Jessica e Roberto in Australia

A cura di Maricla Pannocchia

Jessica e Roberto, coppia nella vita e nel viaggio, sono prima di tutto dei viaggiatori incalliti che, nel 2021, si sono resi conto di non essere più soddisfatti dai loro lavori a tempo pieno, che gli permettevano di viaggiare soltanto nei periodi di ferie. Ecco che, dopo aver messo da parte un bel po’ di soldi, la coppia ha deciso di partire e dedicare il tempo alla sua passione primaria, ovvero, i viaggi.

Adesso, Jessica e Roberto sono in una piccola cittadina dell’Australia, dove stanno facendo un’esperienza con il Working Holiday Visa, un tipo di visto riservato ai giovani di età compresa fra i 18 e i 36 anni, che permette sia di vivere sia di lavorare nel Paese per un anno (ed è rinnovabile, secondo determinate condizioni). Naturalmente, quello è anche un ottimo modo per esplorare l’Australia!

“Moltissime persone vengono qui con il Working Holiday Visa”, racconta la coppia, “Noi siamo stati fortunati perché abbiamo trovato lavoro relativamente in fretta (in un bar). Il nostro consiglio è quello di lasciar perdere le città più gettonate, come Sydney o Cairns, e di scegliere quelle meno note, nelle quali è più facile trovare lavoro.”

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Un altro consiglio che la coppia si sente di dare è quello di partire già con un buon livello d’inglese, altrimenti, le possibilità di trovare un impiego possono ridursi drasticamente.

Jessica e Roberto Australia

Ciao ragazzi, raccontateci qualcosa di voi. Chi siete, da dove venite…

Ciao! Siamo Jessica e Roberto, rispettivamente di Bologna e Firenze. Siamo due persone innamorate dei viaggi, che sono da sempre la nostra più grande passione. Abbiamo avuto due lavori tradizionali per tanti anni e viaggiavamo durante le vacanze. Ogni giorno libero era una scusa per visitare qualche posto. Poi, nel 2021, è scattato qualcosa dentro di noi e abbiamo lasciato i nostri lavori per viaggiare a tempo pieno e dedicarci soltanto alla nostra passione primaria.

Da febbraio siete in Australia con il Working Holiday Visa. Come mai avete preso questa scelta?

Anche noi, come la maggior parte dei viaggiatori, siamo stati attirati dall’Australia perché è un Paese dagli stipendi altissimi, dove basta lavorare poco per riuscire a mettere via tanto, il che rende possibile viaggiare molto e in tanti luoghi, alcuni dei quali facilmente accessibili da lì rispetto all’Italia, come, ad esempio, l’Asia e le isole del Pacifico.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla vostra decisione?

I genitori inizialmente erano forse un po’ impauriti da una decisione così drastica ma poi ci hanno visti da subito felici come non lo eravamo mai stati e allora hanno capito che era la strada che dovevamo prendere. Ora sono felici per noi. Gli amici ci hanno sempre sostenuti e ammirati per questa scelta.

Come vi siete organizzati prima della partenza?

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Ovviamente abbiamo messo via tanti soldi grazie ai nostri lavori a tempo pieno, non siamo partiti con poco, ecco. Inoltre abbiamo fatto tante ricerche su come viaggiare risparmiando e spendendo il meno possibile. Continuiamo tutt’ora, ogni giorno, a tenere sempre d’occhio il nostro budget.

Jessica e Roberto Australia

Da cosa nasce questo vostro bisogno di viaggiare per il mondo?

Viaggiare è l’unica cosa che ci piace davvero, l’unica cosa che ci fa sentire vivi e ci dà uno scopo. Vogliamo vedere più mondo possibile e farlo per soli 20 o 30 giorni all’anno ci sembrava troppo poco. Non eravamo soddisfatti. Ecco perché abbiamo fatto questa scelta di vita.

Quali Paesi avete visitato finora e quali vi hanno lasciato quel qualcosa in più?

Abbiamo visitato più di 60 Paesi. Non è facile rispondere a questa domanda perché ogni Paese ci ha lasciato qualcosa. Probabilmente i Paesi asiatici e il Messico sono quelli che ci hanno lasciato di più. E, forse, il nostro Paese preferito finora è il Giappone.

Ci sono stati, invece, dei Paesi che vi hanno deluso o che, quantomeno, si sono rivelati molto diversi da quello che vi aspettavate?

Il Paese meno interessante forse è stato El Salvador, in America Latina. Anche gli Stati Uniti non sono stati niente di particolare, perché decisamente non sono il posto che fa per noi, però, purtroppo, dobbiamo dire che anche l’Australia, dal punto di vista lavorativo, ce l’aspettavamo molto diversa, diciamo migliore.

Di cosa vi occupate?

Attualmente lavoriamo in un bar qui in Australia. Durante i nostri viaggi, solitamente lavoriamo sempre nel settore dell’hospitality, perchè è quello in cui è più semplice trovare lavoro. Ogni tanto facciamo anche qualche lavoretto online come copywriters e traduttori.

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Come conciliate il lavoro con i viaggi?

Ogni volta che possiamo, lavoriamo nei Paesi che visitiamo. Lo stiamo facendo in Australia, lo abbiamo fatto in Nuova Zelanda e speriamo di farlo anche in altri Paesi. Di solito è facile trovare lavoro nell’hospitality, perché c’è una costante ricerca di personale.

Siete anche presenti sui social. Come mai sentite il bisogno di raccontarvi in rete?

Sinceramente non ambiamo a lavorare con i social però ci fa piacere condividere la nostra esperienza perchè magari può essere utile a qualcuno e può essere una fonte d’ispirazione. Noi stessi siamo stati ispirati da altri che facevano la stessa cosa. Al giorno d’oggi, dare informazioni sui social è sempre utile.

Vi piacerebbe potervi mantenere solo tramite i canali social di viaggio? Se sì, che passi state muovendo in quella direzione?

Ovviamente ci piacerebbe ma non è così semplice. C’è tanta concorrenza e inoltre l’algoritmo dei social è sempre più “difficile” da accontentare e chiede modelli sempre meno autentici e a noi, purtroppo o per fortuna, piace essere sinceri e trasparenti, quindi, forse questa strada non fa per noi.

Parliamo dell’Australia. Potete spiegare ai nostri lettori che cos’è il Working Holiday Visa?

Si tratta di un visto che consente di stare in un Paese per un anno e avere pieni diritti lavorativi. Un visto di vacanza/lavoro, per l’appunto. Una meravigliosa esperienza che sarebbe bello poter fare in tantissimi Paesi.

Jessica e Roberto Australia

Secondo voi, questa esperienza è adatta a chi…

Pensiamo che farebbe bene a tutti, perchè non è solo ideale per chi ama viaggiare, lo è anche per chi, semplicemente, vuole vivere un’esperienza all’estero prima di trovare un lavoro fisso che sarà lo stesso per tutta la vita. È un’esperienza che ti fa crescere tantissimo.

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Avete trovato lavoro velocemente?

Diciamo di sì ma abbiamo avuto anche tanta fortuna perché, purtroppo, sempre più persone s’imbarcano in quest’avventura del Working Holiday Visa e la conseguenza è che in Australia, quest’anno, c’è decisamente troppa gente!

Che consigli dareste a chi vorrebbe andare a lavorare in Australia con il WHV?

Onestamente consiglieremmo d’imparare bene l’inglese prima di arrivare, perchè un tempo non era necessario ma oggi abbiamo notato che, se non si parla bene l’inglese, le opportunità iniziano a scarseggiare. Inoltre, consigliamo di puntare a zone meno affollate e poco turistiche, se si vuole trovare lavoro velocemente. Ad esempio, sarebbero da evitare le città più grandi e famose, tipo Sydney o quelle note del Queensland, come Cairns.

In che città abitate precisamente e come mai avete scelto proprio quella?

Noi abitiamo a Kununurra e l’abbiamo scelta semplicemente perché abbiamo trovato lavoro qui, quindi, forse è stata lei a scegliere noi. È una città piccola ed è remota, è uno di quei luoghi dove il lavoro vale per rinnovare il visto un secondo anno, completando gli 88 giorni.

Quali sono i costi medi per l’affitto? Voi come vi siete mossi per trovare il posto dove vivete?

Noi paghiamo 220 dollari alla settimana, cioè circa 134 Euro. Gli affitti in Australia sono un po’ cari, anche se, comunque, sono sempre proporzionati agli stipendi, che sono alti. Abbiamo trovato il nostro alloggio su Facebook, che è sicuramente il modo migliore per trovare casa in tutto il Paese.

Ci sono delle zone che, secondo voi, sono più economiche di altre?

Le città piccole e remote sono più economiche delle città grandi, in termini di affitto, ma i supermercati invece sono più cari perché costa di più farvi arrivare il cibo. Diciamo che in una città remota si risparmiano più soldi, anche perché ci sono meno tentazioni di spenderli, essendoci meno da fare.

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Potete dirci i prezzi medi per beni e servizi della vita di tutti i giorni?

La benzina costa molto meno che in Italia, tipo 1,20 Euro. I costi del cibo variano in base a diversi fattori. Al supermercato ci sono cose che costano di più e cose che costano di meno rispetto all’Italia, diciamo che noi spendiamo 100 Euro di spesa in 2 ogni 10 giorni. I ristoranti costano più o meno come in Italia, circa 30 Euro in due per un pasto.

Che cosa si fa lì in ambito artistico, culturale e ricreativo?

Grande pecca dell’Australia. Cultura inesistente, arte anche, e poco da fare, specialmente nelle città remote come la nostra. La vita scorre lenta, le principali cose da fare sono andare a camminare nella natura, andare a pescare o trovarsi nel piccolo pub a bere la sera. Nelle città più grandi c’è un po’ più di vita ma diciamo che non è il Paese ideale se si cercano vita sociale e cultura.

Come siete stati accolti dalle persone del posto?

Gli australiani sono in genere molto amichevoli ma non particolarmente nella città dove viviamo. Nelle grandi città sono più aperti e ci siamo trovati meglio. Nelle città piccole, invece, sono un po’ più schivi e più propensi a rimanere nel loro piccolo gruppo. Qui, sono poco aperti verso gli stranieri, almeno questa è la nostra esperienza.

Torniamo all’argomento viaggi. Quali posti dell’Australia avete avuto modo di esplorare finora?

Eravamo già stati in Australia anni fa per una vacanza e avevamo visitato Melbourne, Sydney, Cairns, Uluru e la Great Ocean Road. Stavolta abbiamo visitato tutta la zona da Brisbane fino a Cairns, facendo un road trip, e poi Darwin e il Kakadu National Park. Ora siamo a Kununurra, dove abbiamo esplorato già un bel po’ di dintorni.

E quali, invece, vorreste ancora scoprire?

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Ovviamente vogliamo visitare molti altri posti del Western Australia, da Perth fino a Exmouth. Ci piacerebbe esplorare anche il South Australia e la Tasmania.

Potete raccontarci degli incontri fatti in viaggio che vi rimarranno sempre nel cuore?

Abbiamo collezionato tanti amici in ogni parte del mondo, ad esempio, ci siamo fatti degli amici in America Latina, che abbiamo poi rivisto quest’anno negli Stati Uniti, un’amica americana conosciuta in Svezia e incontrata nuovamente negli Stati Uniti poi, ovviamente, in Nuova Zelanda tutti i nostri colleghi, conosciuti mentre eravamo in Working Holiday Visa lì, gli studenti che abbiamo conosciuto in Corea del Sud mentre insegnavamo inglese lì in una scuola e ora in Australia i nostri attuali colleghi.

Se poteste tornare indietro, fareste qualcosa diversamente?

Ci verrebbe da dire che saremmo dovuti partire prima perchè tantissima gente che abbiamo incontrato è davvero molto giovane, qualcuno ha appena vent’anni, mentre noi abbiamo 10 anni in più. Poi però, ripensandoci, saremmo partiti con molti meno soldi, quindi non sappiamo rispondere. Forse va bene che sia andata così.

Jessica e Roberto Australia

Che consigli dareste a chi vorrebbe vivere una vita simile alla vostra?

Consiglieremmo di non avere paura e di buttarsi, perchè prima di fare questo passo sappiamo che la paura e l’incertezza sono tante e si fanno sentire ma svanirà tutto una volta in cui vi butterete perché vi renderete conto che è quello che dovevate fare e che non c’era nulla da temere.

Progetti futuri?

Ci piacerebbe visitare più mondo possibile, tornare in Asia, in America Latina ed esplorare l’Africa, che è il continente che, per ora, conosciamo meno. Poi ci piacerebbe lavorare in qualche altro Paese, magari in Europa.

Per seguire e contattare Jessica e Roberto:

Youtube: Rjtravelhttps://www.youtube.com/channel/UCq6md6jK7EbXFjfrdKr-rEQ

Instagram: https://www.instagram.com/jessy_around_theworld/?hl=it

https://www.instagram.com/roberto.rossi.ph/?hl=it