E' arrivato il momento?

[Janlucasc]

Ciao a tutti, sono capitato molto per caso in questo sito web, ci ho fatto un giro e mi sono registrato molto incuriosito. Ho 30 anni, nella vita non mi sono mai fermato nel dare un colore a tutti gli eventi e le occasioni che mi capitavano o che inseguivo ma continuo a constatare che c'è una specie di corrente contraria che sembra faccia di tutto per annullare il moto della mia, chiamiamola così, creatività. Laureato in Economia, ho studiato pianoforte e basso elettrico (diventandone per un periodo anche docente), pratico le arti marziali per far esprimere il corpo, dipingo per passione statuette e miniature...insomma creo.
Lavoro? Beh, tra le varie esperienze, pur lavorando per un paio d'anni come responsabile, mi sono sempre sentito stretto. Stretto! Pieno di idee ma stretto. Sarà sicuramente il caso di milioni di persone eppure ho lavorato in ambiti diversi, dalla Produzione al Marketing eppure...niente, mi sento sempre stretto.
Sento in me una spinta incredibile a tornare a vivere nella mia terra, il sud Italia e creare qualcosa di mio o trovarmi a lavorare in un contesto che davvero mi faccia girare la testa facendomi appassionare.
La questione è che mi sento stretto anche nel periodo di "crisi" in cui ci troviamo. Lavoro non ce n'è, mi sono veramente stancato di stilare lettere di presentazione, iniziare un'attività costa tanto, etc etc...
Scrivo qui con l'intento di chiedere cosa mi manca per mandare tutto all'aria e ricominciare, magari sto entrando in un vortice di pessimismo visto che mi sento intrappolato sia nell'azienda in cui mi trovo, sia nella città
"vetrina" in cui vivo (Milano...con tutto il rispetto per i milanesi).

Se qualcuno è a conoscenza di qualche occasione, se qualcuno sa raccontarmi un'esperienza, indirizzarmi un link, un articolo, un qualcosa insomma.
Thanks.

[Alice in Brandland]

Ciao Gianluca, ci sono dei sintomi che ci fanno rendere conto che le cose non sono proprio come ce le avevano o ce le eravamo raccontate. Quando ci si costringe ad entrare in uno schema sociale assodato, come quello di fare carriera nel marketing, e poi si sente dentro di noi qualcosa che scalpita per liberarsi, beh, la sensazione è quella di non volere più andare né avanti né indietro. La mia, almeno. Davanti hai una serie di vaghe possibilità avventurose, spaventevoli sempre se pensi alla paventata crisi economica che impedirebbe a qualsiasi persona a meno che non sia completamente "folle" e giudicata tale dalla società, di lasciare la propria sicura situazione per una meno sicura. La difficoltà è solo apparente, però. Se sei arrivato fino lì e fai il marketer, ma hai mantenuto vive dentro di te delle passioni e le hai anche coltivate e sai di poter avere dei progetti beh, forse vuol dire che da qualche parte potrei cominciare a usare quella creatività per trovare soluzioni alternative, non battute dalla maggior parte delle persone che vogliono vivere al sicuro senza uscire dalle proprie pareti. Io, per inciso, come avrei capito, sto passando una cosa simile, faccio la pubblicitaria (account) e so di avere dentro di me tutto un altro destino, che mi chiama ad essere costriuto, e proprio per questo mi devo impegnare a farlo. Lasciando la sicurezza, la facciata di brava ragazza in carriera etc etc. Ma so che devo farlo. e a volte mi fa male, ho paura una paura nera. Però stringo i denti e quando leggo di storie come la tua beh, in qualche modo mi rincuoro. PS. sono anche io a Milano, vieni a visitarmi sul mio blog su cui ho appena scritto una storiella proprio su questo tema, se ti va! Ciao, ciao.
indirizzo:
www.aliceinbrandland.wordpress.com