Giulietta: abitiamo a Stoccolma, in Svezia
A cura di Maricla Pannocchia
È una famiglia globetrotter quella di Giulietta, il marito e le 3 figlie. La donna ha lasciato l’Italia a 27 anni, incinta di 4 mesi della sua prima figlia, seguendo il marito che aveva ricevuto una proposta di lavoro in Francia. Da lì, non solo la famiglia si è allargata con l’arrivo di altre due bambine, ma Giulietta e i suoi cari hanno poi vissuto in Giappone, negli Stati Uniti, in India, un’altra volta in Francia e poi sono approdati a Stoccolma, in Svezia.
Parlando della capitale svedese, Giulietta ci racconta di come questa sia estremamente cara e consiglia, a chi sogna di trasferirvisi, di partire con un contratto di lavoro già in mano. Stoccolma offre molto dal punto di vista artistico e culturale ma Giulietta suggerisce di spingersi anche oltre le città e di perdersi nella meravigliosa natura svedese.
Vivere in giro per il mondo le ha insegnato a essere tollerante e a non guardare al mondo stesso con il filtro della cultura in cui è cresciuta.
Ciao Giulietta, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…
Mi chiamo Giulietta, torinese di origine ma vivo all’estero da 26 anni. Sono partita per seguire mio marito che, dopo una parentesi lavorativa a Londra, aveva ricevuto un’offerta per trasferirsi a Parigi. A quel punto, ho lasciato Torino e l’ho raggiunto. Avevo 27 anni ed ero incinta di 4 mesi della nostra prima figlia. A Parigi siamo diventati una famiglia e, nel giro di 4 anni, siamo passati da coppia a famiglia di cinque persone. Dopo Federica, infatti, sono arrivate le sue sorelle, prima Chiara e poi Camilla. Con mio marito abbiamo lasciato Torino in un periodo in cui due giovani laureati come noi non avevano particolari problemi a trovare lavoro, ma quello che ci ha spinti a partire era più la voglia di lanciarci in qualcosa di un po’ più avventuroso. Abbiamo fatto bene. Dopo la Francia, i Paesi e le avventure di sono susseguiti: Giappone, India, nuovamente Francia, Stati Uniti e, adesso, Svezia.
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Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?
Come dicevo sopra, avevamo voglia di scoprire qualcosa di nuovo, di metterci forse un po’ alla prova, e poi ci abbiamo preso gusto.
Adesso abiti in Svezia. Dove, precisamente?
Abitiamo a Stoccolma.
Di cosa ti occupi?
Ho una laurea in lettere e, all’inizio della mia carriera, ho lavorato nel marketing poi, al ritmo dei Paesi in cui abbiamo vissuto, mi sono lanciata in diversi progetti professionali. In Francia ho creato una piccola associazione che si occupava di sensibilizzazione i bambini e gli adulti alle lingue e culture straniere. In Giappone ho insegnato l’italiano dedicandomi anche ai corsi di cucina italiana (la cucina è una mia grande passione). In India ho cominciato a lavorare con un sarto locale e ne è nato un bellissimo progetto, Raconte moi une histoire, una piccola società che produceva vestiti per bambini.
Negli Stati Uniti, dopo aver portato avanti per un po’ la mia società di vestiti, ho capito che sarebbe stato complicato proseguire per via dell’enorme distanza fra la California e l’India ma, proprio perché non so stare con le mani in mano, ho fondato una piccola società che organizzava eventi in Silicon Valley, Eventi Italiani, che, come dice il nome, promuoveva la cultura italiana nella Bay Area.
Da 15 anni, poi, scrivo sul mio blog icerrutiinindia.com e dal blog sono nati due libri in vendita su Amazon, “Il Manuale pratico dell’espatrio” in italiano e “Living, learning and growing as a globe-trotting family” in inglese.
Puoi raccontarci del percorso che ti ha portata fin lì?
Siamo arrivati qui a Stoccolma per scelte professionali legate al lavoro di mio marito, esperienza dopo esperienza, sempre con grande entusiasmo.
Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua decisione?
Sempre molto bene. I miei genitori mi hanno spinta a cogliere le opportunità che ci si paravano davanti, sin dal nostro primo spostamento. Gli amici ci hanno supportati e seguiti nel nostro itinerario.
Ricordi i primi giorni trascorsi in Svezia?
Siamo arrivati qui i primi di agosto, clima stupendo e giornate ancora lunghe. Sono stati giorni di scoperta, come accade ogni volta che arriviamo in un nuovo Paese. È stato, quindi, il periodo dei primi contatti, un miscuglio di vita da turista e di vita quotidiana.
Come valuteresti il rapporto costo/qualità della vita?
La vita è cara ma si vive bene.
E servizi come la burocrazia, la sanità e i mezzi pubblici?
I servizi funzionano, la burocrazia è un po’ lenta, come ovunque. La sanità va capita, ma se si è fortunati e si trova il medico giusto, tutto fila liscio.
È facile, per un italiano, trovare lavoro o avviare un’impresa in Svezia?
La Svezia è in Europa, quindi è sicuramente più facile installarsi rispetto al farlo in un Paese al di fuori dall’Europa. Molto dipende da che lavoro si fa o si vuole fare e la stessa cosa vale per creare un’azienda.
Che consigli daresti a tal proposito?
Venite qui con un contratto di lavoro. In Svezia si vive bene ma il costo della vita è elevato, deve valerne la pena.
Com’è la situazione affitti? È semplice trovare un alloggio e quali sono i costi medi?
Stoccolma è molto cara, trovare alloggio è difficile e si trovano stanze condivise da affittare a prezzi assurdi. Un appartamento di una stanza in centro può costare sui 1500/2000 Euro il mese.
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Cosa si fa lì in ambito artistico, ricreativo e culturale?
Stoccolma è una capitale, piccola ma con una vita culturale dignitosa. Non è Parigi ma ci sono dei musei, dei teatri e una comunità internazionale attiva e vivace.
Cos’hai imparato vivendo in giro per il mondo?
La tolleranza, l’apertura al prossimo, il non pensare che la cultura dalla quale provengo sia la migliore. Ho imparato a osservare il mondo senza, appunto, i filtri della cultura nella quale sono cresciuta.
Come sei stata accolta dalle persone del posto?
Gli svedesi sono cortesi, direi che non mi sono sentita né particolarmente accolta né non accolta.
Che consigli daresti a chi sogna di cambiare vita ma non sa da dove cominciare?
Cominciate dal cercare un lavoro, è importante partire con la sicurezza di un contratto in mano.
E quali suggerimenti hai, invece, per chi sta pianificando il primo viaggio in Svezia?
La Svezia è veramente meravigliosa, lasciatevi conquistare dalla bellezza di Stoccolma ma avventuratevi anche lontano dalle grandi città. Sulle isolette respirerete veramente l’atmosfera scandinava.
Se ripensi alla Giulietta che viveva in Italia e la paragoni a quella attuale, quali sono le differenze?
Sono passati 26 anni da quando vivevo in Italia. Allora ero una 27enne in procinto di diventare mamma, con qualche paura e tanti sogni. Adesso sono una donna più matura, con mille esperienze alle spalle e sulle spalle, ancora tanti sogni, ma diciamo che sono l’evoluzione della ragazza di allora, non cambierei nulla!
Progetti per il futuro?
Tanti, tantissimi, i progetti sono quelli che ci fanno vivere felici!
Per seguire e contattare Giulietta:
Facebook: https://www.facebook.com/manualepraticodellespatrio/
Instagram: https://www.instagram.com/giuliettasaconney/?hl=en
Sito web: https://icerrutiinindia.com