Un signore di città si reca in campagna da un allevatore di maiali per acquistare un porcellino da macellare in occasione di una festa…
L’allevatore gli chiede: “Quanto lo vuoi grosso?”
Il signore: “Mah… sui 5 chili…”
L’allevatore s’affaccia sul recinto del porcile, prende un maialino, lo mette a zampe all’aria e, innanzi al cliente, si mette in bocca il pene dell’animale, facendolo poi oscillare un po’… Quindi fa: “Ecco, 5 chili e 2 etti!”
Il signore, un po’ disturbato dalla scena, ribatte che vuole una bilancia per pesare il maialino… Ma l’allevatore non si arrende, e chiama suo figlio dalla stalla: “Luììììì…”
Arriva Luigi: “Che è, papà?”
“Pesa un po’ sto maialino al signore…”
Stessa scena: Luigi gira il maialino a zampe all’aria, gli prende in bocca il pene, lo fa oscillare e…: “5 chili e 2 etti, papà!”
“Contento?” fa l’allevatore al signore, sempre più contrariato.
“Niente affatto!” risponde questo “Voglio sia pesato come si deve…!”
Ma l’allevatore chiama il secondo figlio dai campi: “Nicòooo…”
Arriva Nicola: “Che è, papà?”
“Pesa un po’ sto maialino al signore…”
Stessa scena: Nicola gira il maialino a zampe all’aria, gli prende in bocca il pene, lo fa oscillare e…: “5 chili e 2 etti, papà!”
L’allevatore tutto entusiasta crede d’aver finalmente convinto il cliente che il maialino pesa 5 chili e 2 etti ma ancora non ci siamo: “Senta, allevatore… Noi in città usiamo le bilance, quindi io esigo…”
“E vabbene!” fa l’allevatore… “Luigi, vai da mamma e fatti dare la bilancia da cucina, che non usiamo ormai da anni…”
Luigi va, e torna dopo un minuto, senza bilancia.
“La mamma è occupata e non può cercare la bilancia…” fa Luigi.
“E perché mai? In cosa è occupata?” chiede l’allevatore…
“Sta… PESANDO LO ZIO!”