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Perché ce ne vogliamo andare? / Re: Sono felice..... ma voglio cambiar tutto ed andar via

« il: 21 Novembre 2010, 23:19:10 »

Ciao Claudia83, hai coltivato i tre aspetti che suggerivo nella mia risposta e sei ruscita a comprendere il momento giusto per intraprendere una nuova sfida! La lingua è molto importante anche se la sete di voler imparare ti aiuta a comprenderla! Ho iniziato leggendo dei libri di motociclette in inglese e sono finito a studiare interi libri in inglese tecnico. Guarda la tv e sforzati di non tradurre ma di pensare direttamente in inglese, anche se le prime volte penserai "sgrammaticato" non t'abbattere e cerca di conversare in lingua straniera appena possibile. Non ti vergognare di chiedere "come si dice" e anche se farai sorridere qualcuno con quello che dirai, ricorda quando eri bambina e hai imparato a parlare. Non devi mai girati indietro, il mondo dei "ma" e dei "se" è il mondo degli indecisi! Pensa a quando ti lanci con il paracadute, lasci l'aereo con una sola certezza: non puoi tornare indietro! Il nesso causale è prodotto solo dal tuo agire e sai bene che non puoi sbagliare: la mente e lo spirito possono tutto sul corpo! Sono certo sia stata la scelta più intelligente che tu abbia mai fatto. Non pensare ai soldi che spendi, talvolta sono un investimento per il futuro! Sei più felice e soddisfatta adesso rispetto a due anni fa quando avevi molte più certezze e punti di riferimento: pensa se non ci avessi provato? La vita è un'avventura bellissima ma bisogna viverla sempre con quei famosi tre elementi: mente, spirito e corpo in eterno equilibrio. Cerca di non abbatterti mai per i sacrifici del cambiamento, anche quando sembra che tutto vada storto! Salutami la metropoli per eccellenza ....Nova York! P.s. Ho visitato la vecchia stazione marittima di Genova dalla quale partivano i piroscafi per N.Y. ai primi del 1900 durante la grande emigrazione.

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Perché ce ne vogliamo andare? / Re: Sono felice..... ma voglio cambiar tutto ed andar via

« il: 17 Novembre 2010, 18:07:03 »

Il dilemma che t'affligge da tempo è normale per una persona intelligente e che riflette sui traguardi raggiunti. Vorrei ancora una volta farti riflettere su quanto sei disposto a "soffrire" per il cambiamento così desiderato. Ho viaggiato tantissimo e non ho mai avuto grandi sicurezze come le tue, anzi ho dovuto sempre mettermi in discussione e non mi sono mai fermato a guardare dietro di me. Posso rassicurarti sul fattto che ogni cambiamneto porta piccole sofferenze che dve vivere sempre come nuove sfide, nuovi traguardi da raggiungere con piena coscienza delle tue possibilità: non ho mai pensato di vincere un campionato del mondo! Vivo i sacrifici dell'allenamento con il gusto di vedere i cambiamneti nelle mie prestazioni e non li vivo in prospettiva di una vittoria o di una sconfitta. Spero di averti suggerito un nuovo modo di porti il problema sul quale riflettere: il come del sacrificio del cambiamento. Il desiderio del cambimento non come traguardo ma come percorso che ti coinvolga con tutte le tue risorse. Non tralasciare che siamo un'entità composta da corpo, mente e spirito nel senso più ampio del significato. Coltiva questi aspetti e scoprirai che la risposta è dentro di tè! Sentirai che le tue scelte sono mature, avvertirai il momento "giusto"! Un mio grande maestro d'arte mi ricordava sempre di non comcentrarmi sulla fatica ma di tenere la mente sgombra per dare il massimo dell'impegno nella prestazione al di là del risultato finale.