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E' vero che l'Italia fa schifo, ma è anche vero che in qualche modo siamo italiani. E' dura ammetterlo, ma è anche sano. Io sono sempre stato un esterofilo, ma ora mi guardo attorno e mi sembra che una nazione (occidentale) valga l'altra. Si vive allo stesso modo ovunque, veniamo sfruttati a prescindere, e gli stili di vita differiscono veramente poco.hai ragione si vive un po' allo stesso modo ovunque,ma ci sono paesi dove ti rompono meno le scatole e ti lasciano lavorare piu' tranquillo e hai qualche servizio in piu',il problema é che siamo cosi' "occidentalizzati" e abituati ai conforts che anche in mezzo alla natura ,pur sentendone il richiamo,abbiamo difficoltà a integrarci per lungo tempo,abituati ai contatti sociali e a tutte queste porcherie elettroniche e non che ogni hanno ci obbligano a comprare qualificandole indispensabili o chiamandole "benessere",beh si forse non riusciamo piu" a tornare troppo indietro(natura)o avanti a seconda dei punti di vista.
Allora mi chiedo: perché dovrei preferire la stupidità americana a quella italiana? Perché dovrei rinunciare alla storia architettonica e artistica italiana, per il grigiore di Londra? Qualsiasi cosa facciamo, noi -inconsciamente o non- poniamo sui piatti della bilancia rischi e benefici, e a me adesso non sembra di vedere alcun beneficio nello stile di vita estero (parliamo sempre di occidente), anzi... Certo, fuori c'è più lavoro, questo è indubbio. Ma io ho sempre pensato che lavorare servisse per vivere, non viceversa.
Detto questo, nella mia profonda crisi esistenziale (ho 30 anni, non vivo più nella mia regione, sono uno che viaggia e si guarda dentro e attorno continuamente), ritengo che solo un posto in mezzo alla natura, semplice, quasi da ricostruire, potrebbe darmi degli stimoli veri. Altrimenti credo sia più giusto vagabondare, come gli Hobo, o restare dove si è nati (o quasi).
Scusate se mi sono dilungato!
ciao a tutti. io sto convivendo con al mia ragazza, ma stiamo andando avanti arrancando, tra le mille spese, e il lavoro che stenta, abbiamo una voglia matta di andar via, e noi siamo innamorati di Madrid. cosa mi consigliate? conviene partire? abbiamo una buona conoscenza dell'inglese ma non dello spagnolo. aiutateci!!!potete solo contare su di voi,se siete innamorati di Madrid vi siete già risposti,cosa vi aspettate da un forum,ma cosa aspettate soprattutto!Non é tutto meglio piuttosto che in Italia e poi non capisco questi annunci di partenze in comitiva,é una scelta cosi' personale,già si litiga quando si parte insieme in vacanza figurati quando ci sono di mezzo i soldi.
Discorso serio...come è possibile trovare un impiego all'estero che non sia il cameriere??scegli il paese che piu' t'inspira,fai la valigia,affittati una stanza per un po' di tempo,magari trovati un lavoretto(eh si la gavetta si fa'anche nella comunità europea)e poi piano cerca una situazione migliore,conosci e fatti conoscere,dei tuoi diplomi non gliene frega niente nessuno,sono le tue capacità sul campo che contano.Il resto sono chiacchere da forum.
e allora chi per esempio ha preso una qualifica di perito meccanico all'estero non potrà mai fare quel mestiero?
ma siamo nell'unione europea o è tutta una presa in giro?
Poco chiaro il messaggio, quanto realmente conosci dell'Africa, ci sei mai stato?mi sembra chiarissimo infatti chiede informazioni a chi vive in loco
Resta il fatto dei figli. Cosa auguro ai miei figli? Di perdere 50 anni della popria vita arricchendo qualcun'altro e sperando sempre che qualcun'altro ti lasci vivere (vedi banche, fornitori di gas/luce, governi) rincorrendo tutta l'esistenza i soldi, oppure una vita lontano da questa (inutile) frenesia, a contatto con la natura ed avendo più tempo per sè stessi anche se più modesta (non che la vita di una famiglia di operai nel mondo occidentale sia molto più lussuosa)? Il mio pensiero è: tanto un giorno devi morire, cosa stai dietro ai soldi, al successo e altre cavolate tralasciando altre cose più importanti come la famiglia (se lavori 10 ore al giorno, bye bye figli), il tempo per sè stessi e per gli altri etc?sono d'accordo con te,ma perché scegliere un paese cosi' lontano con comunque una cultura occidentale?Per una questione di clima o forse perché nel suo immenso territorio speri ancora di trovare un angolo tranquillo...Per esempio in Spagna(a parte la crisi in questo momento) credo che esistano luoghi dove ancora rifugiarsi a vivere piu' tranquillamente.Un luogo che mi colpi' anni fa' per il quieto vivere furono le Western Samoa in polinesia,ma con dei figli non potrei costringerli a una scelta cosi' estrema,nel senso,come dici tu,da grandini devono poter scegliere.
Io spero di dare ai miei bambini solo la scelta tra il mondo occidentale (che comunque accetta sempre volentieri schiavi che entrano nel ciclo casa-lavoro-banca-compra quello e questo-più lavoro etc) e uno stile di vita non occidentale.
come vuoi che sia?Dal punto di vista di Gaudente paghi meno che in Italia e non hai problemi di avvocati e divorzi,poi se sono sentimenti quelli che cerchi per loro sei un grasso sacco occidentale con scritto "dollaaa" con due gambe.Chiamiamo le cose con il loro nome. Non esiste nessun "sistema" che ti martella per farti comprare cose inutili.C'é un certo "sistema" che ti martella tutti i giorni facendoti credere che sei qualcuno se consumi facendoti comprare cose delle quali non hai bisogno e lavorare come un somaro per riuscirci.Non so se ne hai mai sentito parlare.la nostra idea è quella di non vivere per comprare, ma vivere per vivere.ma chi e' che ti obbliga a comprare ?
Esiste un "cartello delle donne" che non ti fa trombare se non fai la ruota come un pavone.
La soluzione sta nel trasferirsi in paesi dove ancora gli uomini non si sono fatti mettere sotto lo zerbino.
Gaudente in thai com'è con le donne? sono cosi pretenziose come qui in italia? saluti.
La cosa è semplice: vuoi la casa-cibo-bollette etc? Devi lavorare. Vuoi lavorare? devi muoverti e ti serve la macchina. La macchina non va ad acqua e le assicurazioni e tasse varie sono alte anche qui. Tutto sta aumentando anche in Australia. Compreso il cibo, ma gli stipendi tendono a rimanere sempre gli stessi anche qui. Devi continuare a cambiare lavoro sperando di migliorare (quindi a muoverti e a spendere). L'elettricità e duplicata in 6 mesi. Lo stesso vale per l'acqua.tutta la mia approvazione
Il succo è: mi pagano con denaro, ma il valore (cioè quello che posso comprare) non lo decido io e ormai quasi ovunque non basta. Non me ne frega niente di cellulare o cavolate varie. Ma se vivi in un mondo occidentale non puoi fare il diverso e coltivarti l'orto ed avere qualche animale. Per quello devi avere un terreno e magari dei permessi, e ovviamente denaro che se non hai devi procurarti lavorando e rientri nel ciclo.Quanti anni della vostra vita (mediamente 80 anni) passate tra quattro mura in ufficio o al lavoro? 40? 30? La vita è una. Perchè devo correre dietro agli interessi degli altri (vedi banche in primis, gestori di elettricità, gasolio e cibo) e mai ai miei?
C'é un certo "sistema" che ti martella tutti i giorni facendoti credere che sei qualcuno se consumi facendoti comprare cose delle quali non hai bisogno e lavorare come un somaro per riuscirci.Non so se ne hai mai sentito parlare.la nostra idea è quella di non vivere per comprare, ma vivere per vivere.ma chi e' che ti obbliga a comprare ?
