Infatti ,io, nonostante il luogo comune dica"Sei hai dei problemi te li porti dietro"non gli do ragione al 100%,voglio dire che in molti casi cambiare posto e lavoro puo' dare nuovi stimoli e nuova energia,bisogna vivere non esisetre,ma é anche vero che non puo' essere la soluzione a tutti i problemi in molti casi.Come dice Simone Perotti nel suo libro "Adesso Basta" é importante cambiare quando si é forti,cioé non subito dopo il fallimento nel propio lavoro o di un altro tipo di progetto,perché se non si parte deboli,é come partire a fare la maratona con l'influenza!Quando io lasciai il mio paesello piu' giovane,non lo odiavo,mi trovavo bene tra le sue montagne e il mio lavoro ,anche se non era il massimo economicamente,mi lasciava tempo,quindi credo che partii in salute psicologica buona e si rivelo' utile per il seguito visto che di prove ne dovetti superare.La mia era voglia di conoscere e di scommettere.E poi c'é gente stressata che vuole partire che a volte non é mai uscita dai confini del propio paese o magari si sente viaggiatrice perché é stata due volte al club med,la cultura della fuga si crea pian piano,e poi fuga non é che mi piaccia tanto come nome,negli anni e nei mesi a venire confrontandosi ,prendendo contatti,scavandosi dentro e abituandosi già a casa propia a cambiare le propie abitudini.
Insomma é un argomento cosi' ampio....Per quanto riguarda il razzismo é vero quanto dice algreen,i razzisti non sanno neanche piu' di esserlo,nel senso che se gli dici che lo sono si offendono é ormai cosi' normale e consentito urlare in faccia a chiunque la propia discriminazione e dare la colpa di tutto a chi é viene da un altro paese,che se non sei con loro sei un sognatore cretino.Pero' loro non sono razzisti eh si perché non si fà cosi e come non andare in chiesa o a catechismo,non si puo'ametterlo é una cosi brutta parola!
Ciao