?
Vengono indicati come Fondamentali una serie di fattori economici e macroeconomici che in realta' tutti conoscono.
Essi sono in realta' degli indicatori dello stato di salute e della performance dell’economia nel suo complesso.
Si tratta di quelle variabili economiche a cui bisogna guardare per valutare se l'economia in questione "va bene" oppure "va male".
Queste variabili sono:
1. PIL (prodotto interno lordo): indica sia il reddito di una nazione che la spesa in un’economia in un dato periodo di tempo. E' anche una misura standard della produzione di un sistema economico nazionale.
PIL = consumi + investimenti + spesa pubblica + (esportazioni - importazioni)
2. Inflazione: aumento del livello generale dei prezzi.
3. Disoccupazione: percentuale di popolazione involontariamente non occupata.

Passiamo ad alcune considerazioni di carattere generale con un occhio attento alla situazione italiana. Intanto, i conti pubblici rispetto all’inizio dell’anno 2011 non hanno subito drammatici peggioramenti. Se e' vero che il debito di Stato supera i 1900 miliardi di euro e ha una quota nel 2012 in scadenza, compreso il disavanzo, che si aggira intorno al 23,5% dell’ammontare, superiore a quella di ogni altro Paese dell’euroarea, Grecia compresa (che e' al 16,5%), e' pur vero che la durata media del debito italiano e' la più alta (7,2 anni) e la quota in mani straniere la piu' bassa (investiamo solo noi), solo al 42%. Poi, per quanto possa sembrare un inutile mantra, il fatto che i fondamentali economici italiani siano solidi e' innegabile; del resto, siamo la prima economia europea per vocazione manufatturiera la seconda per volumi di export. Inoltre, la quota di risparmio privato nelle mani degli italiani e' la più alta del mondo, un dato che ci distingue da sempre e che sbattiamo volentieri in faccia a quanti ci accusano di essere un popolo di cicale: l’italiano e' formica, caso mai cicale si sono dimostrati i nostri politici negli ultimi 30 anni. Il fatto che li abbiamo votati noi non ci esime da colpe, ma il risultato e' che il debito lo hanno fatto loro e quanti come loro hanno ricoperto posizioni istituzionali e amministrative di alto livello: il fatto che vogliano ripianarlo mettendo le mani nelle nostre tasche prima che nelle proprie, e' solo un estremo atto di codardia intellettuale. La bolla spazio-temporale, nella quale l’Italia aveva cercato di circoscrivere la propria crisi politica (con le dimissioni di Berlusconi) non ha ancora dimostrato di poter reggere la prova dei mercati, per il momento e' gia' scoppiata apprendo il baratro sotto i piedi dell’Italia, degli imprenditori, dei lavoratori e degli investitori istituzionali e non. La questione dello spread, ovvero il differenziale tra Bund e Btp decennali, ha superato quota 500 schizzando nel giro di qualche ora oltre 570 punti base. E, cosa ancora piu' preoccupante, sul mercato secondario il rendimento dei Btp a due anni ha sfondato la soglia psicologica del 7%. Un segnale inequivocabile di come il mercato giudichi insufficienti le misure prese per arginare la crisi ed il dopo Berlusconi, segno che forse tutto il male non era attribuibile al suo governo (anche se sappiamo benissimo quanto ci mangiassero sopra), soprattutto, di come tema che i tormenti politici romani con lunghe ed estenuanti trattative politiche o un ricorso alle urne allungherebbero i tempi per l’approvazione e l’implementazione delle riforme.

mpavavi

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #21 il: 16 Novembre 2011, 10:33:40 »
Ieri sera, ho visto un pezzo di matrix e c'era un tizio che parlava di complotti (probabilmente faceva parte di quelle persone che vedono complotti ovunque) ma alcune cose, secondo me, erano perfettamente legittime ed erano in linea con quello raccontato da report l'anno scorso. In sintesi, grazie all'europa, l'italia e gli altri stati hanno perso la propria sovranita', non possiamo decidere cosa fare e cosa non fare A CASA NOSTRA  senza il permesso dell'europa.

Tornando al discorso del pedalo' in mezzo la tempesta, io la vedo in maniera piu' semplice.

Prima di tutto dovendo acquistare molte cose all'estero siamo costretti a pagare di piu' e limitare le nostre produzioni con tutto quello che ne consegue. Poi , sempre nell'ambito europeo, ci sono paesi in cui la manodopera costa veramente poco e questo fa si che' molte aziende si spostino altrove. Come condimento, abbiamo delle tasse spropositate che spingono ancor di piu' gli imprenditori ad andare altrove.

Detto questo, si capisce bene come la situazione si stia evolvendo: imprese altrove = imprese chiuse in italia -> aumento disoccupazione -> diminuzione delle spese -> minor vendite -> chiusura di altre aziende -> aumento della disoccupazione ecc ecc. In pratica una spirale senza fine. 

Vogliamo aggiungere anche i mutui (giusto x rimanere in tema banche) ? Vediamo cosa e' successo:

Nel 2008 l'america ha iniziato la crisi dovuta ai subprime (mutui che gli americani non riuscivano piu' a pagare). Gli stati uniti visto il casino e la situazione della loro economia, hanno fatto una cosa semplicissima: diminuito i tassi drasticamente e svalutato la loro moneta. In questo modo, hanno dato respiro a chi aveva il mutuo e aumentato l'export con ovvio incremento occupazionale.

La cina ha mantenuto costante il rapporto tra le due monete cosi' da non avere problemi con gli scambi (sono comunisti, mica scemi!).

In europa, invece cosa e' successo? L'esatto opposto, il tricheco non smetteva di dire che la nostra (dell'europa) economia era forte, era stabile ecc ecc ed i tassi si dovevano alzare (chi ha un mutuo si ricordera' bene la rata quasi raddoppiata) e la nostra moneta fortissima non faceva altro che rafforzare questa tesi.

Intanto l'export ha iniziato a diminuire e l'import aumentare incredibilmente  (non ci vuole un economista x capire xche'!) contemporaneamente in tanti hanno iniziato ad avere problemi per pagare le rate. Ma il tricheco continuava a dire che era tutto ok, che tutto andava bene e non faceva altro che rialzare i tassi ed aumentare il rapporto €/$ sino a raggiungere 1€=1.6$. Si, ma noi siamo "sburoni", noi siamo forti..... ed ecco il risultato! PATATRAC totale, ma non e' finita.

Mentre gli states dicevano che avrebbero mantenuti i tassi bassi per un periodo molto lungo, l'europa forte delle sue idiozie che fa??

Ad inizio anno, si perche' la crisi da noi era gia' passata, ha di nuovo aumentato i tassi portandoli dall'1% al 1.5%. Solo qualche settimana fa, con il cambio del tricheco ed il nostro draghi, hanno nuovamente diminuito il tasso di un quarto di punto portandolo a 1.25% (ma gia' si parla di abbassarlo nuovamente entro dicembre).

Ci voleva molto a capire che i tassi non erano da aumentare o comunque da modificare in ribasso ai primi segni di casini da parte della grecia?

Detto questo, sino a che si rimarra' sopra il pedalo' europa non ci sara' alcuna opportunita' di ritornare a vivere ed avere una propria economia, magari con la moneta inflazionata... si, tanti svantaggi ma avremmo molto piu' lavoro ed i prodotti locali costerebbero molto meno rispetto ad ora.

(ho scritto in fretta, scusate eventuali errori/orrori)

B-Movie

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #22 il: 16 Novembre 2011, 10:57:41 »
Aldilà del complotto o meno, a me spaventa di più un'altra cosa:

- Abbiamo 900 e passa politicanti e non sono in grado di far nulla. Ma cosa c....ci stanno a fare?

gioviale1956

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #23 il: 16 Novembre 2011, 11:10:34 »
Aldilà del complotto o meno, a me spaventa di più un'altra cosa:

- Abbiamo 900 e passa politicanti e non sono in grado di far nulla. Ma cosa c....ci stanno a fare?



Stanno li a rubarci anche l'anima , a mio avviso max 100-200 persone poi tutti gli altri a raccogliere pomodori nei campi.

attila

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #24 il: 16 Novembre 2011, 14:16:39 »
Mmmm...con i ministri nominati da Monti di sicuro non saranno le banche a pagare la crisi.

mpavavi

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #25 il: 16 Novembre 2011, 14:21:02 »
Tho'... guarda te che caso... tra i 12 ministri , quanti di loro hanno avuto dei ruoli importanti in banca? Scopritelo da voi googlando un po.

E poi... altre 12 persone a prendere soldi per non far niente!!! Bel sistema x risolvere la crisi.

VoglioVivereCosì53

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #26 il: 16 Novembre 2011, 14:32:15 »
Abbiamo 900 e passa politicanti e non sono in grado di far nulla. Ma cosa c....ci stanno a fare?
Io invece rispondo: ma chi caxxo li ha votati per fare?

gioviale1956

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #27 il: 16 Novembre 2011, 16:10:02 »
Abbiamo 900 e passa politicanti e non sono in grado di far nulla. Ma cosa c....ci stanno a fare?
Io invece rispondo: ma chi caxxo li ha votati per fare?



C'è un grosso equivoco in italia ma penso che sia cosi dappertutto , si chiama democrazia , ti fan credere che il potere appartenga al popolo , tutte balle , il popolo non decide nulla , il popolo subisce sempre, se ci fosse una dittatura cambierebbe poi molto ? non credo , forse non si potrebbe scrivere liberamente di queste cose qui sul web ma per il resto ...

Miky

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #28 il: 16 Novembre 2011, 16:15:13 »
Prima di tutto dovendo acquistare molte cose all'estero siamo costretti a pagare di piu' e limitare le nostre produzioni con tutto quello che ne consegue. Poi , sempre nell'ambito europeo, ci sono paesi in cui la manodopera costa veramente poco e questo fa si che' molte aziende si spostino altrove. Come condimento, abbiamo delle tasse spropositate che spingono ancor di piu' gli imprenditori ad andare altrove.

Detto questo, si capisce bene come la situazione si stia evolvendo: imprese altrove = imprese chiuse in italia -> aumento disoccupazione -> diminuzione delle spese -> minor vendite -> chiusura di altre aziende -> aumento della disoccupazione ecc ecc. In pratica una spirale senza fine.

Assolutamente vero quello che scrivi MA questo vale anche per tutti gli altri componenti dell'UE, o meglio quegli stati della West Europe. Danimarca, Belgio ed Olanda per esempio non sono messi cosi' male come i paesi mediterranei. Da quelle parti un politico tipo ministro di governo prende uno stipendio 'normale' nell'ordine dei 2-3mila Euro/mese (e non nell'ordine dei 15-18mila Euro/mese + agevolazioni come da noi) ; le auto 'blu' praticamente non esistono se confrontato con l'Italia e via discorrendo.

Il problema in Italia, ma estenderei ai paesi mediterranei, e' che la classe politica non ha fatto altro che pensare alle proprie tasche salvaguardando i propri interessi personali (il caso Berlusconi e' unico al mondo nel suo genere) contribuendo pesantemente al deficit economico del paese e della sua credibilita'.

C'e' solo da vergognarsi e sperare che come al solito il povero cittadino non dovra' camminare ancora sui carboni ardenti!

VoglioVivereCosì53

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Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« Risposta #29 il: 16 Novembre 2011, 16:24:37 »
C'e' solo da vergognarsi e sperare che come al solito il povero cittadino non dovra' camminare ancora sui carboni ardenti!
Il nuovo governo conta fra le proprie fila banchieri anche importanti che penseranno prima di tutto a tutelare i propri interessi (ne piu' ne meno come faceva Berlusconi).
Secondo me fra un po' l'Italiano medio ripetera' una frase che stava molto a cuore ai nostri nonni:

"Stavamo meglio quando credevamo di stare peggio!"

Buonanotte!