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Post - gioviale1956

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L'Italia / Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« il: 14 Novembre 2011, 19:10:50 »
non sono daccordo per nulla , il debito pubblico c'è da molto tempo ,ma coma mai ora non è piu possibile porre rimedi ? se tu stampi moneta crei inflazione e il debito si svaluta di conseguenza e puoi esportare i tuoi prodotti con facilità , puoi attrarre turisti , ti ricordi quanti crucchi venivano in vacanze con il marco forte ? ora chi vuoi che venga se una stanza d'hotel costa 200 euro al giorno ? vanno in egitto , marocco, ecc, l'inconveniente è il petrolio che costerebbe molto , ma non si può avere tutto...
L'economia non e' il tuo forte eh????
Non e' solo l'aumento dell'offerta di moneta superiore alla domanda, stimolando la domanda di beni e servizi e gli investimenti, che viene considerato dagli economisti come una causa dell'aumento dei prezzi nel lungo periodo. Altre cause sono l'aumento dei prezzi dei beni importati, l'aumento del costo dei fattori produttivi e dei beni intermedi, in seguito all'aumento della domanda o per altre ragioni. Nell'ambito dell'aumento del costo dei fattori produttivi svolge altresi' un ruolo l'aumento del costo del lavoro. Col ritorno alla Lira si verificherebbero tutte le altre situazioni e molto probabilmente il ritorno dell'inflazione che comunque c'e' ancora.




Qui  si parla di evitare il default e se i crucchi non stampano moneta noi con 1900 miliardi di euro sul groppone e una speculazione che ci stà divorando  non c'è la facciamo di sicuro , quindi per come la vedo io o si stampa o si ritorna ognuno alla sua moneta con i pro o i contro ,per me sono di piu i pro oppure non rimane che il default magari morbido o leggero che dir si voglia  tipo la grecia , si parla di restituire il 50% del debito per gli ellenici.

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L'Italia / Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« il: 14 Novembre 2011, 13:23:08 »
Se qualcuno ha deciso di farci fallire sarà duro evitarlo , penso che comunque sia meglio lasciare l'euro e tornare alla vecchia lira , stampiamo moneta , svalutiamo e vediamo cosa succede e affanculo i banchieri.
Ma come ragioni Giovia', non lo sai che in Italia c'e' un accordo con la Banca d'Italia affinche' i soldi li stampano loro (cartacei) e lo Stato Italiano li compra? Da dove credi che derivi l'enorme debito pubblico?
Vatti a leggere qua va e poi mi racconti: http://www.signoraggio.com/signoraggio_ilsignoraggio.html
Se anche tornassimo alla Lira, cosa praticamente impossibile (altro che default) si cadrebbe dalla padella alla brace.
Su su ragazzi, facciamo le persone serie!



non sono daccordo per nulla , il debito pubblico c'è da molto tempo ,ma coma mai ora non è piu possibile porre rimedi ? se tu stampi moneta crei inflazione e il debito si svaluta di conseguenza e puoi esportare i tuoi prodotti con facilità , puoi attrarre turisti , ti ricordi quanti crucchi venivano in vacanze con il marco forte ? ora chi vuoi che venga se una stanza d'hotel costa 200 euro al giorno ? vanno in egitto , marocco, ecc, l'inconveniente è il petrolio che costerebbe molto , ma non si può avere tutto...

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L'Italia / Re:Vivere in Italia
« il: 14 Novembre 2011, 13:15:25 »
A parte la giustificazione finanziaria, se cosi' fosse allora gli italiani se li meritano i marocchini sotto casa!
Perche' non e' gia' cosi'?

Dei marocchini si, per gli italiani che non vogliono fare certi lavori, io non lo so, sono fuori da troppo tempo per fortuna.




Questo è piu che altro un luogo comune , non vogliono fare certi lavori se sono pagati con una ciotola di riso ,prova a remunerarli bene e vedi quante persone ci sono disposte a lavorare!!!!!!!

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L'Italia / Re:Vivere in Italia
« il: 14 Novembre 2011, 13:10:23 »
Pensate che la presenza del Vaticano nel ns territorio abbia influito sul 'buonismo' legato all'accettazione dell'arrivo degli immigrati?




Questo è scontato , ma per loro è un affare , ci marciano sulle pelle degli altri , è un falso buonismo.

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:Lanzo d'Intelvi (CO)
« il: 14 Novembre 2011, 12:19:23 »
grazie a tutti per le risposte. Capisco che in Italia la situazione lavorativa non è delle migliori ma credo che qualcosa di più si trova rispetto al mio salento dove l'unica aspirazione che possono avere i giovani è andare a raccogliere le olive con zio Michele ;D no?? ad esempio negli alberghi non cercano fattorini? oppure aiuto cuochi? magazzinieri? addetti alle consegne??? Inoltre anche aprire un piccolo negozio si potrebbe fare secondo voi? perché Lanzo da quanto ho visto è praticamente isolato dalle grandi città.. ergo le piccole attività commerciali non dovrebbero soffrire molto la presenza dei grandi centri commerciali... sbaglio??



Se sei un bravo cuoco direi che potresti avere delle buone oppurtunità , per il resto ci sono milioniate di stranieri disposti a tutto , ma una pizza capricciosa da asporto quanto costa dalle tue parti ? qui 7 euro.Saluti.

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L'Italia / Re:ITALIA, un regime nelle mani dei banchieri!
« il: 14 Novembre 2011, 12:13:57 »
Il bombardamento speculativo, l'ultimatum di Draghi e Trichet, l'invasione delle truppe in doppio petto di Bce e Fmi che occupano i ministeri e l'imposizione di un governo-fantoccio. La soluzione ai nostri guai sarebbe quindi Mario Monti, tecnocrate che gode della piena fiducia dei mercati. Non stupisce, visto che l'ex commissario europeo è anche consulente di Goldman Sachs (la superbanca che ha causato il collasso greco e l'affossamento dei Btp italiani) e della Coca Cola, presidente europeo della Commissione Trilaterale di David Rockefeller e membro direttivo del potente club Bilderberg.

Ma come si è arrivati a questo?

Lo scorso luglio i mercati internazionali, soprattutto statunitensi (grandi banche d'affari, fondi d'investimento, agenzie di rating, multinazionali e compagnie assicurative) hanno scatenato il loro attacco speculativo contro l'Italia: non perché le condizioni economiche del nostro Paese fossero improvvisamente peggiorate, ma per la definitiva perdita di credibilità e di fiducia del governo Berlusconi.

Inizialmente sostenuto dai mercati internazionali per le sue promesse di 'rivoluzione liberale', ultimamente il Cavaliere, sempre più invischiato nei suoi scandali sessuali e concentrato a difendere i suoi interessi personali, veniva giudicato dai mercati irrimediabilmente inadeguato a portare avanti le riforme e le politiche economiche da essi richieste.

La crescente apprensione dei mercati si è tramutata in paura a giugno, con la vittoria del referendum contro la privatizzazione dell'acqua: un campanello d'allarme sulla pericolosa piega democratica che rischiava di prendere l'Italia nel vuoto di potere creato da Berlusconi.

In un Paese inaffidabile e indisciplinato come l'Italia, i mercati non potevano certo affidare il cambio di regime al popolo bue, rischiando di vedersi rieletto Berlusconi o di vederlo sostituito da un governo troppo sbilanciato a sinistra. Hanno giudicato più sicuro prendere direttamente il controllo dell'Italia con il pretesto dell'emergenza.

Da qui l'attacco speculativo di luglio con borse e spread impazziti, traduzione economica della dottrina militare Shock and Awe, colpisci e intimorisci. Insomma, terrorismo finanziario. Il Paese, messo in ginocchio e gettato nel panico, è pronto ad accettare qualsiasi cosa.

L'ultimatum è arrivato ad agosto nella lettera dei banchieri Trichet e Draghi, che dettavano al governo Berlusconi le condizioni per la fine dei bombardamenti speculativi: in sostanza una resa incondizionata alle politiche dettate da banche, finanza e grandi imprese: privatizzazioni, deregulation del mercato del lavoro, taglio a salari, pensioni e servizi sociali.

La confusa e tentennante risposta del governo Berlusconi ha scatenato l'offensiva finale dei mercati, che in poche settimane hanno portato l'Italia sull'orlo del default. Il Cavaliere, con la pistola puntata alle tempia, è stato costretto a farsi da parte, mentre a Roma sbarcavano le truppe in doppio petto di Bce e Fmi, che occupavano i ministeri-chiave prendendo di fatto in mano le redini del Paese.

Nel frattempo si mette in piedi un governo-fantoccio guidato dal consulente di Goldman Sachs che, almeno a giudicare dai nomi che circolano sui probabili ministri, sarà formato in gran parte da banchieri e da personaggi strettamente legati alle banche: Giuliano Amato, consulente di Deutsche Bank ed esperto in manovre lacrime e sangue, Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d'Italia, Lorenzo Bini Smaghi, appena uscito dal comitato esecutivo della Banca centrale europea, Domenico Siniscalco, vicepresidente di Morgan Stanley, Piero Gnudi, consigliere d'amministrazione di Unicredit.

"Missione compiuta!" disse Bush sulla portaerei dopo la caduta di Saddam.
Altrettanto potranno dire nei prossimi giorni i grandi banchieri internazionali, brindando a champagne sui loro yacht alla salute del governo Monti. Alla faccia del '99 per cento' degli italiani, inconsapevolmente caduti dalla padella alla brace.

Nulla di nuovo sotto il sole. Per imporre le proprie regole e tutelare i propri interessi, i poteri forti economici e finanziari (statunitensi ma non solo) hanno organizzato golpe in Africa e in America Latina, invasioni militari in Asia, Medio Oriente e Nordafrica, rivoluzioni colorate nell'ex blocco comunista. Per i Paesi europei basta un massiccio attacco speculativo e il gioco è fatto. All'Italia è già capitato nel 1992, e oggi la storia si ripete.





Se qualcuno ha deciso di farci fallire sarà duro evitarlo , penso che comunque sia meglio lasciare l'euro e tornare alla vecchia lira , stampiamo moneta , svalutiamo e vediamo cosa succede e affanculo i banchieri.

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L'Italia / Re:Vivere in Italia
« il: 12 Novembre 2011, 18:35:58 »
Gioviale tu tocchi un tema spinoso, gli immigrati.

Possibioe che nel ns paese abbiano solo portato criminalita' e che il processo di integrazione non e' ancora iniziato come, ad esempio, in altri paesi come Olanda, UK e Germania?

O siamo noi italiani un popolo di viaggiatori ed emigranti ma non siamo capaci di accettare a sua volta l'immigrato?

Io dico la mia: l'Italia e gli italiani non erano pronti a tutto cio'.




il problema è semplice , in italia non c'è piu lavoro da decenni , non si cresce per nulla , questo è il problema vero più del debito , in questo contesto che senso ha aver fatto entrare milionate di persone destinate a una vita di stenti ? nessuno , la germania è un pianeta tutto diverso , impossibile fare confronti , e poi adesso siamo commissariati , il peggio temo deve ancora venire, saluti.

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:Lanzo d'Intelvi (CO)
« il: 12 Novembre 2011, 18:26:51 »
Non ricordo se l'ho letto su questo forum o altrove.
L'Italia e' un paese di vecchi, l'eta' media e' molto alta e nessuno per questo sente la necessita' di cambiare. Nei paesi arabi dove si e' combattuta una guerra di liberazione dai dittatori l'eta' media era molto bassa, meno di 27 anni se non meno.
Sono i giovani il cambiamento, sono loro che vogliono veramente cambiare!
Con un popolo di vecchi nessuno sara' disposto a perdere la vita per avere un mondo migliore.
Se gardate bene e' un paradosso. Chi ha gia' vissuto una vta ed e' arrivato agli sgoccioli non vuole combattere per cambiare le cose in modo da preparare un modo migliore per le nuove generazioni, chi invece e' giovane e la vita non l'ha ancora vissuta e' disposto a compattere per cambiare le cose pur sapendo che potrebbe anche non goderne e morire per averle.
Pensateci!




tutto vero , ma se incominciano a togliere le pensioni , vedrai che si svegliano tutti.

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L'Italia / Re:Vivere in Italia
« il: 12 Novembre 2011, 13:30:29 »
Hai ragione ma bisogna fare una distizione: Babe e Attila vivono in Italia e' chiaro che non sputano nel piatto dove mangiano, non del tutto, Gioviale e' l'eccezione che fa la regola visto che, se ben ricordo, vive all'estero
VVC53 vive all'estero e Lostsoul ha gia' deciso che ci andra' presto.

Dipende, se seguissimo un certo ragionamento allora tutti gli italiani dovrebbero salutare ed andare a svernare altrove ma e' tutto soggettivo, mia moglie che e' nata in Cina giudica l'Italia un ottimo paese per viverci, perche' confronta la sua vita di prima con quella italiana (seppur breve, solo per avere i requisiti per il passaporto italiano). Mia moglie ovviamente non si e' mai addentrata nei meandri della burocrazia, lei giudica il prodotto finito (la vita in Italia) cosi' come era organizzata da chi quel paese lo conosceva bene.
Io che ho quasi sempre vissuto all'estero ho percepito come un dramma quell'anno e mezzo vissuto li, non vedevo l'ora di andarmene.

Secondo il mio punto di vista ne varrebbe la pena ma a determinate condizioni, quindi un bel gruzzoletto (svariate centinaia di migliaia di euro...) che permettono una vita agiata senza dover sottostare ai chiari di Luna dei politici di turno che buttano via i soldi degli italiani in frizzi lazzi e putt***te varie e poi quando c'e' da stringere la cinghia indovina chi si deve sacrificare?
L'Italia e' un bellissimo paese, peccato che ha una cattiva politica che e' frutto di cattive abitudini dei propri abitanti ed alla fine era corretto cio' che diceva mio padre "L'Italia e' un bel paese, peccato per gli Italiani, se non ci fossero sarebbe meglio!"  :laugh:




Non vivo all'estero , ma a cremona ...concordo però sugli abitanti in special modo gli immigrati , sono entrati troppi deliquenti purtroppo come se non ce ne fossero gia dei nostri, non c'è stata la selezione necessaria , e non credo che ci sarà in futuro , ma questo è un discorso piu complesso, saluti.

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Vorrei trasferirmi in..... / Re:Lanzo d'Intelvi (CO)
« il: 12 Novembre 2011, 12:44:51 »
il luogo è stupendo . ma la vita è cara , siamo sempre alle solite... se non hai un buon lavoro non c'è trippa per gatti per nessuno , personalmente sono pessimista , devono cambiare troppe cose in questo paese per avere fiducia.

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Tema libero / Re:Cosa c'è dopo la morte?
« il: 11 Novembre 2011, 19:21:46 »
Secondo me le religioni servono solo ad alleviare la paura della morte.
Credere fermamente che dopo la morta ci sia il paradiso, le vergini, la rinascita o altre cose, ci fa vivere meglio senza pensare piu' di tanto a quel momento e/o accettare la fine di questa vita.



Le religioni sono l'oppio dei popoli ... qualcuno ha scritto questo ed io concordo.

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L'Italia / Re:Vivere in Italia
« il: 11 Novembre 2011, 19:18:45 »
Chiudere?

No, andiamo avanti.

Chi mi da' un buon motivo per vivere in Italia oggi?




Beh .. in italia c'è di tutto e di piu ...mari , monti ,laghi , colline , spiagge ,piste da sci , patrimonio culturale enorme , buona cucina , sanità ottima , ma piu al nord , e tanto altro , l'importante è avere la grana ...poi c'è tanto...saluti.

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Tema libero / Re:Come diventare un guru e vivere felici
« il: 08 Novembre 2011, 19:22:19 »
giuro che non ho mai riso cosi tanto come oggi ... perchè non andate in tv ? magari a zelig ? sarebbe un successo. Saluti.

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Ma chi te lo dice?
Io ho quella certa eta' e sono coperto dall'assicurazione!
Ti dicono? chi? :( Fuori i nomi i cognomi, >:( l'indirizzo,  8) numero di telefono,  ::) numero di sicurezza sociale :police: e pure quello delle scarpe. :) :) :) :D su non scherziamo,  :P che il tempo degli scherzi m'e' terminato da un po'!  :-\



Dicono in molti , perchè l'assicurazione non è la caritas e assicura i sani e non i vecchietti , ma tu quanti hai ? e l'assicurazione qual'è ? può fornire qualche dato ? costi ? se ti và naturalmente ...saluti.

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In generale, la sanita' in Asia e' ad un buon livello. In Tailandia, per es, gli stranieri vanno dai privati per via della lingua. Di ospedali privati ce ne sono migliaia ed il livello e' assai buono. Sono tutti molto puliti, anzi alcuni piu' puliti dei resorts a fianco di loro, ed i dottori (specie maschi) hanno certificati americani o australiani, segno che hanno studiato overseas per poi fare ritorno a casa per esercitare la professione.

Io un anno fa di questi tempi avevo la dinghi (purtroppo me la portero' dietro tutta la vita) e sono stato trattato molto professionalmente e nel modo giusto.


Forza e coraggio, venite in Asia!





Mi dicono però che l'assicurazione copre fino a una certà età ,dopo non ti assicura piu nessuno , è vero?

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