Minorca durante l’inverno
Premetto: con un po’ di buona volontà e di impegno ci si riesce ad annoiare ovunque, anche nel Caribe. Qualche anno fa sul forum di Voglio Vivere Così comparve un annuncio che recitava così “Vendo chiringuito sulla spiaggia a pochi metri dal mare. Non ne posso più di sole, mare, caldo, palme e tranquillità. Voglio tornare a Milano!” Questo perchè, come dicevo in apertura, alla lunga ci si può stancare di tutto, se questa è la vostra predisposizione.
Qui a Minorca il “problema noia ” non è sicuramente legato all’estate ma ai mesi invernali. Nei mesi estivi infatti tra spiagge, passeggiate nella natura, attività sportive, escursioni più o meno avventurose, spettacoli o cene nei tanti ristoranti in riva al mare le giornate passano che nemmeno te ne accorgi.
L’inverno è diverso. Bisogna organizzarsi. Le ore di luce sono ridotte, soffia spesso un vento freddo di tramontana e molti locali e ristoranti chiudono fino alla riapertura di Pasqua. Ma i minorchini non demordono. Pur con la loro indole appartata e pacifica qualcosa di interessante riescono ad organizzarlo. Corsi di lingua, corsi di cucina, cineforum, passeggiate, corsi di teatro, partitone a carte. C’è da sbizzarrirsi. Unico problema: quasi tutte le attività vengono fatte usando il catalano (o meglio, il minorchino, altrimenti si offendono) e quindi o ci si sforza di impararlo oppure si rimane ai margini. Ai margini delle attività ricreative organizzate dai locali.
Ma noi siamo italiani. Intraprendenti, indipendenti e creativi. Quindi, tanti saluti al minorchino e ci buttiamo a capofitto dove si parla castigliano o dove parlare non serve proprio.
Ecco alcune cose che si possono fare qui in inverno: andare a nuotare nelle 3 piscine coperte dell’isola (due a Mahon e una a Ciutadella), andare in palestra, andare a passeggiare all’aperto, andare a cavallo, andare al cinema (uno a Mahon e uno a Ciutadella, entrambi con ottime programmazioni in castigliano e con film che escono prima qui che in Italia), prendere un aereo per 60 euro andata e ritorno per Barcellona e passare la giornata a fare shopping o a farsi borseggiare sulle ramblas (scherzo), fare escursioni in mountain bike o bici da strada, vedersi con gli amici, passeggiare in spiaggia quando la temperatura è mite, fare volontariato nelle associazioni, etc. etc.
Se tutte queste cose non sono sufficienti per farvi immaginare un inverno almeno moderatamente impegnato forse Minorca non è l’isola che fa per voi e sarà meglio pensare ad una meta alternativa. Qui troverete alcuni spunti per orientarvi nella scelta: gli italiani nel mondo si raccontano. (Le foto dell’articolo sono di Avelino Mullarach)
Mercadal, Minorca, Isole Baleari
Alessandro Castagna