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Avete mai considerato l'idea di aprire un'attivita' all'estero in un settore diverso da quello tradizionale nella ristorazione e/o hospitality?

Si, ma non avendo idee chiare non e' stato possibile finalizzare
Si, ho aperto una societa' non legata alla ristorazione o hospitality.
No, ma potrebbe essere una buona idea.
No non avevo mai pensato, ma io non ho esperienza
No non mi interessa!

Autore Topic: Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?  (Letto 17015 volte)

Nadica

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Re:Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?
« Risposta #15 il: 22 Ottobre 2011, 14:21:01 »
@VovlioVivereCosi'53: ho ricevuto la tua email, non ti preoccupare, il destinatario e' sempre lo stesso....non certamente tu....io sono d'accordo al 100% con la tua ultima frase (della tua email)....uniti si combatte meglio!

Nadica

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Re:Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?
« Risposta #16 il: 22 Ottobre 2011, 14:32:47 »
Caro computer-science dei miei cogl...ni, tu non rispondi perche' non hai nulla da dire in quanto incompetente in materia. VVC53 te lo dimostra quasi ogni giorno da praticamente 1 mese e tu continui a fare il pavone....sei proprio senza vergogna

 ;D ;D ;D

credo che il FV nel trapanese possa funzionare, grazie a te la' c'e' il sole anche di notte!...ora capisco perche' la California ti sta cercando!..ma ti danno pura la green card (??)

Geotermico: mi sembra che come potenziale sia enorme ma di fattibilita' forse meno....l'Islanda lo usa perche' e' obbligata a farlo....si trova sopra alla dorsale oceanica; ma in quelle zone dove non c'e' il "calore" sufficiente per giustificare il costo di un impianto del genere, chi di competenza in Italia dovrebbe insistere per trovare alternative.
Cosa c'e' che non va in Italia per l'eolico?
Volete dirmi che non ci sono le condizioni fisico-terrestri/atmosferiche per realizzare impianti del genere?

http://www.google.com/search?q=wind+farms+canada&hl=en&rls=com.microsoft:en-gb:IE-Address&rlz=1I7GGLL_en&prmd=imvns&source=lnms&tbm=isch&ei=0beiTo7SOc_prQetrJGFAw&sa=X&oi=mode_link&ct=mode&cd=2&ved=0CBgQ_AUoAQ&biw=1280&bih=687

Perche' non parte in Italia?

VoglioVivereCosì53

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Re:Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?
« Risposta #17 il: 22 Ottobre 2011, 15:45:01 »
CUI...ho letto bene vero? hai scritto CUI ;D
guarda prima impara l'italiano e poi magari provo a prenderti sul serio caro il mio "professionista dell'energia anche ben quotato" ;)
"Chi non fa non sbaglia mai" diceva qualcuno di cui (scritto giusto) ho perso le tracce. L'errore che tu mi addebiti e' stato corretto. Per quanto riguarda le lingue io parlo correttamente (e sono di madre lingua inglese e italiano) ben 4 lingue, quindi come dicono a Napoli "ma non mi stare a scassare i cog..ni"!

Citazione
Natica a te non rispondo nemmeno non avendo letto una sola parola di ciò che hai scritto, come ho già provato vanamente a spiegarti credo che dovresti occuparti di argomenti diversi...di certe cose per tua fortuna c'è gente come me che si occupa con capacità oltre che competenza
Ed eccolo il siciliano che tira fuori dal cappello tutta la propria sicilianeita', l'essere meridionale e bacchettone e lupanaro, strano che non hai aggiunto che secondo te le donne devono stare a casa e fare la maglia e non rompere. Ma dove vivi? Ti sei accorto che siamo nel ventunesimo secolo? Forse no!
Nel mio team ci sono ben tre ingegneri di sesso femminile, sicuramente piu' capaci e competenti della meta' dei colleghi di sesso maschile di cui purtroppo fa parte anche quell'Ing Rossi, che ben me ne guardo da chiamare esimio collega, che sta rovinando l'immagine della categoria imbrogliando il mondo con la storia dell'E-CAT. E qui chiudo, altrimenti il moderatore mi banna.

PS Leggo delle frasi che ho gia' letto altrove. Faccio due conti, computer, scientist, California, energia... mi sa che so pure chi sei...

computerscientist

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Re:Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?
« Risposta #18 il: 22 Ottobre 2011, 15:48:01 »
...ora capisco perche' la California ti sta cercando!...
??? non è mica la California a cercarmi, al massimo qualche bella californiana ;D

computerscientist

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Re:Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?
« Risposta #19 il: 22 Ottobre 2011, 16:02:02 »
...quell'Ing Rossi, che ben me ne guardo da chiamare esimio collega, che sta rovinando l'immagine della categoria imbrogliando il mondo con la storia dell'E-CAT.
penso che sia tu a fare un favore a lui non chiamandolo collega ;)
comunque ti informo che il 28 di questo mese ci sarà un nuovo esperimento a Bologna, produrrà 1 MegaWatt di energia col suo sistema di fusione a freddo...se dovesse davvero andar bene sarà qualcosa di inconfutabile.
Sinceramente anche io tendo ad essere un po scettico su una cosa così clamorosa che non passa attraverso pubblicazioni scientifiche ed ovvio premio nobel, però ribadisco che la persona che mi ha parlato di questo e-cat è un ricercatore. Tra l'altro con l'ing. Rossi collabora il Prof. Focardi dell'università di Bologna per cui credo che l'esperimento meriti attenzione.
« Ultima modifica: 22 Ottobre 2011, 16:06:57 da computerscientist »

VoglioVivereCosì53

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Re:Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?
« Risposta #20 il: 22 Ottobre 2011, 16:36:55 »
Geotermico: mi sembra che come potenziale sia enorme ma di fattibilita' forse meno....l'Islanda lo usa perche' e' obbligata a farlo....si trova sopra alla dorsale oceanica; ma in quelle zone dove non c'e' il "calore" sufficiente per giustificare il costo di un impianto del genere, chi di competenza in Italia dovrebbe insistere per trovare alternative.
Hai una buona infarinatura, complimenti, ma in qesto campo abbastanza nuovo vedo non ne conosci abbastanza. Il Geotermico come lo conosce la maggioranza degli italiani e' quello dei soffioni boraciferi di Larderello in Toscana o quello che genera anche i geyser in Islanda ed in altre localita' amene del mondo.
Ma il geotermico che intendo io e' altra cosa. Intanto leggi questo articolo su Wikipedia (lo so che non e' attendibile a volte ma questo testo me lo sono letto tutto e va bene) http://it.wikipedia.org/wiki/Energia_geotermica
Il potenziale del geotermico e' quello di ridurre il carico energetico delle famiglie. La pompa di calore perfezionata di un impianto geotermico arriva anche ad un COP 5.5 che per i non addetti ai lavori significa coefficiente di prestazione, piu' e' alto e meno la PDC consuma in termini di energia rispetto a quello che consuma. Una PDC infatti con COP 5 produce 5 volte di piu' di quello che consuma ma, per mettere a tacere un moscone che adesso comincera' a scassare i marones, non e' una overunity nel vero senso del termine perche' la PDC preleva il gradiente termico dal fluido con cui lavora e lo accumula e lo restituisce in forma di scambio al fluido che circola all'interno del circuito che la PDC alimenta. Il sottosuolo del pianeta (tutto il pianeta) e' caldo, la terra si riscalda di un grado ogni 10 metri di profondita', le sonde di solito vengono installate in pozzi profondi 80-100 metri, significa che a 100 metri avremo 10 gradi Celsius in piu' rispetto alla temperatura del terreno ad un metro di profondita'. Perche' un metro? perche sopra tale profondita' il terreno viene condizionato dalle condizioni climatiche di superficie. La temperatura diventa quindi costante indifferentemente dalle stagioni intorno ai 5/6 metri di profondita' e soggetta ad aumentare. Conta poco il fatto di essere su dorsali piu' o meno calde, prova ne e' che la Svizzera detiene le percentuali piu' alte di impianti installati in tutta europa, e come sappiamo la Svizzera non si adagia su nessuna dorsale ne ci sono vulcani!
Citazione
Cosa c'e' che non va in Italia per l'eolico?
Volete dirmi che non ci sono le condizioni fisico-terrestri/atmosferiche per realizzare impianti del genere?
Perche' non parte in Italia?
Ci sono due diverse tipologie di eolico, anzi tre.
Le prime due appartengono alla stessa categoria ma sono diverse nella collocazione: onshore oppure offshore.
In Italia e' stato approvato il primo parco offshore eolico in Italia, a Tricase in provincia di Lecce, unico del suo genere per l'Italia, prima di nascere ha dovuto sottostare ad una pletora di proteste di ambientalisti, sindaci, cittadini, belle arti ecc ecc. Dalle note si evince che ha superato tutte le richieste anche per quanto riguarda l'impatto ambientale vero scoglio in Italia per la realizzazione di impianti eolici.
Purtroppo per i pugliesi e' il Tavoliere l'area piu' ventosa d'Italia e quindi anche il mare che la fronteggia. Per anni i nemici piu' quotati dell'eolico sono stati quelli dell'ambiente (che pure vorrebbero l'aria respirabile) ed i sindaci. Sindaci responsabili del poco sviluppo dell'eolico onshore. Vecchia storia, dovremmo dilungarci, potresti andarti a leggere tutti gli articoli collegati che trovi a questo link http://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?f=710580.
L'altra tipologia di eolico e' quella a bassa potenza in genere fino a 10kW ma possono arrivare anche a 30kW, impianti che non necessitano di particolari installazioni, che stanno bene su un palo alto 12 metri e producono energia per caricare le batterie e per lo scambio sul posto. Se ne vedono di piu' di questi impianti in Francia, Svizzera, Germania di quanti se ne possano vedere in talia, la ragione e' sempre la stessa. 

VoglioVivereCosì53

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Re:Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?
« Risposta #21 il: 22 Ottobre 2011, 16:40:13 »
penso che sia tu a fare un favore a lui non chiamandolo collega ;)
Credo tu stia cercando lo scontro diretto al quale io non abbocco. Ti ritengo patetico e non vedo perche' continui a frequentare un forum dove non sei ben accetto.
Se non hai proprio nulla da fare vallo a fare da qualche altra parte!

yanni

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Re:Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?
« Risposta #22 il: 23 Ottobre 2011, 19:23:16 »
Ma bravi ! continuate così...........non andrete certo lontano.

VoglioVivereCosì53

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Re:Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?
« Risposta #23 il: 24 Ottobre 2011, 06:40:10 »
Chi va piano va sano e va lontano. Tu a che velocita' stai andando?

VoglioVivereCosì53

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Re:Lasciare l'Italia per un'attivita' energetica?
« Risposta #24 il: 24 Ottobre 2011, 06:58:49 »
Ecco una bella idea, il Negozio di Risparmio Energetico.
Come avviarlo?
Le occasioni di intraprendere nel campo delle energie rinnovabili sono parecchie e tutte potenzialmente di successo viste le enormi potenzialita' del mercato. Tuttavia, l’attivita' forse piu' semplice da avviare, che non richiede particolari competenze ne un investimento elevato, che puo' essere intrapresa ovunque vi sia un adeguato bacino d’utenza e che attualmente presenta un grado di concorrenza praticamente nullo, riguarda l’apertura di un negozio per il risparmio energetico.
Un negozio specializzato in energia, dove si vendono tutta una serie di prodotti utili per combattere il caroenergia: impianti solari per la produzione di energia elettrica, calore ed acqua calda sanitaria, batterie solari, lampadine a basso consumo, caldaie premiscelate, caldaie a cippato e a biomasse, stufe a pellets, climatizzatori e pompe di calore, articoli per il risparmio idrico, generatori eolici fino a 5kW ecc.

Oltre ad un’ampia gamma di prodotti, e' possibile decidere di offrire anche servizi di installazione e manutenzione impianti ed apparecchiature, progettazione, consulenza, formazione. Insomma, tutto cio' di cui gli abitanti nel paese/stato/regione ove vi stabilirete possono aver bisogno una volta che hanno deciso di orientarsi su impianti ed apparecchiature a risparmio energetico ed economico, oltre che compatibili con il rispetto ambientale. Sono questi servizi per di piu' ad alto valore aggiunto, con margini di guadagno interessanti, che contribuiscono a qualificare l’attivita' e a differenziarsi dalla possibile concorrenza gia' presente localmente e magari specializzata  nel servizio per un singolo prodotto.
Un’attivita', quella della vendita di prodotti e servizi nell’ambito delle energie rinnovabili che, oltre che per l’avvio di un’attivita' ex-novo, ben si presta anche ad affiancare imprese e negozi preesistenti nell’ambito della climatizzazione, della sicurezza, delle telecomunicazioni dell’antennistica, dell’idrotermosanitaria, per aumentare la clientela, integrare il reddito e guadagnare di piu' e tutto sommato per svolgere un lavoro che aiuta a diventare ecocompatibile l'ambiente di lavoro o le abitazioni.
La domanda di energia pulita, compatibile con il rispetto dell’ambiente, cresce a vista d’occhio. Da parte delle famiglie, negli ambienti di lavoro e delle imprese anche per una questione di immagine. E’ boom di richieste soprattutto nel mondo del turismo. La domanda e' gia' forte da parte delle aziende private ed anche nei paesi emergenti, e non solo di medio-grandi dimensioni, ma anche delle istituzioni, che sempre piu' dimostrano una spiccata sensibilita' ambientale ed ecologista.
L’apertura di un'attivita' per il risparmio energetico puo' dunque far leva su una domanda consistente e destinata in prospettiva a crescere continuamente, anche grazie ai pubblici incentivi che vengono erogati al momento in molte nazioni europee e questo anche se sono destinati a ridursi anche notevolmente che pero' agevolano ancora l’installazione e l’uso dei dispositivi ad efficienza energetica nelle aziende e nelle abitazioni. Occorre sottolineare che seppur non indispensabile una competenza iniziale di base specializzata in tematiche energetiche, per gestire l’attivita' nel migliore de modi è necessaria. Si rendono poi di fatto opportuni formazione ed aggiornamento “tecnici” da parte del personale tutto al fine di poter fornire alla clientela le informazioni, i consigli e la consulenza che si aspettano di trovare all’interno di un negozio specializzato in energia. A tal proposito, sono numerosi i corsi che le aziende di produzione degli impianti ad efficienza energetica organizzano periodicamente per i distributori e gli installatori delle loro applicazioni.

Cogli al volo questa nuova opportunita': apri un'attivita' per il risparmio energetico per la vendita di impianti solari, apparecchiature e nuove installazioni che danno maggiore efficienza energetica, per il bene dell’ambiente e del portafoglio, il tuo soprattutto!