Mollare tutto e trasferirsi a Curaçao nelle Antille
A cura di Nicole Cascione
“Dopo anni di duro lavoro, alla soglia dei 50, ci siamo ritrovati con un pugno di mosche in mano. A causa della crisi, arrivata anche dalle nostre parti, mio marito ha dovuto chiudere l’agenzia di pubblicità che aveva fondato e che era il suo fiore all’occhiello. Per farlo, dopo tre anni in cui lavorava anche i fine settimana senza darsi la paga ed era ai limiti delle sue forze, ha dovuto usare i risparmi di una vita; contestualmente l’azienda dove lavoravo io stava riducendo il personale e spostando gli uffici verso Milano. Avevamo solo una possibilità: ricominciare utilizzando la mia liquidazione. Ci siamo chiesti cosa avremmo potuto fare e ci siamo resi conto di non avere più alcuna fiducia nel sistema Italia per cui tanto valeva fare una pazzia”. Una pazzia che, nel 2014, ha portato Franca Leuzzi e la sua famiglia da Trieste a Curaçao, nelle Antille Olandesi. Oggi Franca ci racconta com’è cambiata la loro vita in questi tre anni.
Franca, sono passati tre anni dal giorno in cui avete deciso di trasferirvi a Curaçao. Come e in cosa è cambiata la vostra vita?
I ritmi sono molto più lenti qui e se una cosa non la si fa oggi, vorrà dire che la si farà domani. Nessuno si arrabbia. Lavorare con i turisti è molto piacevole, si ha a che fare con gente che sorride. Mio marito si è addirittura trasformato, da introverso e silenzioso che era a chiacchierone e allegro con i clienti. La vita scorre semplice e lineare. Molta famiglia, molta quiete, nessun grillo per la testa.
Di cosa vi occupate ora?
Abbiamo aperto un’agenzia turistica, un negozio in franchising ed ora uno su nostro concept, che vende prodotti di moda italiana, siamo distributori dei cappelli originali Panama Ecua-Andino e mio marito fa dei lavori di grafica. Insomma, ci diamo parecchio da fare.
Durante questi tre anni di permanenza avete attraversato momenti di difficoltà?
Eccome! Il primo anno lo abbiamo speso solo per trovare i professionisti giusti a cui affidarci, aprire la società, fare tutti i documenti, trovare il luogo dove aprire il negozio, ecc… Ero molto ansiosa e piangevo spesso, terrorizzata dall’idea di non farcela. Siamo arrivati al giorno dell’apertura del negozio che avevamo finito tutti i soldi. Per fortuna è piaciuto, abbiamo cominciato a vendere e siamo sopravvissuti, ma per me, che devo avere sempre tutto sotto controllo, è stata durissima.
Guardando al passato vi capita mai di avere qualche rimpianto?
Alle volte pensiamo a come avremmo potuto arginare in tempo i problemi che ci hanno portato a questa decisione e sì, con il senno di poi i rimpianti ci sono ma, per come sono andate le cose e come stanno andando in Italia adesso, siamo convinti di avere fatto la scelta migliore.
Cosa vi manca dell’Italia e cosa invece avete trovato nel Paese che vi ha accolto?
Dell’Italia ci mancano gli amici cari e il cibo, oltre alle quantità di bellezze sia naturali che architettoniche. Qui abbiamo trovato spiagge, mare, clima favoloso e gente accogliente che oltre a conoscere in media quattro lingue, sa come vivere in modo multiculturale, multireligioso, multirazziale.
A chi consigliereste le Antille Olandesi e a chi no?
Per turismo a tutti, in special modo a coloro a cui piacciono i luoghi non affollati e desiderano respirare anche un pizzico di cultura e storia oltre che godersi le magnifiche spiagge. Per investimento a chiunque abbia un po’ di danaro da parte e voglia investirlo in modo sicuro in campo immobiliare. Come luogo per trasferirsi non lo consiglio a chi cerca il guadagno facile e senza impegno o a chi non è disposto ad accettare il “diverso”. Bisogna avere molta pazienza e disponibilità.
Quali sono le peculiarità del posto e quali invece i lati negativi?
Questa è un’isola Caraibica estremamente europea. Gli olandesi hanno governato fino al 2010 e tuttora mantengono due ministeri e controllano molte imprese. C’e un alto grado di educazione. Ci sono famiglie olandesi e portoghesi arrivate sull’isola nel 1600 e altre italiane nei primi del ‘900. Gli italiani (pochissimi) sono molto stimati e benvoluti. Inoltre è fuori dalle rotte degli uragani, non è territorio sismico, è sempre ventosa e piove pochissimo. I lati negativi sono quelli tipici anche del resto dei Caraibi: la corruzione e la lentezza di…tutto.
Oggettivamente parlando, per chi come voi ha dei figli adolescenti, è il posto giusto per vivere?
Noi l’abbiamo scelta per questo. Ci sono scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, comprese le maggiori facoltà universitarie. Gli adulti sono estremamente protettivi nei confronti dei giovani, per cui c’e molta sicurezza e attenzione nei loro confronti. Hanno un concetto della famiglia molto elevato per cui finiscono tutti di lavorare tra le 4 e le 5 del pomeriggio per poter, stare con i propri figli, il che è estremamente nordico. Nel 2018 sarà terminato un nuovo ospedale “a 5 stelle”. Si lamentano della sanità, ma quando è capitato a noi di andare in urgenza dal medico, dover fare delle radiografie e bendaggi ai ragazzi, il tutto si è svolto in massimo due ore con una spesa ridicola. Una volta conquistata la cittadinanza, e cioè dopo almeno 10 anni di residenza continua sull’isola, anche essere assunti diventa più facile. Non so se i nostri figli vorranno rimanere a vivere qui. Sono ormai abituati a vedere i loro compagni di scuola fare progetti che prendono in considerazione tutto il mondo. Non è come da noi che si cerca il lavoro vicino casa. La gente va dove ci sono le buone occasioni.
Uno sguardo al passato ed uno al futuro. Ultime considerazioni e progetti futuri?
Ho avuto una vita piena di cose sia belle che brutte e alla fine il fatto di avere ricominciato tutto daccapo è stata una sfida che mi ha portato grandi energie e forse un po’ di saggezza in più. Il nuovo progetto che abbiamo è quello di offrire consulenza agli italiani per comperare qualche bella casa a Curaçao sia per investimento che per le vacanze o per la pensione. Ci sono molte ottime opportunità ad alto rendimento. Ci piacerebbe inoltre sviluppare la conoscenza di alcuni marchi italiani che abbiamo portato qui e che stanno riscuotendo molto successo. Peccato avere solo due mani…