La crisi in Grecia è cominciata così.
Al principio erano soldi spesi male, dilapidati da decenni di allegre gestioni, con la gente che viveva alla grande, non pagava le tasse o le pagava poco, nessuno controllava la spesa e nel frattempo la Grecia affondava ma nessuno se n’è reso conto fino a quando l’acqua non è entrata in bocca. Oops! Ma stiamo affondando deve aver detto qualcuno e di colpo si sono accorti dei debiti paurosi con l’estero, degli euro che non c’erano dei buchi paurosi nelle casse statali. E la gente, che aveva sempre partecipato alla festa di punto in bianco non capiva e via con gli scioperi, con le assemblee per strada che non finivano mai… delle prese di posizione e, perchè no, anche delle rivolte con qualche vetro spaccato, vetrine svuotate e negozi svaligiati.
Insomma la solita regia, il solito cliché ma la sostanza non cambia perchè non è solo colpa dei governi ma anche e soprattutto della gente che le tasse non le paga per cui lassù si ritrovano con coperte troppo corte e poi, e poi bisogna pur mangiare e chissenefrega del popolino che non capisce mai quali sono i nostri problemi esistenziali…
Déjà vu!
Il film si ripete solo che questa volta sono gli italiani a prender la loro bella porzione di bile da ingoiare, insieme al sale amaro e tanti rospi (per questo ci vuole il sale). E adesso scioperi a raffica tanto per peggiorare un pò le cose, proclami e accuse da parte di chi al governo c’era ma non ha saputo fare, è facile dirlo certo, non hanno fatto perchè avevano paura di perdere voti, di perdere la cadrega (la sedia) perchè l’italiano politico o uomo della strada alla fine è sempre uno str***etto qualunque, che bada solo ai ca**i propri alla faccia dell’Italia.
Sono ca**i amari? Sicuramente si, adesso godeteveli!