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Perché ce ne vogliamo andare? / Re: nuova, ecco la mia breve storia
« il: 01 Marzo 2010, 13:18:27 »
Già selene, hai proprio ragione..hai reso bene il concetto "voglio sentire il profumo della terra.."la sensazione della libertà + pura. Il contatto con la natura rinvigorisce le nostre energie, penso che questo mondo sia stato abbastanza distrutto dai sistemi di comunicazione di massa.
Computer, internet...hanno creato un enorme danno (oltre naturalmente ad aver favorito grande innovazione e comodità) e portato le persone verso l'era della iper-comunicazione, dove le informazioni per il cervello diventano troppe..e dove si è creato un modello sempre più complesso in ogni business per diversificare ed accentuare la competitività della macro e micro imprese che ogni giorno sorgono.
Il risultato è che la gente è iper-repressa...non ne può più..vive male e sempre in angoscia. L'esistenza per garantirsi le mille comodità che ci aiutano ad essere sempre più inetti ci porterà verso un cambiamento..lungo..ma avverrà.
E' un modello di vita che và stretto..và stretto perchè l'uomo non è valorizzato, và stretto perchè l'unicità del singolo non viene identificata, và stretta perchè le campagne di questa nuova ed "egregia" (ovviamente ironico) classe manageriale volte ad avere sempre più fame, anche quando di carne non ce n'è più ormai..sono diventate campagne che fanno leva sul terrore del consumatore come stimolo per l'acquisto..
Il risultato è che tu sei una persona "non normale" nel momento in cui ti accorgi di tutto questo, non sai stare nella società..
Io dico che la maggior parte della gente è morta. E'morta nel momento stesso in cui ha deciso di vivere nella morte delle scelte indotte, degli schematismi voluti e dovuti ad un sistema pronto a scalzarti se non ti adegui al tran tran..
Un profondo senso di inappartenenza a questo contesto mi avvolge, e te lo dico proprio io che faccio l'imprenditore di me stesso..
Ciao!
Computer, internet...hanno creato un enorme danno (oltre naturalmente ad aver favorito grande innovazione e comodità) e portato le persone verso l'era della iper-comunicazione, dove le informazioni per il cervello diventano troppe..e dove si è creato un modello sempre più complesso in ogni business per diversificare ed accentuare la competitività della macro e micro imprese che ogni giorno sorgono.
Il risultato è che la gente è iper-repressa...non ne può più..vive male e sempre in angoscia. L'esistenza per garantirsi le mille comodità che ci aiutano ad essere sempre più inetti ci porterà verso un cambiamento..lungo..ma avverrà.
E' un modello di vita che và stretto..và stretto perchè l'uomo non è valorizzato, và stretto perchè l'unicità del singolo non viene identificata, và stretta perchè le campagne di questa nuova ed "egregia" (ovviamente ironico) classe manageriale volte ad avere sempre più fame, anche quando di carne non ce n'è più ormai..sono diventate campagne che fanno leva sul terrore del consumatore come stimolo per l'acquisto..
Il risultato è che tu sei una persona "non normale" nel momento in cui ti accorgi di tutto questo, non sai stare nella società..
Io dico che la maggior parte della gente è morta. E'morta nel momento stesso in cui ha deciso di vivere nella morte delle scelte indotte, degli schematismi voluti e dovuti ad un sistema pronto a scalzarti se non ti adegui al tran tran..
Un profondo senso di inappartenenza a questo contesto mi avvolge, e te lo dico proprio io che faccio l'imprenditore di me stesso..
Ciao!