“Sono uno dei pochi che è tornato in Italia due volte – aveva dichiarato qualche tempo fa ad un noto quotidiano nazionale- ed entrambe le volte non è andata bene. Io cervello in fuga? No, il pazzo è chi resta in un Paese che affonda”.
Nella stessa intervista il medico aveva attaccato i vertici dell’Ausl di Rimini e l’ospedale di Bergamo. In genere, aveva usato parole dure contro l’Italia, incapace di riconoscere e gratificare chi merita. Ora? E’ felice. “Lontano- dice- da un Paese che misconosce le capacità”. Si sente gratificato dal punto di vista professionale. E soprattutto, vive tra persone molto cordiali, sempre allegre. Non tornerà più nel Belpaese, anche perché “qui- afferma- ci sono buoni ospedali. E poi, perché le spiagge tropicali sono solo alla Hawaii e nel Queensland in Australia”.
Ad Honolulu, dove ha trasferito la residenza, il medico era stato nel ’90, da appassionato di windsurf, ed era tornato tre anni dopo. “Le Hawaii- continua il professionista- sono un posto meraviglioso. Honolulu e’ la seconda città degli USA più sicura per far crescere i figli. Il ritmo di vita e’ più lento che nel resto degli States. Si praticano molti sport all’aria aperta, c’è poca vita notturna. Le persone sono molto civili e la cultura è multirazziale. Qui prevale il cosiddetto Aloha Spirit”, che è la filosofia dell’amore e dell’amichevole accettazione di sé e degli altri. Secondo tale concezione, il mondo è quello che uno pensa che sia. Non esistono limiti. Il momento del potere è immanente. Per Aloha Spirit, che dà grande importanza all’amore, amare significa essere felici con chiunque. Tutto il potere viene da noi stessi. E il risultato di tutto ciò che si fa è misura di verità.
Nel linguaggio Hawaiiano, infatti, aloha vuol dire molto di più di un semplice “ciao” o “arrivederci” o “amore”. Il suo significato più profondo implica “l’allegria (aho) di condividere (alo) energia vitale (ha) nel presente (alo)”. Più si condivide quest’energia, più ci si sintonizza con il Potere Divino, quello che gli Hawaiiani chiamano mana. Usare, con amore, questo potere è fonte di energia, è il segreto che porta alla realizzazione della salute, della felicità, della prosperità e del successo.
Ma, cambiamo registro, quanto è diverso fare il medico alle Hawaii? Per Maldini “la preparazione medica e’ superiore in media a quella italiana, ma anche qui ci sono medici meno bravi come in Italia, e ce ne sono di molto bravi. Però non e’ facile trovarli, senza spendere una fortuna”. La vita è cara, ma in cambio non c’è inquinamento, e c’è poca violenza. “Vedo- aggiunge- solo aspetti positivi. Siamo così lontani dall’Italia, che la puzza del Paese in decomposizione non arriva ancora fino a qui”. Però? “Il cibo italiano – aggiunge- e’ imbattibile come le Dolomiti in inverno, che mi fanno tornare ogni anno”.
Quanto ai collegamenti il viaggio dura ventiquattr’ore con almeno uno scalo o a Los angeles o a New York (19 ore di volo). Il clima è ottimo, tanto che non si usano mai né l’aria condizionata, né i termosifoni. La cucina è variegata, ottimo il sushi. Ma l’aspetto più suggestivo? Il medico non ha dubbi: “La gentilezza – replica- delle persone che dimostrano di essere felici di vivere qui”.
Maldini in America guadagna 300 mila dollari , esegue 600 interventi l’anno, mentre a Bergamo, quando era chirurgo della regione Lombardia, ne faceva meno di 100 e alle 14 le sale operatorio erano già chiuse.
A cura di Cinzia Ficco