Agente di viaggio: un mestiere, una passione
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa bella lettera di David Santo sul mestiere di Agente di Viaggio.
Da un pò di tempo, dapprima con scetticismo e poi sempre più con entusiasmo, mi sono anch’io avventurato in tutto quello che ruota intorno al mondo dei blog, dei social network, della comunicazione virtuale.
Si prova una strana sensazione nello scrivere un testo e sapere che, una volta pubblicato, esso partirà così come quando si mandava un messaggio in una bottiglia nel mare, augurandosi che le onde lo portassero a destinazione. Ci si chiede se il gesto di scrivere sia un modo intimo di comunicare con sè stessi o se invece manifesta il desiderio di condividere una parte di sè stessi con dei destinatari che non si conoscono, perchè non puoi sapere in anticipo chi potrà provare la curiosità di leggerti e chi impegnerà una parte del suo tempo per questo scopo.
Ritengo però che sia altrettanto corretto presentarsi a chi, eventualmente, avesse la bontà di soffermarsi sulla lettura di uno sconosciuto qualsiasi, che ha avuto l’idea di dedicare un blog ad una professione, perchè quella dell’agente di viaggi è una professione.
Chi potrebbe, eventualmente, leggermi? Forse qualche collega incuriosito o chissà una persona che non è mai entrata in una agenzia, ritenendola superflua, o invece una delle persone, e ce ne sono ancora tante, che affidano l’organizzazione delle loro vacanze a noi agenti di viaggio. Indipendentemente da chi mi dovesse leggere, visto che ogniqualvolta ti inserisci in uno dei tantissimi social network o in un blog o in qualsiasi altro analogo mezzo di comunicazione, vieni profilato e ti ritrovi “schedato” dappertutto, mi autoprofilo.
Ho chiamato questo post UN MESTIERE UNA PASSIONE e già questo la dice lunga sul modo in cui mi sono sempre approcciato a questo bellissimo lavoro. La spinta che mi ha sempre dato la voglia di svegliarmi, ormai da ben 30 anni, con la stessa energia di sempre è la grande, immensa passione con cui ho vissuto questi lunghi anni dietro la scrivania di una agenzia di viaggi, anzi per l’esattezza di tre, avendo cambiato azienda per tre volte, e il risultato è stato, sempre, lo stesso: tanta, tanta passione e tanto, tanto amore per questo mestiere.
Già di questo mi devo rendere grato alla vita e a me stesso per avere avuto la fortuna di fare il lavoro che amo, sapendo quanto sia frustrante svegliarsi la mattina e andare in un posto di lavoro odiato, o fatto solo perchè devi in qualche modo campare (e comunque anche in questo caso bisogna essere grati, pensando a chi non ha uno straccio di occupazione!). Socchiudendo gli occhi e rivedendo tutti questi anni mi vengono in mente tante bellissime immagini, le centinaia di persone che mi sono visto sfilare davanti, le tante mani che ho stretto, i sorrisi con cui mi è stato detto grazie, le tantissime cartoline speditemi da ogni luogo del mondo.
Le coppie in viaggio di nozze che ancora a distanza di tempo mi incontrano, casualmente, e si ricordano di un viaggio che hanno fatto tanti anni fa ed oggi mi presentano il figlio, cresciuto nel frattempo, e gli dicono “sai chi è questa persona? quello che ci ha organizzato la luna di miele!.”
Tantissime manifestazioni di affetto, di stima, di gratitudine che hanno alimentato il serbatoio della passione per il lavoro, anche nei momenti più difficili, più drammatici. Sì, perchè il nostro lavoro è un lavoro affascinante e non potrebbe non esserlo, vendendo l’idea di una emozione, un sogno che diventa realtà solo all’arrivo a destinazione, ma ci ha riservato anche dei momenti difficilissimi, dovuti, soprattutto a tutto quello che è andato succedendo nel mondo, mettendo sempre più a repentaglio l’armonia tra i popoli, la sicurezza, e restringendo di conseguenza il mondo ipotetico (non ultimo le mete così a noi vicine come tutto il Nord Africa, paesi che come la Tunisia, il Marocco, l’Egitto, meritano, assolutamente di tornare ad essere regine incontrastate delle vacanze degli italiani).
Come non ricordare le ore 15.00 circa di un 11 settembre in cui ero appena tornato dal bar per un caffè rigenerante e rientrando in agenzia trovo i miei colleghi turbati dalle prime notizie che stavano arrivando dagli States, e, ancora, nessuno aveva capito quello che poi sarebbe stato il vero dramma. Abbiamo passato delle giornate al massimo della tensione perché oltre alla preoccupazione che tutto il pianeta stava vivendo, noi avevamo persone in giro per il mondo e soprattutto clienti negli Stati Uniti, bloccati, in attesa di notizie, e di un aereo che li riportasse in patria.
In Italia c’erano i parenti, afflitti, i quali passavano le giornate nei nostri uffici per avere notizie, e in quei tempi non avevamo skype, internet ai livelli di oggi e quindi potete immaginare cosa ha significato questo per noi.
Siamo riusciti a dare assistenza a tutti e questo è un monito per chiunque ci snobba…facile quando tutto va bene ma quando si creano problemi, anche senza arrivare a questi livelli, forse l’essersi affidati ad un professionista può fare la differenza.
Ci si affeziona ai clienti, diventano amici, fanno parte di te e, purtroppo, nel carnet dei ricordi ci metto pure qualche episodio triste e non posso non ricordare un giovane cliente che aveva prenotato da me, e ancora ho il suo viso davanti, e, purtroppo ha perso la vita per un maledetto incidente, appena arrivato sul luogo di vacanza. Apprendere la notizia fu uno shock terribile.
Non posso negare il fatto che pur vivendo di questi ricordi, oggi si deve fare i conti con un cambiamento epocale che ha avuto inizio con l’avvento e lo sviluppo di tutto quello che ruota intorno al web.
Un giorno le persone entravano in agenzia e ci dicevano “vorrei fare un viaggio, lei cosa mi consiglia?” ed affidavano a noi la realizzazione dei loro sogni di vacanza. Oggi la maggior parte entra e la prima cosa che ci dicono “ho visto su internet” quasi come se il web fosse diventata la Sacra Bibbia.
Ma nonostante questo continuerò ad amare il mio lavoro e dare sempre il massimo di me stesso perché non c’è cosa più gratificante del cliente che torna soddisfatto da un viaggio e ti ringrazia per avergli offerto questa opportunità.
DAVID SANTO