Autore Topic: Vivere in Italia  (Letto 277907 volte)

VoglioVivereCosì53

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #405 il: 14 Novembre 2011, 12:46:17 »
io penso che invece il governo non si è mai interessato seriamente a questo fenomeno, un esempio banalissimo è la TAV, perchè sviluppare un asse fino a Lione al nord quando al Sud si viaggia ancora su linee antiquate?
Quale governo? Il sud bistrattato lo e' da sempre, promesse e soldi tanti ma risultati pochini. Sara' anche colpa dello Stato maforse anche degli abitanti del sud che "voglia de lavura' saltume addoss"
La TAV, innanzitutto no l'abbiamo deciso noi perche' il collegamento con Lione e' il famoso corridoio 5 che collega l'est Europa con l'Ovest Europa ed arriva fino a Parigi e poi Londra con diramazioni in Spagna.
La TAV e' finanziata dalla EC mentre le linee disastrate del sud dalle tasse che pochi pagano quindi che si lamentano per fare?

lostsoul

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #406 il: 14 Novembre 2011, 13:03:01 »
[quot]eabitanti del sud che "voglia de lavura' saltume addoss"
[/quote]

Clichè?...cercherò in rete le statistiche di occupazione, ma a prescindere è ovvio che il Sud non offre il bacino lavorativo del Nord, è sempre stato così, mio padre è uno di quei famosi terroni che con la valigia di cartone è salito a Milano per lavorare!

Citazione
La TAV, innanzitutto no l'abbiamo deciso noi perche' il collegamento con Lione e' il famoso corridoio 5 che collega l'est Europa con l'Ovest Europa ed arriva fino a Parigi e poi Londra con diramazioni in Spagna.

Ma allora ci serve o non ci serve questa TAV? Chi non la vuole sventola studi sulla sua inutilità e i soliti interessi economici delle lobby!

Citazione
linee disastrate del sud dalle tasse che pochi pagano quindi che si lamentano per fare?

Questo è un aspetto che mai capirò, sono anni che diamo soldi al mezzogiorno inutilmente, il governo dopo tutti questi anni non ha mai pensato di creare commissioni di vigilanza?mah!
Ma a quanto pare mi devo ricredere il governo ha intenzione di creare una tratta TAV Roma-Reggio! Per il 2015  quindi sarà attiva nel 2023!
The person who risk nothing, does nothing, has nothing, is nothing and becomes nothing.
He may avoid suffering and sorrow, but he simply cannot learn and feel and change and grow and love and live.(Leo Buscaglia)

gioviale1956

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #407 il: 14 Novembre 2011, 13:10:23 »
Pensate che la presenza del Vaticano nel ns territorio abbia influito sul 'buonismo' legato all'accettazione dell'arrivo degli immigrati?




Questo è scontato , ma per loro è un affare , ci marciano sulle pelle degli altri , è un falso buonismo.

gioviale1956

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #408 il: 14 Novembre 2011, 13:15:25 »
A parte la giustificazione finanziaria, se cosi' fosse allora gli italiani se li meritano i marocchini sotto casa!
Perche' non e' gia' cosi'?

Dei marocchini si, per gli italiani che non vogliono fare certi lavori, io non lo so, sono fuori da troppo tempo per fortuna.




Questo è piu che altro un luogo comune , non vogliono fare certi lavori se sono pagati con una ciotola di riso ,prova a remunerarli bene e vedi quante persone ci sono disposte a lavorare!!!!!!!

Miky

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #409 il: 14 Novembre 2011, 18:34:19 »
Pensate che la presenza del Vaticano nel ns territorio abbia influito sul 'buonismo' legato all'accettazione dell'arrivo degli immigrati?


Questo è scontato , ma per loro è un affare , ci marciano sulle pelle degli altri , è un falso buonismo.

Io penso che l'influenza del Vaticano e della cultura cristiana radicata nel ns. paese, abbia in qualche modo rinco****nito gli italiani. Altri popoli con altre culture se ne sono semplicemente approfittati.

La ns politica deve essere influenzata dal Vaticano, non credo ci siano dubbi su questo, che poi dopo il buonismo non si prendano azioni protettive sulla gente del posto, e' un'altra cosa.

Miky

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #410 il: 14 Novembre 2011, 18:36:28 »
A parte la giustificazione finanziaria, se cosi' fosse allora gli italiani se li meritano i marocchini sotto casa!
Perche' non e' gia' cosi'?

Dei marocchini si, per gli italiani che non vogliono fare certi lavori, io non lo so, sono fuori da troppo tempo per fortuna.




Questo è piu che altro un luogo comune , non vogliono fare certi lavori se sono pagati con una ciotola di riso ,prova a remunerarli bene e vedi quante persone ci sono disposte a lavorare!!!!!!!
Il problema delle remunerazini in Italia e' fortemente condizionato dagli alti costi e dalle tasse. Certi lavori, dove non si richiedono particolari skills, saranno sempre sotto una soglia determinata sia di costo che di stipendio. E' una legge del mercato.

gioviale1956

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #411 il: 14 Novembre 2011, 19:20:33 »
A parte la giustificazione finanziaria, se cosi' fosse allora gli italiani se li meritano i marocchini sotto casa!
Perche' non e' gia' cosi'?

Dei marocchini si, per gli italiani che non vogliono fare certi lavori, io non lo so, sono fuori da troppo tempo per fortuna.




Questo è piu che altro un luogo comune , non vogliono fare certi lavori se sono pagati con una ciotola di riso ,prova a remunerarli bene e vedi quante persone ci sono disposte a lavorare!!!!!!!
Il problema delle remunerazini in Italia e' fortemente condizionato dagli alti costi e dalle tasse. Certi lavori, dove non si richiedono particolari skills, saranno sempre sotto una soglia determinata sia di costo che di stipendio. E' una legge del mercato.



Si , ma qui si tratta di lavoro nero , non di paghe regolari , preferiscono far lavorare gli stranieri senza nessuna tutela con la complicità dei politici .Saluti.

babe

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #412 il: 14 Novembre 2011, 21:50:14 »
che lavoro si può fare in Salento? Be' innanzittutto bisognerebbe potenziare le risorse insite di questa regione: quando si parla di sud, di solito si generalizza, ma ogni regione del sud è un discorso a parte..
quest'estate sono stata nel Cilento in provincia di Salerno e lì mi sembrano veramente molto chiusi ed arretrati rispetto al Salento.
Il Salento è una terra che offre molte risorse: un turismo di qualità, che ama anche conoscere il territorio, un'offerta ricettiva che va dal classico albergo, alla masseria, al b&b e campeggi in aree naturali di incontrastata bellezza, ben equipaggiati. Ci sono numerose associazioni che offrono itinerari naturalistici ed archeologici molto pertinenti, un patrimonio artistico notevole e, come diceva Attila, è molto comune il sentire l' agorà, un tessuto sociale molto integrato e che si relaziona molto, molti eventi musicali,  teatro,  recupero di tradizioni ed una cosa unica del Salento che si sente a pelle è il convivere tranquillo della sperimentazione con la tradizione, del sacro e del profano. La Fiera del Levante di Bari è una manifestazione molto importante, in cui si sviluppano soprattutto progetti e relazioni commerciali con tutta una parte del Mediterraneo che è sempre stata di rilievo. Il Salento è aperto sul Mediterraneo, non è chiuso e ripiegato su se stesso, come Campania e Calabria. Quindi in Salento si può vivere bene, xchè, a parte alcune pecche della sanità, è una regione in fermento, in continuo divenire. La qualità della vita è buona. Cito, inoltre, per fare un'ulteriore considerazione pratica i Laboratori Urbani che sono finanziati dalla Regione Puglia, tramite fondo europeo. Sono delle fucine di idee, laboratori creativi per i giovani e creati dai giovani, dove viene valorizzata la cultura e le risorse del territorio e prodotta, musica, spettacoli, mostre, istallazioni sperimentali e che sono dissemitati su tutto il territorio. Un bell'esempio, un faro per tutto il resto dell' Italia, da cui trarre considerazioni

VoglioVivereCosì53

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #413 il: 15 Novembre 2011, 02:23:41 »
Ma allora ci serve o non ci serve questa TAV? Chi non la vuole sventola studi sulla sua inutilità e i soliti interessi economici delle lobby!
Chi non vuole la TAV sono i no global e la sinistra che si e' accodata per ragioni clientelari, adesso che non c'e' piu' Berlusconi (meno male) chissa' che scuse troveranno per avversarla.
La TAV ci serve perche' in questo modo le nostre merci (attenzione e' linea anche ad alta velocita' per le merci e non solo le persone) potranno godere di canali rapidi e preferenziali e finalmente risolvere il problema dei troppi TIR che attraversano da est ad ovest e viceversa la padania, o forse non l'avevate capito? Anche lobbies di gente interessata a non perdere il business dei TIR si nascondono dietro i NO TAV.
Citazione
Questo è un aspetto che mai capirò, sono anni che diamo soldi al mezzogiorno inutilmente, il governo dopo tutti questi anni non ha mai pensato di creare commissioni di vigilanza? mah!
Il problema del Sud si risolve all'origine, chi paga le tasse, poi chi le riceve le deve spendere con arguzia e senso civico e li cominciano i problemi. Vedi per esempio la bella vita di Bassolino fintanto che era sindaco di Napoli e poi governatore della Campania, i soldi destinati alle infrastrutture li ha incassati lui (e spesi) e la sua cricca e alla regione e a Napoli solo briciole. Non vi lamentate, Bassolino lo hanno eletto e rieletto e rieletto e rieletto per ben 4 volte gli italiani, mica bau bau micio micio.
Citazione
Ma a quanto pare mi devo ricredere il governo ha intenzione di creare una tratta TAV Roma-Reggio! Per il 2015  quindi sarà attiva nel 2023!
Il governo in tema di trasporti si rimette alle decisioni europee, ormai nessuno fa niente per niente. La tratta TAV Roma Reggio fa parte di quel corridoio 5 deviato, che includeva in passato il ponte sullo stretto di Messina. Ponte che costa di meno a farlo che non farlo. Impregilo se gli venisse cancellato il contratto chiederebbe danni miliardari, gli analisti stimano svariate decine di miliardi. Ecco perche' l'Impregilo e' diventata cosi' bramata dalle grandi imprese europee e italiane, le sue azioni vanno a ruba, recentemente anche la Salini di Roma (eterna concorrente di Impregilo) ha portato il proprio pacchetto azionario all'8,4%, non certo per fare beneficienza! Meglio farlo a sto punto almeno ci resta qualcosa.

VoglioVivereCosì53

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #414 il: 15 Novembre 2011, 02:29:25 »
che lavoro si può fare in Salento? Be' innanzittutto bisognerebbe potenziare le risorse insite di questa regione: quando si parla di sud, di solito si generalizza, ma ogni regione del sud è un discorso a parte..
quest'estate sono stata nel Cilento in provincia di Salerno e lì mi sembrano veramente molto chiusi ed arretrati rispetto al Salento.
Il Salento è una terra che offre molte risorse: un turismo di qualità, che ama anche conoscere il territorio, un'offerta ricettiva che va dal classico albergo, alla masseria, al b&b e campeggi in aree naturali di incontrastata bellezza, ben equipaggiati. Ci sono numerose associazioni che offrono itinerari naturalistici ed archeologici molto pertinenti, un patrimonio artistico notevole e, come diceva Attila, è molto comune il sentire l' agorà, un tessuto sociale molto integrato e che si relaziona molto, molti eventi musicali,  teatro,  recupero di tradizioni ed una cosa unica del Salento che si sente a pelle è il convivere tranquillo della sperimentazione con la tradizione, del sacro e del profano. La Fiera del Levante di Bari è una manifestazione molto importante, in cui si sviluppano soprattutto progetti e relazioni commerciali con tutta una parte del Mediterraneo che è sempre stata di rilievo. Il Salento è aperto sul Mediterraneo, non è chiuso e ripiegato su se stesso, come Campania e Calabria. Quindi in Salento si può vivere bene, xchè, a parte alcune pecche della sanità, è una regione in fermento, in continuo divenire. La qualità della vita è buona. Cito, inoltre, per fare un'ulteriore considerazione pratica i Laboratori Urbani che sono finanziati dalla Regione Puglia, tramite fondo europeo. Sono delle fucine di idee, laboratori creativi per i giovani e creati dai giovani, dove viene valorizzata la cultura e le risorse del territorio e prodotta, musica, spettacoli, mostre, istallazioni sperimentali e che sono dissemitati su tutto il territorio. Un bell'esempio, un faro per tutto il resto dell' Italia, da cui trarre considerazioni

Non so in che mondo vivi tu, la Puglia, evidentemente compreso il Salento e' il piu' grande bacino di emigranti dal sud d'Italia verso il nord, flusso che non si e' mai interrotto.
Cosa vuoi fare tu adesso, interromperlo?
La verita' e' che non ci sono sufficienti risorse in tutto il Paese per far andare avanti quello che gia' c'e', figuriamoci quello che non c'e' e che bisogna creare.
Avevano un bel business fra le mani, la produzione di energia da eolico visto che la Puglia e' notoriamente regione molto ventosa, sono riusciti a trovare mille scuse per bloccarlo. Babe lascia perdere e torna ai tuoi caraibi francesi va  :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh:

Miky

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #415 il: 15 Novembre 2011, 14:39:29 »
che lavoro si può fare in Salento? Be' innanzittutto bisognerebbe potenziare le risorse insite di questa regione: quando si parla di sud, di solito si generalizza, ma ogni regione del sud è un discorso a parte..
quest'estate sono stata nel Cilento in provincia di Salerno e lì mi sembrano veramente molto chiusi ed arretrati rispetto al Salento.
Il Salento è una terra che offre molte risorse: un turismo di qualità, che ama anche conoscere il territorio, un'offerta ricettiva che va dal classico albergo, alla masseria, al b&b e campeggi in aree naturali di incontrastata bellezza, ben equipaggiati. Ci sono numerose associazioni che offrono itinerari naturalistici ed archeologici molto pertinenti, un patrimonio artistico notevole e, come diceva Attila, è molto comune il sentire l' agorà, un tessuto sociale molto integrato e che si relaziona molto, molti eventi musicali,  teatro,  recupero di tradizioni ed una cosa unica del Salento che si sente a pelle è il convivere tranquillo della sperimentazione con la tradizione, del sacro e del profano. La Fiera del Levante di Bari è una manifestazione molto importante, in cui si sviluppano soprattutto progetti e relazioni commerciali con tutta una parte del Mediterraneo che è sempre stata di rilievo. Il Salento è aperto sul Mediterraneo, non è chiuso e ripiegato su se stesso, come Campania e Calabria. Quindi in Salento si può vivere bene, xchè, a parte alcune pecche della sanità, è una regione in fermento, in continuo divenire. La qualità della vita è buona. Cito, inoltre, per fare un'ulteriore considerazione pratica i Laboratori Urbani che sono finanziati dalla Regione Puglia, tramite fondo europeo. Sono delle fucine di idee, laboratori creativi per i giovani e creati dai giovani, dove viene valorizzata la cultura e le risorse del territorio e prodotta, musica, spettacoli, mostre, istallazioni sperimentali e che sono dissemitati su tutto il territorio. Un bell'esempio, un faro per tutto il resto dell' Italia, da cui trarre considerazioni

Babe, sembra che stai facendo promozione turistica del Salento, io ho chiesto un'altra cosa:
Che cosa puo' dare questa terra in termini di possibilita' di lavoro, creare opportunita' e futuro?
In che modo si puo' passare una vita lontano dalla criminalita' organizzata, droga e recessione?
Come si possono potenziare le risorse della zona senza incappare nella Sacra Corona Unita?

Miky

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #416 il: 15 Novembre 2011, 14:41:22 »
che lavoro si può fare in Salento? Be' innanzittutto bisognerebbe potenziare le risorse insite di questa regione: quando si parla di sud, di solito si generalizza, ma ogni regione del sud è un discorso a parte..
quest'estate sono stata nel Cilento in provincia di Salerno e lì mi sembrano veramente molto chiusi ed arretrati rispetto al Salento.
Il Salento è una terra che offre molte risorse: un turismo di qualità, che ama anche conoscere il territorio, un'offerta ricettiva che va dal classico albergo, alla masseria, al b&b e campeggi in aree naturali di incontrastata bellezza, ben equipaggiati. Ci sono numerose associazioni che offrono itinerari naturalistici ed archeologici molto pertinenti, un patrimonio artistico notevole e, come diceva Attila, è molto comune il sentire l' agorà, un tessuto sociale molto integrato e che si relaziona molto, molti eventi musicali,  teatro,  recupero di tradizioni ed una cosa unica del Salento che si sente a pelle è il convivere tranquillo della sperimentazione con la tradizione, del sacro e del profano. La Fiera del Levante di Bari è una manifestazione molto importante, in cui si sviluppano soprattutto progetti e relazioni commerciali con tutta una parte del Mediterraneo che è sempre stata di rilievo. Il Salento è aperto sul Mediterraneo, non è chiuso e ripiegato su se stesso, come Campania e Calabria. Quindi in Salento si può vivere bene, xchè, a parte alcune pecche della sanità, è una regione in fermento, in continuo divenire. La qualità della vita è buona. Cito, inoltre, per fare un'ulteriore considerazione pratica i Laboratori Urbani che sono finanziati dalla Regione Puglia, tramite fondo europeo. Sono delle fucine di idee, laboratori creativi per i giovani e creati dai giovani, dove viene valorizzata la cultura e le risorse del territorio e prodotta, musica, spettacoli, mostre, istallazioni sperimentali e che sono dissemitati su tutto il territorio. Un bell'esempio, un faro per tutto il resto dell' Italia, da cui trarre considerazioni

Non so in che mondo vivi tu, la Puglia, evidentemente compreso il Salento e' il piu' grande bacino di emigranti dal sud d'Italia verso il nord, flusso che non si e' mai interrotto.
Cosa vuoi fare tu adesso, interromperlo?
La verita' e' che non ci sono sufficienti risorse in tutto il Paese per far andare avanti quello che gia' c'e', figuriamoci quello che non c'e' e che bisogna creare.
Avevano un bel business fra le mani, la produzione di energia da eolico visto che la Puglia e' notoriamente regione molto ventosa, sono riusciti a trovare mille scuse per bloccarlo. Babe lascia perdere e torna ai tuoi caraibi francesi va  :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh:

A supporto di cio' che scrive VVC53, invito tutti ad un commento sul link qui sotto:

http://www.corriere.it/politica/11_novembre_15/rizzo_stella_stile-ombardo-risparmio-785-milioni_d5365b0a-0f56-11e1-a19b-d568c0d63dd6.shtml

Intitolato "Stile lombardo per risparmiare 785 milioni".

Buona lettura.

babe

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #417 il: 15 Novembre 2011, 23:10:09 »
se volete continuare il vs. monologo, fate pure... e pensare che emigrare all'estero avrebbe dovuto un po' aprirvi gli occhi.
Se siete lontani dall'Italia e non avete il polso della situazione, per favore evitate di scrivere riflessioni sconsiderate o scorrette.
La Puglia che emigra al nord? Forse nel dopo guerra, con Celentano e le valigie di cartone.. dovrei dirlo proprio a te: dove vivi? Evidentemente fuori dall' Italia e totalmente a digiuno dalle realtà locali, con risposte già preconfezionate ed ovvie, totalmente reticente ad ascoltare e a conoscere da chi, forse, può dare un apporto in più, dato che frequento e conosco capillarmente il Salento, quando ancora era solo terra d'ulivi. A me, oltretutto, è capitato proprio il contrario: dalla grande Milano, dove il lavoro artistico/artigianale non ha una grande valorizzazione, ho trovato proprio in Puglia delle partnership interessanti e delle collaborazioni valide e significative per il mio lavoro creativo ed artistico.  Se poi devi comunque continuare ad offendere ed avere un atteggiamento contrario alle più comuni regole di educazione ed essere irrispettoso, ti ricordo che il forum non lo gestisci tu a tuo piacimento, ma è ad uso di tutti gli utenti che sanno tenere un profilo corretto, pronto al confronto e non agli insulti. Il forum dovrebbe essere un luogo costruttivo. Penso che a te non te ne importa un accidenti di dialogare sui vari modi di vedere e delle opportunità in Italia e all'estero. Per Miky: hai fatto una domanda, come si vive in Salento? Io ti ho risposto dettagliatamente, dandoti un mio resoconto su alcuni aspetti significativi e salienti. Se per forza si vuole dire che in Italia fa schifo tutto e tutto è solo mafia, pizza e mandolino, che cosa hai fatto a fare la domanda retorica, se ti sei già dato da solo la risposta? E' evidente che se tutto fosse solo questo, il forum ed i pareri di più voci non avrebbero  ragione di esistere, a meno che tu e wwc vogliate monopolizzare il forum e darvi ragione a vicenda, sentendovi  uno il mentore dell'altro.. esercizio miserino

VoglioVivereCosì53

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #418 il: 16 Novembre 2011, 03:48:41 »
Io ho acquisito un certa esperienza di questo forum, sono un osservatore, leggo e rileggo tutti i post.
di te ho imparato che:
Stravedi per la Grecia,
Ameresti trasferirti a Bologna,
Ti piacciono i Caraibi francesi per sentito dire da altri
Stai bene in Salento
Tutto sommato a Milano si sta bene
Apprezzi Zurigo, ti piace un casino perche' hai lavorato sei anni a Milano ma per un'azienda di Zurigo...
Insomma, l'impressione e' che tu ti innamori di ogni situzione possa venire proposta in questo forum spendendo parole e lodi verso che si sente in diritto di andarsene.
Onorevole certo ma cosi' non serve allo scopo, perche' tu illudi gli altri, non dai certezze ma solo la consapevolezza che tu ci andresti.
Io ho parenti in Puglia, proprio in salento, ci si sente praticamente tutti i giorni e non mi dicono di star benissimo e voler rimanere forever, alcuni sono troppo vecchi per ricrearsi una vita altrove, quelli di mezzo se ne sono gia' andati, chi in America, chi in Australia altri in Europa proponendosi come imprenditori e professionisti di fama (un famoso professore fa parte della famiglia), quelli giovani aspettano solo il completamento degli studi per andarsene. Tutto sto grande paradiso non c'e' e nemmeno loro lo vedono o intravvedono quindi smettila di dispensare illusioni e guarda in faccia la realta'!
Tu non sei altro che una persona che sogna di partire per mete lontane ma sei radicata nella tua Milano dalla quale non ti schioderai mai, nemmeno cascasse il mondo, le ragioni non le conosco ma ho imparato a saper leggere fra le righe e di questo sono certo. Adesso vai in bagno ed urla e impreca perche' questo ometto indisponente vede lontano nella tua mente. Non serve a nulla imprecare ma solo ammettere che non e' questo il sistema giusto per aiutare il prossimo.
Qui viene gente che vuole un consiglio, un parere, che probabilmente ha gia' deciso ma vuole sentirsi dire di avere ragione, sono pochi quelli che non sanno ancora cosa fare, che vorrebbero ma non possono. Tu non devi illuderli, il tuo suggerimento deve essere fermo e reale, rispondente alla realta' altrimenti rovini solo i sogni.

Lascia perdere Babe, il forum non e' per te!

attila

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Re:Vivere in Italia
« Risposta #419 il: 16 Novembre 2011, 13:10:32 »
 ;D  ;D

WWC sei incorreggibile,ti racconto una storiella:

 "Un turista americano in vacanza in un piccolo villaggio messicano nota un pescatore locale sulla spiaggia intento a sistemare il pesce appena pescato. Si complimenta con lui per la qualità del pesce e gli chiede quanto tempo ci ha messo per pescarlo.
"Non molto tempo" risponde il messicano.
"Perché non resta in mare più a lungo ? Potrebbe catturare più pesce !" osserva l'americano.
"Questo pesce è sufficiente per la mia famiglia", risponde il messicano.
"Ma cosa fa nel resto del tempo?"
"Mangio il mio pesce, gioco con i miei bambini, faccio una siesta con mia moglie, poi la sera vado al villaggio con i miei amici, suoniamo la chitarra, cantiamo ... si, insomma ... abbiamo una vita piena.
L'americano lo interrompe, "Senta, io ho una laurea in economia ad Harvard. Lei mi è simpatico e credo di poterla aiutare. Mi ascolti: Lei dovrebbe iniziare a pescare di più ogni giorno. Potrebbe vendere il pesce extra e con le entrate comprarsi una barca più grande !"
"E dopo ?"
"Con la barca più grande potrà pescare ancora di più, potrà prendersi dei collaboratori ed acquistare altre barche con le quali incrementare ancora di più la sua pesca."
"e quindi ?" chiede il messicano incuriosito.
"Bè, a quel punto potrà negoziare direttamente con gli impianti di trasformazione del pesce invece di vendere al pubblico. In seguito potrà aprire il suo proprio impianto, capisce ? Potrà lasciare questo piccolo villaggio ed installarsi a Città del Messico. Poi quando gli affari cresceranno potrà trasferirsi a Los Angeles o a New York e dai suoi uffici gestire tutta la sua attività !"
"Quanto tempo ci vorrebbe ? " chiede il messicano.
"Bèh ... direi ... Venti, venticinque anni." risponde l'americano.
"E dopo ?"
"Dopo la cosa diventa davvero interessante", risponde l'americano."Quando il business è davvero grande, potrà quotare la società in borsa e fare milioni di dollari, mi-lio-ni ! capisce !?"
"Davvero? E dopo ?" Chiede il messicano.
"Eh bè ... a quel punto, con tutto quel denaro potrà ritirarsi in un piccolo villaggio sulla costa, andare a pescare quando vuole, giocare con i suoi figli, prendersi una siesta al pomeriggio, cantare con i suoi amici ..."

Ecco, qui sul forum tu fai proprio come l'Americano. Vuoi fare il personaggio che la sa lunga, che valuta e propone  business plan, che ha capito tutto della vita e dispensa i suoi preziosi consigli illuminando con la sua genialità le tristi esistenze dei pescatori... ::)
A me dai l'impressione invece di una persona molto nostalgica. Vivi all'estero da anni e cerchi continuamente conferme di aver fatto la scelta giusta parlando male dell'Italia in ogni occasione e in ogni topic...Mah..contento tu di impiegare così il tuo tempo.

Tornando al discoros Puglia, a me risulta che sia già al primo posto tra le regioni per produzione di energia eolica e fotovoltaica. Il problema sarebbe che non si sono costruiti ulteriori impianti dove tu volevi?Evidentemente non era il caso;crescere a ritmi non sostenibili dal territorio non è mai un bene. Ogni metro di cemento sottratto  significa che la pioggia non più assorbita da quel  metro di suolo finirà da qualche altra parte; superato il limite inizieranno periodiche alluvioni, cosa che negli ultimi anni sta regolarmente accadendo in molte città dove si è costruito senza il minimo buon senso. Le imprese dovrebbero essere impegnate molto di più nel recupero di spazi già esistenti,di borghi quasi abbandonati, nella manutenzione del territorio, di argini, boschi e non nel dogma di costruire ovunque ci sia spazio..questo genererebbe occupazione positiva giusta e sostenibile, altro che insensati discorsi di crescita illimitata.

@Babe non prendertela, wwc è una persona  poco incline all'ascolto, ma a qualcuno è stato anche  utile...Se si è capaci di sostenere le proprie opinioni  senza offendere il prossimo si fa un lavoro utile anche per se stessi! ;)
Ciao