E' vero che l'Italia fa schifo, ma è anche vero che in qualche modo siamo italiani. E' dura ammetterlo, ma è anche sano. Io sono sempre stato un esterofilo, ma ora mi guardo attorno e mi sembra che una nazione (occidentale) valga l'altra. Si vive allo stesso modo ovunque, veniamo sfruttati a prescindere, e gli stili di vita differiscono veramente poco.
Allora mi chiedo: perché dovrei preferire la stupidità americana a quella italiana? Perché dovrei rinunciare alla storia architettonica e artistica italiana, per il grigiore di Londra? Qualsiasi cosa facciamo, noi -inconsciamente o non- poniamo sui piatti della bilancia rischi e benefici, e a me adesso non sembra di vedere alcun beneficio nello stile di vita estero (parliamo sempre di occidente), anzi... Certo, fuori c'è più lavoro, questo è indubbio. Ma io ho sempre pensato che lavorare servisse per vivere, non viceversa.
Detto questo, nella mia profonda crisi esistenziale (ho 30 anni, non vivo più nella mia regione, sono uno che viaggia e si guarda dentro e attorno continuamente), ritengo che solo un posto in mezzo alla natura, semplice, quasi da ricostruire, potrebbe darmi degli stimoli veri. Altrimenti credo sia più giusto vagabondare, come gli Hobo, o restare dove si è nati (o quasi).
Scusate se mi sono dilungato!