Le migliori mascherine di stoffa secondo gli esperti
Oggi sul mercato vengono vendute una grande quantità di mascherine, caratterizzate da materiali, forme e dimensioni diverse. Le mascherine in tessuto sono tra le più apprezzate dalla popolazione. Sono belle da vedere, ecologiche ed economiche. Ma sono anche sicure?
Si tende a parlare delle mascherine in tessuto come di un’unica tipologia di prodotto. In realtà, quello su cui si deve porre l’attenzione è il fatto che queste mascherine siano realizzate con decine di materiali diversi.
Purtroppo, molte persone in questo periodo sono affette dal Covid-19 senza saperlo. Per questo motivo, è molto importante scegliere con cura la mascherina in tessuto da indossare, così da non nuocere né a se stessi né agli altri.
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Dato che il mondo delle mascherine in tessuto riutilizzabili è così ampio, scopriamo quali sono i pro e i contro, cosa hanno rivelato gli studi condotti su tipologie diverse di tessuti e su quali criteri basarsi per scegliere una buona mascherina in tessuto.
La sottile linea tra filtrazione e traspirabilità
Molte persone optano per le mascherine in cotone lavabili perché ritengono che queste offrano una maggiore traspirabilità. In realtà si tratta di un pensiero infondato, poiché esistono mascherine in tessuto che permettono molta traspirabilità ma poca filtrazione e, viceversa, altre mascherine con un’ottima filtrazione ma una pessima traspirabilità.
Inoltre, se una mascherina lascia passare troppa aria, potrebbe rivelarsi inefficace per proteggersi dalla trasmissione del virus.
Tuttavia, non è da sottovalutare nemmeno il caso opposto. Ossia, esistono delle mascherine che non permettono una corretta traspirabilità. Questo porta alla formazione di condensa sul viso, con una notevole riduzione dell’efficacia.
Una buona mascherina in tessuto è quella che trova il giusto equilibrio tra la filtrazione dell’aria e la traspirabilità, fermo restando che nessuna mascherina di questa tipologia blocca eccessivamente il passaggio dell’aria.
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Le migliori mascherine antivirus in vendita
Alcuni tipi di mascherine in stoffa sono state certificate dall’Istituto Superiore di Sanità per tutta la durata dell’emergenza da Covid-19.
Per essere certificate dall’Iss (stiamo quindi parlando di mascherine che hanno superato test di efficacia della filtrazione batterica) devono soddisfare 5 requisiti:
– Resistenza a schizzi di liquidi ( >16,0 kPA)
– Traspirabilità (Tipo I <40, Tipo II <40, Tipo IIR <60)
– Efficienza di filtrazione batterica (Tipo I >95%, Tipo II >98%)
– Pulizia da microbi (<30 UFC/g)
– Biocompatibilità (non tossica per la pelle)
Una mascherina che soddisfa questi requisiti viene chiamata anche mascherina certificata CE (dicitura che appare sull’etichetta), in quanto la produzione è stata fatta conformemente alla norma UNI EN 14683.
Quando parliamo di test sull’efficacia della filtrazione batterica ci stiamo riferendo al test standard utilizzato per verificare l’efficacia delle mascherine chirurgiche monouso di bloccare le particelle, le quali possono essere anche molto piccole.
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Le tipologie di mascherine certificate
Dopo questa breve premessa, passiamo ad analizzare quali sono le 3 principali tipologie di mascherine chirurgiche certificate in vendita (tra cui anche quelle lavabili):
– Monouso: la tipologia base delle mascherine chirurgiche è quella usa e getta, che non aderisce perfettamente al viso ma impedisce la fuoriuscita di goccioline;
– Lavabili: si tratta di mascherine certificate dall’Iss sulla base dei 5 requisiti appena elencati (si consiglia di lavarle ogni 8 ore a 30°);
– Lavabili con filtro: sono mascherine lavabili come quelle appena viste ma con una tasca per il filtro (da rimuovere al lavaggio).
Infine, esistono le tipologie di mascherine più in linea con la moda o “casalinghe” che, tuttavia, non sono un dispositivo medico. Nonostante non siano certificate, anche le mascherine in stoffa fai da te trattengono abbastanza bene le goccioline, a patto che la trama del tessuto sia fitta.
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Il test sulla sicurezza delle mascherine in tessuto
Non basta che una mascherina in tessuto sia bella per essere indossata: deve essere anche sicura. Which? ha realizzato un test di laboratorio indipendente nel Regno Unito su 15 tipologie di tessuto diverse utilizzate per produrre le mascherine oggi in commercio. Il loro test si è concentrato sulle mascherine in tessuto lavabili perché sono quelle più apprezzate, sostenibili e pratiche per l’uso quotidiano.
Per effettuare il filtraggio batterico, i tecnici di laboratorio hanno utilizzato un generatore di aerosol per sparare le particelle. Poi è stata misurata la pressione per aspirare aria attraverso il rivestimento e le mascherine sono state indossate per 80 volte, al fine di verificarne la resistenza ad un uso prolungato. In ultimo, le mascherine sono state lavate 5 volte per testare le reazioni di filtrazione e traspirabilità.
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I risultati del test
I rivestimenti migliori si sono dimostrati in grado di bloccare più del 99% delle particelle batteriche. Di contro, i rivestimenti peggiori hanno bloccato solamente il 7% delle particelle.
Ad essere annoverate tra le migliori mascherine in tessuto sono quelle che presentano più strati (almeno 2, meglio se sono 3). In assoluto, le più efficaci sono quelle che danno la possibilità di inserire un inserto filtrante usa e getta fra gli strati di tessuto esterni (95% di efficacia).
In Italia sono stati effettuati altri test da Altroconsumo, i quali hanno rivelato nelle mascherine in tessuto una capacità di filtrazione tra l’80 e il 90%, anche se molte peccano in fatto di traspirabilità.
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Come scegliere la mascherina antivirus lavabile
Quindi, quali mascherine antivirus lavabili scegliere? Ecco cosa devi tenere in considerazione per scegliere una buona mascherina:
– Il numero di strati: come hanno dimostrato i test, le mascherine più affidabili sono quelle a 3 strati, anche se 2 sono già un buon compromesso;
– Il materiale: la tipologia di tessuto con cui è stata prodotta la mascherina è essenziale per la sicurezza, e il cotone a trama fitta è il materiale da prediligere fra tutti;
– La possibilità di regolarla: i test hanno dimostrato che le mascherine in grado di adattarsi alla forma del viso sono più sicure di quelle aperte.
Conclusioni
Le mascherine in stoffa lavabile sono belle, comode, ci permettono di esprimere la nostra personalità e riducono l’impatto ambientale, poiché possono essere lavate e riutilizzate senza la necessità di gettarle dopo il primo uso. Ma attenzione al materiale di quella che si sceglie di indossare!
In questo periodo storico ci viene richiesto di essere più scrupolosi, di verificare la sicurezza dei dispositivi che indossiamo, di mantenere la distanza di almeno un metro e di utilizzare l’igienizzante per le mani ogni qualvolta sia necessario.
Anche se si tratta di gesti in apparenza semplici, possono fare una grande differenza.