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Post - Eddy McClean

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Cosa vuol dire abbastanza trattabile?
Se ti fanno un'offerta di 70mila euro l'accetti?

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Quoto da Cplpilot:

Citazione
Mi sembra strano che la gente parla sempre di Italia che va in pezzi e tutto e' meglio all'estero. Credetemi che in Canada e' peggio che qui e negli Stati Uniti e' peggio che in Canada. La differenza? e' che noi ci abbattiamo e sputiamo su noi stessi, gli altri si rimboccano le maniche e fanno poche chiacchere! cosi' in basso l'Italia? perche'? se senti i discorsi di gente negli altri paesi, non crederti che le parole siano piu' incoraggianti delle tue... se uno vuole andarsene, per i giusti motivi, e' giusto farlo! ma cosa credete che sbarcate in nord America e vi danno soldi e lavoro all'aereoporto? Emigrare significa SACRIFICIO e DEDIZIONE, VOGLIA DI FARE e RIMBOCCARSI LE MANICHE, SBAGLIARE PER POI RIALZARSI. Emigrare per fare esperienza e "provarci" con lo spirito giusto, e' la ricetta vincente, ma se invece si fugge dalla realtà credendo che il giardino del vicino e' piu' verde e' solo una ricetta per un disastro! La realtà qui come in altri paesi va AFFRONTATA a testa bassa... comincio a pensare che qui le cose non funzionano perche' e' un paese di fuc*ing crying pussies!

Non credere che all'estero sia meglio, in certi paesi e' anche peggio ed in piu' ti troveresti come straniero in terra straniera, quindi nessun diritto. Prova a cercare lavoro fuori dai confini della tua regione oppure riciclati, fai qualcosa d'altro purche' ti garantisca uno stipendio ed in ultima analisi cerca lavoro con imprese italiane che lavorano all'estero, gli stipendi non sono favolosi come una volta ma almeno te ne viene garantito uno. La conoscenza delle lingue e' basilare, se non conosci almeno l'inglese o lo spagnolo lascia perdere, oppure mettiti a studiarlo.

Un'altra possibilita' e' quella di aderire ad uno dei programmi per studenti all'estero, tutti i paesi dell'area euro ne hanno uno e non solo, anche Australia e Stati Uniti, devi informarti presso gli uffici relativi di ogni paese oppure clicca qui: LINK.
Good Luck!

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:cornovaglia
« il: 12 Marzo 2012, 03:48:11 »
Fondate il club delle deluse da amore/lavoro, poi inserite annunci su internet e richiamatene altre come voi.
Fra dieci anni tornerete qui a scrivere che lavorate troppo, guadagnate troppo e l'inglese lo parllerete alla perfezione.
Auguri

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:Voglio scappare da qua......
« il: 12 Marzo 2012, 03:45:16 »
Ma un fidanzato/marito/compagno/amico non ce l'hai?

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L'Italia / Re:tutto e' in crisi, che lavoro fare oggi in Italia?
« il: 12 Marzo 2012, 03:38:38 »
Margini per fare qualcosa in Iyalia ci sono eccome.... ma c'e' il solito annoso problema dei soldi: chi non li ha vorrebbe ma non puo' e chi li ha non li investe.

Detto questo resta la COMPARTECIPAZIONE e associazione. Visto che tanto sono i soldi che mancano, unire le forze e trovare qualcosa di buono da fare, resta l'ultima chance.

Inutile sognare ad occhi aperti. Meglio fare insieme.
Da qualche altra parte del forum consigliavi chi fa da se fa per tre.
Consiglio gratuito: se hai un'dea di fare qualcosa, dammi retta, falla da solo. Magari in piccolo ma falla da solo. Poi per crescere c'e' sempre tempo.
Qui non troverai niente di niente se non chiacchiere e sogni. E per "qui" intendo internet, non il sito.
Io su internet ci lavoro ma chi no ci lavora che ci fa? Chiacchiere, solo chiacchiere, e per sempre chiacchiere.
Hai un'idea? Mettila in pratica da solo. Un vecchio adagio recita che "quando ci sono troppi galli in un pollaio, non si fa mai giorno..."
Adesso il contrario.
Sei una contraddizione continua! Consiglio di non dargli ascolto.

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:visto stati uniti.. dubbi!
« il: 11 Marzo 2012, 07:03:07 »
Non ne sono sicuro ma piccoli lavori sono ammessi, se hai il visto da studente.
Pero' credo sia meglio ti informi presso il consolato che ti concede il visto invece di chiedere sul forum, qui molti hanno le idee troppo vaghe.
Io in Texas sono venuto per lavoro quindi di visti studenti ne so poco, ho conosciuto a Dallas dei ragazzi italiani che studiano e lavorano in un pub, li ho infatti conosciuti li. Sono due ragazzi di Milano e una ragazza di Roma. Studiano e lavorano la sera, quindi probabilmente e' possibile ma informati bene. Non vvado spesso al pub e spesso non ci sono perche' fanno turni diversi.
Ti conviene informarti al consolato credimi, e' piu' sicuro.

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Perché ce ne vogliamo andare? / Re:NON voglio vivere così.
« il: 09 Marzo 2012, 09:10:43 »
Lui va di qui, va di la... forse sarebbe meglio restare a casa sua e mettere a posto cosa c'e' che ancora non va dalle sue parti:

L'Aquila tre anni dopo: tutto uguale
In centro restano le macerie. E 383 cittadini vivono in albergo


(Eidon)
«Soldi spesi finora? Chi lo sa...». Basta la risposta di Fabrizio Barca, il ministro delegato al problema, a dare il quadro, agghiacciante, di come è messa l'Aquila quasi tre anni dopo il terremoto del 2009. Nel rimpallo di responsabilità ed emergenze, dopo gli squilli di tromba iniziali, s'è perso il conto. Un numero solo è fisso: lo zero. Quartieri storici restaurati: zero. Palazzetti antichi restaurati: zero. Chiese restaurate: zero. Peggio: prima che fossero rimosse le macerie (zero!), è stata rimossa l'Aquila. Dalla coscienza stessa dell'Italia.
È ancora tutto lì, fermo. Le gonne appese alle grucce degli armadi spalancati nelle case sventrate, i libri caduti da scaffali in bilico sul vuoto, le canottiere che, stese ad asciugare su fili rimasti miracolosamente tesi, sventolano su montagne di detriti e incartamenti burocratici. Decine e decine di ordinanze, delibere, disposizioni, puntualizzazioni, rettifiche e precisazioni che ammucchiate l'una sull'altra hanno fatto un groviglio più insensato e abnorme di certe spropositate impalcature di tubi innocenti e snodi e raccordi che a volte, più che un'opera di messa in sicurezza, sembrano l'opera cervellotica di un artista d'avanguardia.
Ti avventuri per le strade immaginandoti un frastuono di martelli pneumatici e ruspe e betoniere e bracci di gru che sollevano cataste e carriole che schizzano febbrili su e giù per le tavole inclinate. Zero. O quasi zero. Tutto bloccato. Paralizzato. Morto. Come un anno fa, come due anni fa, come tre anni fa. Come quando la protesta del popolo delle carriole venne asfissiata tra commi, virgole e codicilli.
«Noi sottoscritti ufficiali di Pg... riferiamo di aver proceduto, alle ore 10.20 circa odierne, in corso Federico II, di fronte al cinema Massimo, al sequestro di quanto in oggetto indicato perché utilizzato dal nominato in oggetto per una manifestazione non preavvisata...». Trattavasi di «una carriola in pessimo stato di conservazione con contenitore in ferro di colore blu con legatura in ferro sotto il contenitore e cerchio ruota di colore viola» oltre a «una pala con manico in legno».
Sinceramente: se lo Stato italiano avesse affrontato il problema della ricostruzione con lo stesso zelo impiegato nel reprimere l'esasperazione sacrosanta degli aquilani, saremmo a questo punto, trentacinque mesi dopo? Quaranta persone che quel giorno entrarono nella zona rossa per portare via provocatoriamente le macerie sono ancora indagate. Quanti soldi sono stati spesi per questo procedimento giudiziario surreale, oltre al tempo gettato inutilmente per compilare verbali e riempire i magazzini di grotteschi corpi di reato? Boh!




(Ap)
Si sa quanto fu speso per gli accappatoi dei Grandi nei tre giorni del G8: 24.420 euro. Quanto per ciascuna delle «60 penne in edizione unica» di Museovivo: 433 euro per un totale di 26.000. Quanto per 45 ciotoline portacenere in argento con incisioni prodotte da Bulgari per i capi di Stato: 22.500 euro, cioè 500 a ciotolina. Quanto per la preziosa consulenza artistica di Mario Catalano, lo scenografo di Colpo grosso chiamato a dare un tocco di classe, diciamo così, al summit: 92 mila euro. Quanto è stato speso in tutto, però, come detto, non lo sanno ancora neanche gli esperti («Avremo le idee chiare a metà marzo», confida Barca) messi all'opera da Monti.
Intanto il cuore antico dell'Aquila agonizza. E con L'Aquila agonizzano i cuori antichi di Onna e Camarda e gli altri centri annientati dalla botta del 6 aprile 2009. Ridotti via via, dopo le fanfare efficientiste del primo intervento («Nessuno al mondo è stato mai così veloce nei soccorsi!») a un problema «locale». Degli abruzzesi. E non una scommessa «nazionale». Collettiva. Sulla quale si gioca la capacità stessa dello Stato di dimostrarsi all'altezza. In grado di sanare le ferite prima che vadano in putrefazione. Chiusa la fase dell'emergenza l'Abruzzo è piombato nel dimenticatoio. Come se la costruzione a tempo di record e al prezzo stratosferico di 2.700 euro al metro quadro dei Complessi antisismici sostenibili ecocompatibili, le famose C.a.s.e. dove sono state trasportate 12.999 persone, avesse risolto tutto. «Adesso tocca agli enti locali», disse Berlusconi. E dopo il G8 e la passeggiata con Obama non si è praticamente più visto. Rarissime pure le apparizioni di altri politici. Mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ci metteva come al solito una pezza: tre visite.

Cos'è rimasto, spenti i riflettori, di quella generosa esibizione muscolare sulla capacità di «fare bene, fare in fretta»? Le cose fatte nei primi mesi. La riluttanza di Giulio Tremonti ad aprire i cordoni della borsa. L'addio di Guido Bertolaso. La disaffezione del Cavaliere che, osannato dalle tivù amiche per le prime case donate a fedeli in delirio, si è via via disinteressato del centro storico, che secondo la «leader delle carriole» Giusi Pitari avrebbe visto «solo due volte, nei primi due giorni».
Resta una rissa continua, estenuante, sul cosa fare «dopo». Travasata via via nelle campagne elettorali per le provinciali, per le europee e oggi per le comunali. Di qua la destra, di là la sinistra. Di qua il governatore berlusconiano Giovanni Chiodi, commissario straordinario per la ricostruzione, di là il sindaco democratico del capoluogo (ora ricandidato dopo le primarie) Massimo Cialente.
Il primo picchia sul secondo: «Lo stallo è frutto della saldatura di interessi locali, dai professionisti alle imprese, che hanno sbarrato la porta a competenze esterne. Avevo raccolto le disponibilità di un trust di cervelli bipartisan, da Paolo Leon a Vittorio Magnago Lampugnani, ma non li hanno voluti. Un atto di arroganza. Il fatto è che la politica locale non ha esercitato la leadership».
Il secondo, che fino al momento in cui fece sbattere la porta era vicecommissario, spara sul primo: «A parte il fatto che lui sta a Teramo, a Roma o da altre parti e all'Aquila lo vediamo raramente, è stato un muro di gomma». Un esempio? «La ricostruzione degli alloggi periferici. Per sei mesi si è dovuto attendere il prezziario regionale, con il risultato che nessuno ha potuto presentare i progetti». E mostra una lettera spedita a Chiodi per sollecitare un contributo di 630 mila euro destinato a Paganica: «È un mese e mezzo che lo tiene fermo sul tavolo. Gli ho scritto: "Questi non sono i tempi di un commissario ma i tempi, forse, di un piantone"».


Veleni. Che sgocciolano su tanti episodi. Come quei 3


(Ansa)
milioni di euro stanziati dall'ex ministro Mara Carfagna per un centro antiviolenza, che invece sarebbero stati dirottati un po' per i lavori della Curia e un po' per la struttura della consigliera di parità della Regione. O ancora i due milioni messi a disposizione dall'ex ministro della Gioventù Giorgia Meloni per un centro giovani, milioni che secondo il sindaco sarebbero chissà come evaporati.
Per non dire delle chiacchiere intorno a una struttura nuova di zecca tirata su mentre tanti edifici d'arte sono ancora in macerie: il San Donato Golf Hotel a Santi di Preturo, pochi chilometri dal capoluogo. Sessanta ettari di parco in una valletta verde, quattro stelle, conference center , centro benessere... Inaugurato a ottobre con la benedizione di Gianni Letta, ha scritto abruzzo24ore.tv , «è meglio noto come l'hotel di Cicchetti». Vale a dire Antonio Cicchetti, ex direttore amministrativo della Cattolica di Milano, uomo con aderenze vaticane, stimatissimo da Chiodi e Letta nonché vicecommissario alla ricostruzione.
Ma il resort è qualcosa di più d'un albergo di famiglia. Nella società che lo gestisce, la Rio Forcella spa, troviamo parenti, medici di grido, uomini d'affari. E molti costruttori: il presidente dell'Associazione imprese edili romane Eugenio Batelli, Erasmo Cinque, la famiglia barese Degennaro... Ma anche la Cicolani calcestruzzi, fra i fornitori di materiali per il post terremoto e una serie di imprenditori locali. Come il consuocero di Cicchetti, Walter Frezza, e suo fratello Armido, i cui nomi sono nell'elenco delle ditte impegnate nel progetto C.a.s.e. e nei puntellamenti al centro dell'Aquila: per un totale di 23 milioni. Appalti, va detto, aggiudicati prima della nomina di Cicchetti. Però... Né sembra più elegante la presenza, tra i soci del resort, dell'ex vicepresidente della Corte d'appello aquilana Gianlorenzo Piccioli, nominato un anno fa da Chiodi consulente (60 mila euro) del commissariato.

L'intoppo più grosso però, come dicevamo, è il groviglio di norme, leggi e regolamenti. Gianfranco Ruggeri, titolare di uno studio di ingegneria, li ha contati: 70 ordinanze della Presidenza del Consiglio, 41 disposizioni della Protezione civile, 96 decreti del commissario. Più 606 (seicentosei!) atti emanati dal Comune dell'Aquila. Senza contare una copiosa produzione di circolari interne. Massa tale che a volte una regola pare in plateale contraddizione con l'altra. Un delirio.
Non bastasse, c'è la «filiera». Una specie di cordata para-pubblica che gestisce le istruttorie. I progetti si presentano a Fintecna, società del Tesoro. Poi vanno a Reluis: la Rete laboratori universitari di ingegneria sismica, coordinata dalla Federico II di Napoli. Quindi al Cineas, consorzio di cui fanno parte 46 soggetti, dal Politecnico di Milano a compagnie assicurative quali Generali e Zurich, che si occupa dell'analisi economica delle pratiche. A quel punto il percorso per avere il contributo erogato dal Comune è completo. Teoricamente, però. Nella sostanza non capita quasi mai al primo colpo. E la pratica rimbalza dentro la filiera come una pallina da flipper.
La Cineas ha valutate positivamente 4.163 delle 8.722 pratiche per le abitazioni periferiche? Ebbene, il Comune ha emesso contributi per sole 2.472 di loro, a causa di vari motivi. Per esempio il fatto che ben 1.138 riguardano singoli appartamenti, ma siccome manca la pratica condominiale a chiudere il cerchio, il finanziamento non può scattare. E nemmeno i lavori. Perché allora non prevedere una pratica unica per ogni condominio? Misteri...

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Cerco lavoro / Re:Informatico in fuga...
« il: 09 Marzo 2012, 07:43:35 »
Stati Uniti e' la meta ideale per te, meglio Florida cosi' unisci l'utile (IT) al dilettevole (pesca).

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Ecco la vera ragione.
A te del ripopolare Little Italy non frega nulla, ti interessa il ristorante ma non hai il malloppo quindi chiedi aiuto a chi lo potrebbe avere.
Era meglio dirlo subito, ci facevi migliore figura.

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io voglio solo riuscire a prendere il ristorante  ,ma  non  ho le  possibilità.
Ecco!  ::)

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Cerco lavoro / Re:turismo in barca a vela
« il: 09 Marzo 2012, 07:20:00 »
...beh...sia avessi una barca la sfrutterei come bed and breakfast galleggiante....
...di dove sei?? in che darsena porto la tieni??
...potresti anche farci un ristorantino galleggiante con prenotazione obbligatoria max 10 persone alla volta....
..organizzerei gite di 1, 2 o 3 giorni in formula BB tutto compreso...
..fatti vivo...

info@bbfabrizia.com
in 40 piedi, 12 metri fuori tutto, non ci fai il ristorantino, al massimo una cenetta tete a tete in quattro.
Una barca poi non puo' essere organizzata come un b&b perche' ci sono regole di mare da rispettare e perche' se sei in navigazione non puoi dirgli di arrangiarsi per gli altri pasti a parte il breakfast.
Fabrizia non mettere il tuo mestiere davanti a tutto, hai appena salvato la seggiola, aspetta prima di avere un buon conto in banca per allargarti.

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:visto stati uniti.. dubbi!
« il: 07 Marzo 2012, 09:58:05 »
Ciao!
Ho un dubbio sull'eventuale visto da fare per partire per gli Usa.
So che se sto meno di 90 gg non ce bisogno di fare nessun visto.. ma in questi 90 gg io posso studiare (dovrei fare un short course) o lavorare (come cameriera, commessa, cose cosi) giusto per pagarmi vitto e alloggio?
Nel caso in cui io non potessi, posso fare un visto studenti e lavorare (sempre per mantenermi)? e in questo caso, potrei stare piu di 90 gg?
Scusate la mia ignoranza ma non ho capito!
Manu
Per studiare ci sono visti appositi, devi dimostrare di avere fondi sufficienti a mantenerti per tutto il periodo di studio.
Andare con un visto turistico e poi studiare non e' adatto, rischi di esser buttato fuori e poi gli USA te li scordi.
Va a leggere che c'e' scritto in questi siti, in inglese (ma tanto tu lo sai no?):
link 1
link 2
link 3
link 4
link 5

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ciao eddy,sò benissimo chi è castax quindi? :o
Contento tu!
Citazione
una domanda, se  tra  10 anni un  scrivesse su questo forum,(ragazzi ripopoliamo l italia)il tuo consiglio quale  sarebbe? lasciate  stare  perchè a  roma  ci sono cinesi,a  milano ,indiani ,ecc?tiriamoci su le  maniche  come  hanno fatto i nostri nonni+ e  non  piangersi addosso ogni volta  che  c è qualche  problema,i cinesi ecc non frignano o fanno i mammoni   
Sono due concetti totalmente diversi. Gli USA non sono la nostra patria, puo' diventarlo per chi c'e' nel tempo ma non e' il paese da cui tutti gli italiani hanno origine, per cui vedo il tuo discorso campato in aria.
Se fra dieci anni, ma secondo me con meno di 250mila partenze annue di anni ce ne vorranno 250 prima che l'Italia abbia bisogno di ripopolarsi, qualcuno mettesse un post "ripopoliamo l'Italia" a qualcuno verrebbe da chiedere: perche'?
Dai lo vedi da solo che non ha senso.
Solo che io non capisco tu cosa ci guadagni in tutto questo? Vuoi passare per salvatore di Little Italy?
Vuoi essere ricordato per colui che fu il primo a ripopolarla?
Vuoi comprare il risto ma non hai il malloppo necessario?
Anche a te ripeto la domanda: cui prodest?

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Wow, ti sei arrabiato? E perche' mai?

Chi scrive su un forum sa di esporsi al pubblico ludibrio, e' normale, e' toccato a tutti... e ci sono critiche costruttive, distruttive e volte anche un po' cretine, ma fa parte del gioco...dalla tua risposta invece mi pare di capire che di quello che pensano gli altri non te ne frega una cippa, ma allora a questo punto perche' hai scritto tutto della tua storia?

Devi considerare un forum come un acquario, tu sei uno dei tanti pesci che lo popolano, se apri la bocca, oops lo schermo e scrivi, e' normale che poi si ricevano critiche e che non si gradisca. Un forum e' un luogo dove sversare i propri guai, se non li avevi non saresti venuto qui a scrivere, le proprie idiosincrasie, i propri aneddoti, i pensieri, le critiche, le ricette, le fantasie, gli amori belli e brutti, i pezzi ed i racconti che nessun editore accetterebbe mai. Io per esempio cerco di non raccontare i fatti miei che alla gente non interessano, se lo facessi mi esporrei alle critiche di tutti, e forse non gradirei.
Ho parlato del mio lavoro, poco altro, quello che giudico sia di pubblico dominio ma non della mia famiglia (sono sposato? fidanzato? vedovo o divorziato? nessuno lo sa perche' non e' affar vostro). Dovresti riconsiderare questa opzione.

Sarebbe stato sufficiente chiedere le informazioni di cui avevi necessita' e nascondere il resto. Dovevi scrivere prima un'avvertenza "sono ammessi solo commenti favorevoli e giudizi entusiasti, astenersi non conformi alla richieste"... purtroppo non funziona cosi', ti becchi il dolce e l'amaro...non basta dire a me va bene cosi', o dei commenti sulle questioni personali non me ne frega niente... ah, ma tu forse pensavi che bastasse dire che ti vuoi sposare una filippina per far scattare subito la standing ovation? Prima di reagire con questa arroganza, fai una cosa... fatti un esame di coscenza e chiediti se sei realmente intenzionato a fare quello che vuoi fare a prescindere dalle critiche estremamente costruttive che ricevi. Se si bene...e allora puoi anche permetterti di alzare un po' la voce...per adesso siamo sempre alla fase "favole & affini".

Smentisci gli scettici, saro' il primo a farti i complimenti!

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Evidente che a lui del mare non interessa molto.
Peneficenza non e' un errore di scrittura!

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