Autore Topic: sono ad un bivio...  (Letto 4120 volte)

Garics

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sono ad un bivio...
« il: 29 Gennaio 2009, 20:45:39 »
È da un mesetto che ho notato questo sito, la prima volta la sensazione che ho avuto è stata di sollievo nel sapere che ci sono tante altre persone che più o meno hanno i miei stessi pensieri…veramente complimenti agli ideatori di questo sito.

Cercherò di essere il più breve possibile: ho 30 anni, lavoro in banca a tempo indeterminato, sono fidanzato da 4 anni. In parecchi probabilmente definiranno "buona" questa situazione, magari ottima, io però più passa il tempo e più sto avendo paura del mio futuro se andra avanti cosi; mi vedo già come sarò tra 10 anni, tra 20 ecc…

Fare per una vita un lavoro che per come sono fatto non mi darà soddisfazioni...e questa cosa mi spaventa, la stabilità mi sta opprimendo. Ho vogli di qualcosa di più bello, di godermi di più le giornate...Abito a Milano, e più passano gli anni più noto persone infelici in questa città. La gente qui vive soltanto per lavorare e ogni tanto si concede un'aperitivo o una serata con gli amici, ma giusto per non stare sempre in casa...

Avrei tanto voglia di prendermi una pausa da tutto per poter capire chi sono, cosa voglio, quali sono gli i miei obiettivi…il mio più grande desiderio è di viaggiare per il mondo per un paio d'anni per cercare di capire qual'è il posto migliore per me...conoscere nuova gente e imparare dai loro stili di vita...e io che sono di Milano penso che avrei tantissimo da imparare!

Rimanendo in questa situazione mi sento piatto e vedo poche vie d’uscita. Il posto di lavoro purtroppo è il vero ostacolo, al giorno d’oggi un posto di lavoro è sacro, penso a chi x anni lavora per ottenere un posto fisso, io invece che ce l’ho non lo apprezzo. Decidere di licenziarmi la vedo troppo come una cosa rischiosa, cosa faccio se dovessi tornare indietro? Sarebbe difficile trovare un nuovo lavoro con un buono stipendio come lo prendo adesso e potrei pentirmi della scelta fatta...

Di una cosa però sono sicuro, qui non sono felice.


ciao e complimenti a chi ha avuto le palle per mollare tutto
« Ultima modifica: 30 Gennaio 2009, 09:26:03 da Garics »

giopupi

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Re: sono ad un bivio...
« Risposta #1 il: 30 Gennaio 2009, 09:29:34 »
l'unico rischio che una persona può correre è non correre nessun rischio.
cosi facendo vivrai in agonia, non voglio essere drastico, ma quando si hanno questi desideri, queste incertezze, se non vengono soddisfatte si vivra sempre al loro fianco, vivendo una vita strana cioè sempre con il loro pensiero.

Spero tu abbia capito...parlo cosi perche anche io vivo nel tuo stesso stato d'animo e questo da circa 1 annetto e vedo che non c'è niente che possa modificarlo.
Anche io ho un lavoro a T.I. con un ottimo stipendio.......anche io penso che tutti vorrebbero stare al mio/tuo posto.....il problema però è sempre uno e cioè:  "ma chi ha detto che nella vita bisogna avere per forza un lavoro a t.i. ben pagato, avere una fidanzata, sposarsi, svenarsi per comprare una casa eccecc".....secondo me è sempre questo il problema.
Cioè se usciamo dagli standard tutti ci guardano strano, e quindi noi ci sentiamo strani come se non siamo piu brave persone.
Spero di non essere stato troppo confusionario......ti lascio ora con uan frase che ho letto in una stazione ferroviaria che mi fa ogni giorno riflettere.

"VOI GUARDATE ME E DITE CHE SONO STRANO, IO GUARDO VOI E VI VEDO TUTTI UGUALI"......non so chi l'abbia scritta ma a me piace molto.
ciao

larienz1994

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Re: sono ad un bivio...
« Risposta #2 il: 30 Gennaio 2009, 10:54:18 »
Ciao Garics, anch'io vivo a Milano, sono un pò più giovane di te di qualche anno e sono più o meno nella tua stessa situazione anche se per certi versi forse sono un pò più "avvantaggiato" rispetto a te..ti spiego. Io adesso ho un buon lavoro, non a TI però é ben pagato; la mia fidanzata e quasi moglie é messicana e abbiamo anche un bimbo di quasi 2 anni ma lei adesso vive ancora dai suoi in Messico in attesa di decidere come muoverci. Forse starai pensando "e che cavolo stai aspettando ad andartene in Messico a vivere??!" e in effetti un pò hai ragione, però non é una scelta facile per tanti motivi, quello principale é che vale il famoso detto "non é tutto oro quel che luccica" e cioé che trasferirti in un altro paese non é per niente facile e ne ho avuto la prova dai miei numerosi viaggi in Messico: quando ci vai da turista, per 15-20gg tutto ti sembra bello, cordiale, allegro, ma poi iniziano a saltar fuori i problemi (che ci sono dappertutto io credo). La mia ragazza é di Città del Messico ma io ho seri dubbi ad andare a vivere lì perché ci sono seri problemi di sicurezza, nel senso che dopo una certa ora non puoi andare in giro di notte perché quasi sicuramente ti succede qualcosa, da chi ti vuole rubare il portafogli o il cellulare, a chi ti ferma per strada intimandoti di andare al più vicino bancomat e prosciugarti il conto..la sicurezza di potermi muovere in tranquillità in qualsiasi momento per me é una cosa fondamentale e, come ben sai perché vivi qui a Milano, non abbiamo di che preoccuparci da questo punto di vista (mai successo niente in 10 anni che vivo qui). Per contro, li ci sono molte cose che funzionano meglio che in Italia, quindi il sistema alla fine si bilancia. L'unica cosa che sicuramente ti toglie un'eventuale trasferimento all'estero é la tua famiglia e, a meno che non decidi di andare in qualche posto vicino all'Italia, devi considerare di poter vedere solo una volta all'anno.
Ti ho parlato del Messico perché é l'esperienza che vivo sulla mia pelle, però penso che tutto ciò possa essere esteso a tutti i paesi del mondo; ma in definitiva, quello che voglio dirti, é che vivendo per un pò all'estero e passare sulla tua pelle quella che potrebbe essere una tua possibile futura vita (e quindi rilevarne i pro e i contro), ti insegna ad apprezzare quello che abbiamo qui nel nostro paese (volutamente scritto con la p minuscola..). Detto questo, concordo con te per la tua analisi, é quello che sempre dico alla mia ragazza da quando stiamo decidendo dove vivere e cioé che forse la vita qui a Milano rischia di essere troppo "noiosa", esattamente come l'hai descritta tu. Il denaro, la possibilità di comprarti tutto quello che vuoi, il condurre una vita agiata non mettono al riparo dalla "noia" del tran tran quotidiano. Hai ragione tu: in tanti ci ammazziamo per avere il fatidico posto fisso, guadagnare bene e fare la bella vita, ma una volta che abbiamo ottenuto tutto questo potremmo dire "ok mi sento realizzato, sto bene e son contento della mia vita cosi come si é sviluppata finora?" Se la risposta é si allora vuol dire che ci sentiamo bene con noi stessi e che stiamo facendo bene, se é no allora credo che dovremmo fare delle correzioni finché siamo in tempo. E credo che ancora facciamo in tempo :) Suerte y..que te vaya bien!

Thundermike82

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Re: sono ad un bivio...
« Risposta #3 il: 30 Gennaio 2009, 16:16:58 »
Per il lavoro una soluzione c'è ci ho già pensato io...
Prova a chiedere un anno di aspettativa, se le cose ti vanno male torna alla tua manca di Milano, se invece in un altro posto ti troverai meglio lasciarlo ti riuscirà naturale...

Garics

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Re: sono ad un bivio...
« Risposta #4 il: 30 Gennaio 2009, 23:36:48 »
Grazie Thundermike82 x il consiglio, però ho già provato a fare questo passo ma l'azienda mi ha risposto picche! pensa che avevo detto che volevo prendermi una pausa per studiare l'inglese (che poi in parte è anche vero...) ma in questo periodo mi hanno risposto che non c'è la possibilità. Sarebbe stato l'ideale lo so....

La cosa di cui oggi mi pento di più è non aver fatto questo passo quando ero tornato dal militare, non avevo lavoro, non avevo la ragazza, e avevo un età migliore per fare un passo del genere; lasciando il lavoro a 30 anni invece rischierei troppo di avere difficoltà a trovarne un altro posto nel caso di un eventuale ritorno....si lo so, chi non rischia non rosica ma vi assicuro che la scelta è STRAdifficile.

Penso e ripenso a come potrebbe andare nel caso decidessi di lasciare tutto...il desiderio ovviamente sarebbe trovare un posto in mezzo alla natura dove le cose materiale assumono meno importanza (l'incontrario di Milano), oppure perchè no, potrei tornare a Milano e rivedere la mia città con occhi diversi, vivendo in maniera diversa le giornate (ma mi pare difficile...); la terza ipotesi invece sarebbe la più disastrosa...tornare da sconfitto e i motivi potrobbero essere diversi...(mancanza di lavoro, mancanza dei famigliari).

Un'altra cosa veramente triste di Milano (e di tante altre città "sviluppate"...) sono le amicizie, non so capita pure a voi ma tante volte mi rendo conto che non sono dai veri Amici, quelli sono veramente rari....sono sicuro che in altri posti nel mondo le cose sono diverse.  Magari guardo troppi i film....

viaggiatore77

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Re: sono ad un bivio...
« Risposta #5 il: 03 Febbraio 2009, 00:44:40 »
Ciao ! Mi sono registrato a questo forum venerdì scorso. Inultile dire che ho 31 anni (quasi 32)  e vivo il tuo stesso disagio. Io sono un programmatore e sono ben pagato. Tutto il mio percorso scolastico era finalizzato a questo, al punto di mettere da parte le possibilità artistiche. % annifà ho iniziato i primi viaggi per l'Europa, da solo e in compagnia. Viaggio dopo viaggio questa passione é cressciuta e con essa la voglia di fotografare. Ora, nonstante continui a dare il messimo, non ho più stimoli e no so ancora per quanto lo stipendio riuscirà a soffocare le mie passioni.
Rimanendo con i piedi per terra, senza smettere di credere nei propri desideri, io ho optato per un approccio più soft; domandati quello che ti piace fare e poni delle basi, non puntare al cambiamento netto sin da subito. Cerca informazioni, contatti, stringi amicizie e rapporti che non necessariamente devono avere effetti immediati ma potrebbero tornare utili per il futuro. Passo dopo passo quello che cerchi ti si presenterà in modo più spontaneo e il passo che vuoi fare non sarà più un buttarsi, ma sarà un ulteriore passo di un percorso già intrapreso.
Purtroppo io non mi sono ancora realizzato ma sento che questo é un anno di svolta. Sto mandando foto e messaggi alla ricerca di qualcuno che abbia qualcosa da propormi. Oggi mi é arrivata una risposta e dopo una telefonata non ho ricevuto la soluzione, ma intanto ho aperto una porta, forse per i prossimi mesi. Questo é un esempio di come procedere passo dopo passo.
Beh spero di averti dati un pò più di fiducia. Ciao