Non capisco perche' si prema sempre il tasto degli affitti alle stelle quando si parla di caro vita.
L'italiano e' il cittadino europeo che possiede piu' di tutti la casa dove vive.
Infatti ben sette famiglie su dieci vivono in case di proprieta' e solo 2 su dieci in case in affitto.
Se a Milano la situazione e' contorta questo non deve considerare gli affitti come concausa, e' evidente che i motivi di disagio vadano cercati in altri settori.
Lo sappiamo che l'Italia è il paese con la percentuale più alta di case di proprieta', questo pero' non significa che sia un aspetto positivo. Forse hanno ragione certe popolazioni, specialmente i nord americani che possiedono la casa dove vivono in percentuali decisamente minori rispetto alla nostra. Che poi e' anche la ragione per cui, da loro, gli affitti sono piu' bassi a causa dell'enorme offerta ed enorme richiesta. Insomma le solite leggi di mercato. Infatti l'acquisto della casa ha costretto tante famiglie a contrarre dei mutui, che con gli aumenti avvenuti, ha di fatto tolto disponibilita' di soldi alle famiglie, limitandone la capacità di spesa creando una diminuzione dei consumi interni, che per effetto ha diminuito posti di lavoro. Un altro aspetto negativo e' che con l'acquisto di una casa il nucleo familiare si radica nel territorio, limitandone la possibilita' di approfittare di eventuali occasioni di lavoro in altre parte d'Italia.
Forse e almeno inizialmente, lo Stato dovrebbe pianificare una politica di case popolari, con affitti decenti, che siano abbordabili ai giovani che vogliono andare a lavorare lontano dalla famiglia. Come puo' un pugliese andare a lavorare ad Alessandria (tanto per fare un esempio) se deve pagare per un'affitto medio 800€ al mese per un monolocale, poi con che cosa vive? Tanto vale rimanere disoccupati al proprio paese, o cercare fortuna all'estero, ci sono 4,5 milioni di nuovi emigrati italiani nel mondo tutti con istruzione medio alta, pagata dallo Stato italiano, con tanto di sfregamento delle mani nei paesi che li ricevono.
Bisogna cambiare completamente modo di ragionare, la casa propria e' un male e non un bene.
Lo so che questo sollevera' un vespaio, critiche e polemiche ma se ci pensate bene alla fine mi darete ragione.