Il caffè italiano a Miami Beach
Sempre più di moda, sempre più amata. Miami Beach è non solo una grande vetrina, ma anche una grande opportunità da cogliere di qui ai prossimi anni. Dove investire senza alcun tentennamento, e, dunque, anche per cambiare vita. LAR è definita da molti operatori dell’economia e della finanza. E non è la sigla di una nuova serie televisiva, bensì l’acronimo di Latin american rich. Quella che diventerà appunto Miami nel 2020: la capitale dell’America Latina ricca. A Miami sono in ballo 10 miliardi di dollari d’investimento, (in prevalenza capitale statunitense) per “Live Miami 2020”, a nord di Biscayne Boulevard e lungo la baia omonima.
Fra cui, in particolare, il Tunnel del porto (607 milioni di dollari), il Park Museum (che include il Museo delle arti e scienze, 500 milioni), Genting’s Resort World (con hotel, ristoranti, teatri, casino, 4 miliardi), Miami World Center (4 miliardi), One Bayfront Plaza (2 miliardi), Brickell City Centre (1,2 miliardi) e poi una Marina per mega yachts, e l’ampliamento dei parchi di Biscayne. L’italiano è una lingua sempre più diffusa da queste parti. Miami è difatti molto amata dai nostri connazionali per le sue spiagge, i numerosi venues, i negozi griffati e di ogni tipo, gli ottimi ristoranti, i campi da golf e un clima simile a quello dei vicini tropici. Tutte le compagnie aeree propongono inoltre voli con destinazione Miami con cadenza minima giornaliera. Non è dunque un caso che da alcuni anni l’unico punto di ritrovo (dalle 11 alle 2 di notte) sulla Lincoln Road per prendere un caffè, un drink, gustare qualcosa e concludere affari senza dover entrare per forza in un ristorante sia un locale di matrice italiana.
Il Segafredo Café (seconda boutique al mondo del noto marchio), è senza dubbio da cinque- sei anni il bar più alla moda e più cool della famosa via. “Ma anche quello più piccolo (80 mq) che realizza i maggiori incassi di tutta la Lincoln per metro quadrato, con una media di 800 persone il giorno” tiene a precisare Luca Voltarel, 42 anni, veneto, uno dei soci di Graspa group che detiene e gestisce sei locali di successo a Miami. Il Segafredo Café, che è ormai considerato da molti uomini d’affari il loro ufficio esterno, nasce per iniziativa di Graziano Sbroggiò, 49 anni, imprenditore veneto, (insieme all’israeliano Mark Soyka) che intuisce le grandi potenzialità commerciali e attrattive della via di Miami South Beach ancora quando Ocean Drive era all’apice della popolarità negli anni Novanta. “All’inizio fummo accolti con diffidenza” rivela Luca, “e bollarono il nostro locale come euro trash (spazzatura europea, ndr). “Poi abbiamo man mano eliminato dei tavoli all’esterno piazzando dei salottini. Musica chill lounge e deep house, e una cura minuziosa del servizio al cliente hanno poi decretato il successo”. Risultato? I nostri connazionali veneti hanno cambiato vita e fatto cambiare abitudini (e opinione) alla popolazione locale, e ai turisti. Dal pomeriggio alle prime ore del mattino si fatica a prenotare un tavolo esterno. E le splendide donne abbondano.
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Alessandro Luongo