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Post - pinco pallino

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Perché ce ne vogliamo andare? / Re: lettera di una terremotata
« il: 17 Luglio 2010, 01:53:53 »
ciao Quieteaccesa.
hai visto! domanda e ti sara' dato.
scrivi che non cerchi un compagno, forse dovresti considerare anche questa possibilita'
perche' non si sa mai.
Questa tua brutta esperienza potrebbe essere la svolta che ti porta non solo ad una tua casa
ma anche alla tua famiglia.
dai su con la vita, vedrai che si aggiusta tutto.
ciao
un caro abbraccio.

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Perché ce ne vogliamo andare? / Re: riflessione....
« il: 16 Luglio 2010, 08:38:26 »
ciao a tutti.
Sergio ti rispondo qui visto che hai voluto condividere questa post scritta a me, con questo gruppo. innoltre perche' ho qualcosa in comune con qualc'uno qui:
la passione per la barca a vela.
da quello che ho potuto vedere leggendo varie post,  penso che tutti siano afflitti da un male comune lo stesso male che soffrivo io e che mi ha spinto a fare quello che ho fatto: fuggire. fuggire da una vita da pollo d'allevament. Chiuso in gabbia a produrre uova per il padrone. ridotto a schiavitu' da un mostro diabolico che ci sfrutta a proprio vantaggio.
 il costo che ho dovuto pagare per liberarmi da questo sistema e' molto alto:. si chiama isolamento sociale. Vivo in modo diverso e diversamente sono visto dalla gente" normale". La gente normale mi vede come uno straccione un poco a niente un fannulone un peso per la soceta'.
Analizzate qugl'aggettivi derogrativi e vi rendeterete conto che sono equivalenti ai colpi di frusta dello scihavista per spronare gli schiavi (noi) a lavorare di piu' di qullo che serve.
- Uno straccione: nessuno e' desideroso di esserlo. Per non esserlo vuol dire spendere generose cifre per comprare vestiario in maggior quantita' di quello che serve. Incentivo consumistico vero. Non ci vule molto a rendersene conto. Guardatevi attorno, guardate la gente come si veste al di sopra del necessario. Notate come si preoccupa di una piccola macchiolina sulla camicia, o di un bottone che manca. Se non si puo' lavare via ogni traccia di quella macchiolina, bisogna buttarla via.qella camicia., o darla hi poveri.
- Un poco a niente, un fannullone un peso per la soceta'. Be non e' piacevole sentirselo dire. In piiu' la gente normale attorno a noi ci  eviterebbe. Allora cosa fare? Lavoriamo, lavoriamo di piu' di quel che serve. non importa che cosa fare. Produciamo anche roba inutile, inventiamo qualcosa da fare una pacca di soldi, la coca cola, il mc donald , la macchina ultimo stile.  Ascoltate le vostre intuizioni, a me sembra di vedere il ghigno maligno (fa  anche rima) dello schiavista che gia' conta il 70% di qugli sforzi se ne va dritto nelle sue tasche.  Non male come guadagno in ritorno di un estorsione verbale. Se i padroni del mondo si fermassero a cognare queste offese ipnotiche, lavoreremmo giusto il necessario e il mondo non soffrirebbe di distruzioni delle risorse naturali. Ma hai padroni non glie ne frega niente di quelle idiozie. I padroni del mondo, pur di far soldi, uccidono  in massa .
Allora sono diverso come ho detto, un hippy, un feral.
vivo praticamente da eremita.nella fascia tropicale del nord qeensland in australia. sono qui da 27 anni.
durante la stagione delle piogge, vivo nel mio bosco dove ho costruito un modestissimo igloo in ferro-cemento,  senza televisione radio musica e tutte le altre frivolezze. Non bevo caffe te e cioccolate. Non vado al bar. Ve l'ho detto che vivo una vita diversa no! La gioia arriva dal sentire i grilli. Gli uccelli che cambiano il canto con il cambiare delle ore, con il cambiare delle stagioni.
La gioia e' nel gioire della pace attorno a me.
durante la stagione asciutta vivo in barca.(helena) una vecchia barca a vella di quasi 13 metri,fatta di ferro-cemento, con l'interno spartano, che ho riparato e messa in grado di prendere il mare.
con helena ho navigato le isole del pacifico piu' remote e ho incontrato gente che non sa cosa vuol dire consumismo, o capitalismo, crisi o benessere economico.
gente serena che vive di poco e niente, le loro case sono cappannette di 3 metri x 3 costruite di rami e foglie.una vita senza assicurazioni , invesimenti bancari e pensioni.
senza eletricta', lavatrici., televisione e computer e anche e sopratutto senza debiti  mutui e tasse.
Vivono in piccole tribu' aiutandosi a vicenda. I vecchi stanno a casa seduti aguardare il mare. I giovani vanno a pescare le donne nei giardini che coltivano con orgoglio.
I loro vestiti in itaglia non sarebbero considerati nemmeno degni per la cuccia del cane, ma loro si rispettano lo stesso.
vi sembrera una vita ideale la loro vero, certo cosi' e' quello che pensavo anch'io.
o anche la mia vita vi potra' sembrare invidiabile vero ma aspettate, tra il dire e il fare c'e' di mezzo il mare.
State molto attenti, voi tutti che sognate di  andar via, voi tutti che aspirate al diritto naturale di essere liberi, tagliare le barre della prigione che vi intappola e vivere di niente. State molto attenti perche' la gabbia nella quale siete dentro, disegnata dal sistema, e' molto spinosa. E potreste farvi molto male.
Non saltate nel vuoto senza prima aver indossa to il paracadute.
Se la mia vita vi sembra un incanto. Leggete oltre.
ho versato abbastanza lacrime di dolore da riempire una vasca da bagno. la ragione delle mie lacrime sono sicuro non la invidierete di certo, ma "no pain no game"
all'eta' di 20 anni dopo l'obbligo del servizio militare stufo di essere obligato a fare quello che non volevo fare, ho abbandonato tuttto e tuttti.. con un piccolissimo vecchio zaino sulle spalle contenete meno del necessario, e solo 4 soldi
 ho vagabondato per il mondo da vero barbone. facendo l'autostop dormendo al fianco della strada sotto i ponti nei parchi.
alla ricerca di cualcosa che non sapevo focalizzare e dare un nome.
molto piu' tardi nella vita ho scoperto che cercavo me stesso.
mi sono trovato in terre straniere dove non conoscevo la lingua, in totale isolamento, non sapendo dove andare, non sapendo cosa fare.
a tahiti ho pensato di aver trovato il paradiso, profumi tropocali colori sgargianti frutti esotici musica a forte volume, bellissime sorridenti ragazze polinesiane con firi rossi di ibiscus tra i capelli,.vestite con sexy pareo colorati che camminavano flessuose muovendo i fianchi al ritmo del tamure. spiagge da sogno, coralli e lagune blu.
 non avevo dubbi era la che volevo vivere.
sono restato la per qualche tempo. a vivere in un isola non tanto lontano da bora bora
 ho anche provato a vivere come la gente locale pescando e coltivando taro e casava  ma non ci sono riuscito.
le zanzare mi torturavano, le infezzioni tropicali mi facevano ammalare fino al punto del delirio,
la gamba e il braccio destro si erano gonfiati gossi come le zampe di un elefante.
ero terrorizzato dall'idea di essere afflitto da elefantiasi, una malattia tropicale dalla quale non si puo' guarire e il gonfiore rimane per tutta la vita. Molte erano le persone che ce l'avevano ed erano per me, la crudele testimonianza di un futuro orribile che mi aspettava.
ed ero solo in mezzo a gente con la quale non potevo comunicare.
solo giorno dopo giorno mese dopo mese. anno dopo anno. solo in mezzo a gente diversa che non mi faceva partecipe delle loro attivita'. solo in mezzo a gente che non mi poteva piu' sopportare. e alla fine ho dovuto andarmene.
sono ritornato in italia con la coda tra le gambe, e ho ricominciato una vita "normale": lavoro affito tasse bollette inflazione   mi sono anche sposato. un selvatico come me!
a mia moglie avevo detto che sentivo, o meglio intuivo, un po' come fanno i chiarovegenti, che in anni a venire ci sarebbe stata una grossa crisi. Probabilmente questa crisi sarebbe stata l'inizio di terribili eventi quali la terza gurra mondiale. La mia predizione, addizionata allo spettro delle conseguenze dell'energia atomica e alla devastazione delle risorse naturali, per soddisfare un mondo sempre piu' sovrappopolato e affamato di cose futili e ancora, la sfida dei popoli per accaparrarsi l'ultima goccia di petrolio,  portava  con certezza matematica al risultato di una catastrofe per il genere umano. tale ctastrofe era la ragione per qui avevamo deciso di non avere figli.
Simo poi emigrati in australia, a sydney. Abbiamo aperto un businnes, e guadagnato benino, assieme abiamo  ragginto la felicita' tanto ambita da tutti. Eravamo innamorati e le giornate,i mesi, gli anni, passavono gioiosi.  lei pero',non riusciva ad adattarsi alla distanza della famiglia e gli amici, della sua amata lingua italiana e il suo paese. Spesso piangeva di nostalgia.
Un giorno mi ha detto che aveva cambiato idea e non riusciva a resistere alla vogia di avere figli.
Allo stesso tempo come un fatale destino, tutte le attrezzature del mio laboratorio sono state rubate. Circa $30000 di valore.
mi sono trovato in rovina dal oggi al domani. Lei voleva tornare in dietro in italia io no e dopo qualche tempo le nostre srade sono arrivate ad un bivio.  mi ha lasciato in lacrime d'amore..
Sono sprofondato in una tristezza incontrollabile. Volevo morire.
Per mesi, per anni, mi consumavo di dolore  non riuscivo a trovare l'entusiasmo di vivere. Ero solo ancora.
Dopo aver venduto la nostra bella e amata casetta in riva al mare e datole la sua meta' ,ho comprato helena, una barca vecchia di 50 anni dilapidata, con tutte le parti di legno marcite, il timone bloccato, il motore rotto e la vernice sgretolata. L'interno puzzava di pesce marcio. Quella era la mia nuova casa.
ho lavorato 5 anni per rimetterla in sesto e poi sono partito alla ricerca delle isole felici.
Alla ricerca di quel'qualcosa che sicuramente doveva esere lontano.
Alla ricerca di qullo che tutti voi state desiderando: la liberta' .
Mi sono trovato in mezzo al mare, da solo, stanco morto dopo settimane di navigazione. settimane senza dormire bene senza mangiare bene senza lavarmi perche' l'aqqua dolce, in casi come quelli, e' preziosissima. L'acqua di mare non la potevo uslare perche' aveve grosse ulcere causate dal sale degli spruzzi e i graffi causati dallo sballottamento delle onde e dal continuo rollio. Lo stress mi dava allucinazini. I colori cambiavano veloci passando da tutte le tonalita' dell'arcobaleno. sentivo i profumi della foresta, come poteva essere possibile? Ero ancora a piu di 500 miglia marine dalla costa! sentivo voci chiare sotto coperta, voci di fantasmi che dicevano: he knows what is doing, don't worry.  Ho sentito la voce dell mia amata moghie "quando arrivi?"
e poi ho provato una senzazione di estrema dolcezza. Mi sono ritovato a gallegiare in aria, pervaso da un piacere di gioia divina. Ho sentito l'ultimo colpo del cuore assieme ad una maggiore gioia.
Ho sentito il rantolo dell'ultimo respiro assime all'accrescimento di quella dolcezza paradisiaca.
Ero nel mondo degli spiriti.
Potevo comunicare telepaticamente.  i mie genitori. Mi dicevano "si pui restare" quella risposta accresceva la mia gioia,  come qella di un bambino che passa un essame di scuola, le mie sorelle dicevano "si puoi restare" e ancora una volta la gioia aumentava. Poi una voce dietro di me mi diceva ....(perdonatemi ma questo e' solo per me.) mi sono sentito spingere in dietro, nel corpo fredo e intorpidito, un corpo imbevuto di una tristezza che non ero ancora riuscito a lavar via.
Qualche anno dopo scoprii che avevo avuto un'esperienza come quella che si prova quando si mure.

Vi posso garantire che la parte piu' brutta di tutta quell'esperianza e' qulla di essere ritornato a vivere nella prigione di questo corpo. Avrei davvaro preferito fermarmi la. Ma qualcosa era cambiato in me. No non sono diventato un religioso come altri che ho incontrato e che hanno avuto la stessa esprienza. Ho cominciato a credere nel destino. Ho cominciato a credere che siamo qui a vivere su questa terra per un motivo ben preciso. Simo qui per essere martellati come ferro nella forgia.
E si, essere martellati non fa piacere, ma ci forma.
il segreto e' essere contenti delle prove che ci vengono da te. Sorridi al tuo destino e non dovrai andare lontano a trovare la tua felicita'.
Ricordati, la felicita' vive sempre dentro di te. E se non la senti e' solo perche' l'hai oppressa da un mucchio di condizioni. "Vogio questo, vogli quello, come posso essere felice senza. Guarda i miei vicini anno l'erba sempre piu' verde della mia. Che schifo la mia vita".
Butta via tutte le pretese e fai riaffiorare la tua felicita'.
Si vivo in un modo diverso. Sono uno strambo. non ho niente, nemmeno mutui.
Vado in vela a trovare i miei amici selvaggi nelle isole remote. Vado  in compagnia del migliore dei miei compagni: me stesso non sono piu' solo.
Ciao.

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