Autore Topic: E il nostro BIMBO???  (Letto 4126 volte)

Ciglius

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E il nostro BIMBO???
« il: 21 Marzo 2010, 11:10:45 »
Vorremmo andare via , stanchi di questo posto ,soffocati da una vita da bravi ragazzi Casa/lavoro/Famiglia , un posto ed un lavoro che non ci piace più , un posto che non ci è mai appartenuto.Una vita discreta...Una bella casa , un buon lavoro , i tanti impegni che scandiscono  giornate tutte uguali.Obbiettivo primario il prossimo viaggio..La prossima fuga...Abbiamo tanto , eppure non abbiamo abbastanza tempo per noi , per la nostra famiglia ...Come può essere che un bimbo di 7 anni debba stare a scuola dalle 7.30 alle 18.00 tutti i santi giorni ... tutti i santi  mesi tranne agosto ???Vorremmo  mollare , andare via ,cercando un posto tranquillo ...pensando sempre al futuro del nostro bimbo , dove non si debba vivere barricati in residence sotto sorveglianza .Ci piacerebbe andare a Panama o forse in Costarica  ma nonostante una discreta base economica  la paura di non riuscire a trovare una sistemazione adatta al nostro bimbo ci tiene un pò a freno.Di cosa ha bisogno un bimbo?? Affetto , fiducia , amicizie e sopratutto tempo per stare con i suoi cari , tempo in termini di qualità e di quantità , ma anche bisogno di una buona scuola.Non è facile fare il grande salto , ancor più quando si ha un bambino .Si ha paura di coivolgerlo in un eventuale fallimento .Qual'è la scelta giusta ??Quale il posto ???Ciao a tutti

Brasile

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Re: E il nostro BIMBO???
« Risposta #1 il: 21 Marzo 2010, 23:13:04 »
Io con la mia famiglia (2 figli 5/15) mi sono trasferito 6 anni fa in Brasile, le scuole sono ottime e il futuro dei figli statene certi è molto più promettente che in Italia, saluti, Diego.

Naguito

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Re: E il nostro BIMBO???
« Risposta #2 il: 24 Marzo 2010, 11:50:52 »
Ciao Ciglius,

anche noi, io, mia moglie ed un bimbo di due anni e mezzo, abbiamo la vostra stessa intenzione e, purtroppo, lo stesso dilemma. Io credo che bisogna innanzitutto farsi un'idea di quello che si vuole fare nel paese di destinazione. In poche parole avere un progetto. Poi, in base a questo, individuare le locations più opportune e vedere se, con l'aiuto di questo forum e attraverso altri canali, si riescono ad individuare scuole che possano fare al caso nostro. Io mi sto organizzando così. Spero che sia la maniera giusta. Anche noi abbiamo in mente il centro-america e, nella fattispecie, Cuba. Li il sistema di istruzione è abbastanza buono, però il problema sono le pratiche migratorie e la realizzazione di attività in proprio. Alcuni feed back dalla Repubblica Dominicana mi hanno lasciato un pò perplesso......Per quanto riguarda Panama e Costa Rica, non ho info in merito.
In linea generale penso che stabilirsi nella grande città possa essere una soluzione, in fondo anche i diplomatici avranno figli che vanno a scuola.......però bisogna vedere quanto costa! E poi lasciare il nostro mondo caotico per gettarsi nella bolgia delle città latino-americane, forse stride un pò con l'idea che ci siamo fatti del cambiamento.
Teniamoci in contatto, magari riusciamo a trovare una soluzione.........
Ciao!

Gabriel.J.

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Re: E il nostro BIMBO???
« Risposta #3 il: 24 Marzo 2010, 14:18:07 »
ciao a tutti...capisco le vostre preocupazioni e so che con una famiglia certe decisioni non sono facili da prendere.Anchio vorrei mollare tutto come ho fatto 20 anni fa e mi son trasferito qui in Italia...arrivavo dalla Argentina ,sono figlio d'italiani con la speranza di trovare "l'America".ho cominciato dal nulla,ho conosciuto mia moglie lavorando negli alberghi,ora abbiamo due attivita',un bar gelateria e una pizzeria ,che ho dovuto chiudere per questa crisi che stiamo attraverzando,con la paura di perdere pure la attivita' a noi rimasta.
    Ora abbiamo un figlio,10 anni,e questo ci frena,sto valutando tante possibilita',cmq,ci vuole coraggio,impegno,e buona valutazione di cosa si vuole fare,e dove si vuole andare,sapere leggi,lingua ma sopratutto il benesere dei figli.
      come vi ho detto prima,molti anni fa ero in Argentina,primis in crisi e inflazione,cose che ho gia' visute,ma in situazione diversa,ero un ragazzo di 20 anni,per me e' stato facile prendere e andare senza valutare nulla.
  una soluzione che si puo' prendere se i fligli soffrono questo "stacco" questo "cambiamento"e di far partire prima PAPà,anche si risparmia molte spese,ovvio lasciando moglie e figli in buone mani per un periodo breve chiamandolo "prova".

       Forza e coraggio.     Gabirel

talofa04

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Re: E il nostro BIMBO???
« Risposta #4 il: 24 Marzo 2010, 15:36:43 »
E' un cammino che inizia piano,s'inizia a viaggiare e poi se ne vuole sapere sempre di piu',si viene a contatto con altre persone che fanno altri mestieri,che vivono con il mare o la terra,e succede che si apprezza di piu' quello che si ha a casa propia o si disprezza.Dev'essere un  cammino lento la "fuga" ma non troppo se no si rischia di diventare vecchi,il problema é che a volte si scappa e pian piano ,inconsapevolmente si ricercano le stesse sicurezze con le quali siamo abituati da anni,le si cerca e il piu' delle volte non le sitrova oltreoceano,si certo cerchiamo una nuova libertà,senza barriere ideologiche,ma l'assistenza sanitaria,l'istruzione,il negoziante che non ti frega perché sei straniero,da noi é merce di tutti i giorni.Allora dico e penso che quando si decide di andare in questi paesi,bisogna scegliere e rischiare,già partire é rischiare.Se siamo abituati a fare una vita da "bravi  ragazzi" da anni,sarà piu' difficile rinunciare  a queste sicurezze sociali,ancora di piu' se si ha una famiglia le regole sopra sono valide.Questo non significa rinunciare,ma discuterne.Faccio il mio esempio:io ho avuto la fortuna(e il coraggio) dai 28 a oltre i quarant'anni di abitare in tre paesi diversi oltroceano  e di viaggiare spesso,oggi vivo in Francia ho appena avuto una figlia e faccio la vita da bravo ragazzo,lavoro e routine ma ci sono state parecchie variabili nella mia storia e nel mio presente.Quando partii con il biglietto solo andata(con mia moglie) era già qualche anno che viaggiavo zaino in spalla,avevo amici che vivevano in centroamerica,la mia vita era tutt'altro che routine e "bravo ragazzo"Avevo già preparato il terreno insomma e la mia psicologia da fugaiolo.Questo é molto importante per non sbagliare.
Oggi sono tranquillo ,perché mi sono sfogato e posso dire che avro' qualche cosa da raccontare a mia figlia,in piu' lavorare in un posto che non é casa tua trovo che dia piu' soddisfazione,ogni raggiungimento lo vedi piu' come una piccola conquista, senza avere l'aiuto di genitori o conoscenti,oltre al fatto che in inverno ho  abbastanza tempo per me e la mia famiglia.
In ogni caso ,cambiare vita....Non basterebbe un "Vita" per parlarne.
Ciao

linod16

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Re: E il nostro BIMBO???
« Risposta #5 il: 05 Agosto 2010, 14:48:10 »
Ciao, mi chiamo Libasse, sono del Senegal e vivo in Italia da 9 anni... mi verrebbe da consigliarvi proprio il Senegal...è un paese
bellissimo.. non ve lo dico perche sono del posto ma perche tutte le persone che ci ho portato alcuni adderittura si sono trasferiti là.
Li ci sono delle ottime scuole francesi.. la vita non costa niente e neanche le case..
Io lavoro con un imprenditore deTreviso nella costruzione di case e apparrtamenti sia nella capitale che nelle zone turistiche...
Vi consiglio di andarci per qualche giorno e vedrete... se volete altre info: linod16@yahoo.fr