Prendersi un anno sabbatico: mollo tutto e parto
Basta, adesso mollo tutto e parto! Chi non ha mai sognato di staccare la spina per un po’ e prendersi del tempo per sé? E non per un periodo breve, come un weekend o un paio di settimane, ma per mesi, o addirittura per un anno?
Magari per cambiare vita oppure semplicemente per dedicarsi alle proprie passioni. Tutti almeno una volta nella vita lo abbiamo pensato prendersi quello in inglese si chiama “gap year”: l’anno sabbatico.
Se anche tu hai preso in considerazione l’idea di prendere un anno sabbatico, o almeno ne hai sentito parlare, potresti volere un po’ più di informazioni per decidere se è davvero la decisione giusta per te.
In questa guida ti forniamo tutte le informazioni e i consigli utili su come prenderti un anno sabbatico con le testimonianze di chi lo ha già fatto.
- Il significato di anno sabbatico
- Che cos’è un anno sabbatico?
- Anno sabbatico in Italia: la normativa
- L’anno sabbatico a scuola
- L’anno sabbatico all’università
- L’anno sabbatico per i docenti della scuola
- Anno sabbatico per i professori universitari
- Un anno sabbatico dal lavoro
- Perché chiedere un anno sabbatico
- Dipendenti pubblici
- Anno sabbatico nel contratto commercio
- Anno sabbatico dei sacerdoti
- I pro e i contro di un anno sabbatico
- Cosa fare durante un anno sabbatico
- Anno sabbatico all’estero: dove andare
- Anno sabbatico: fatti ispirare da queste esperienze reali!
Il significato di anno sabbatico
Perché si dice anno sabbatico? Una definizione di anno sabbatico viene data dalla Treccani: «Presso gli Ebrei, settimo anno, ultimo di ogni ciclo di sette, in cui l’antica legislazione ebraica prescriveva la cessazione dei lavori nei campi, la liberazione degli schiavi ebrei, il condono dei crediti».
Per ricercare il significato e l’origine del termine dobbiamo, infatti, risalire al V secolo a.C. quando nell’antica tradizione ebraica l’anno sabbatico era utilizzato per indicare il periodo durante il quale, in onore a Dio e secondo le leggi Mosaiche, si lasciava riposare la terra, si condonavano i debiti e venivano liberati gli schiavi.
Non si trattava di una semplice tregua dalla fatica del lavoro, ma di un ritorno alla vita dello spirito per trarne forza e ricominciare un nuovo ciclo. L’etimologia di anno sabbatico deriva proprio dall’ebraico shabbāt: giorno di interruzione del lavoro.
L’anno di sabbath è citato diverse volte nella Bibbia ebraica dove si stabilisce che ogni sette anni la terra debba riposare. Ciò significa che in quell’anno anche i suoi abitanti dovranno vivere diversamente, sospendendo le proprie attività.
Che cos’è un anno sabbatico?
Oggi, anno sabbatico vuole dire prendersi un anno di congedo retribuito cui i docenti universitari hanno diritto per dedicarsi alla ricerca scientifica e all’aggiornamento: due volte ogni dieci anni in Italia, una ogni sette negli Usa.
Il termine è diventato anche sinonimo di un lungo periodo di riposo lontano dalla professione lavorativa: la cosiddetta aspettativa per anno sabbatico. Non è necessariamente utilizzato per ulteriori studi, scambi culturali, o per scrivere un libro e può anche essere qualsiasi periodo di tempo: un semestre o alcuni mesi.
Il più delle volte, coloro che si prendono un anno sabbatico lo fanno tra due eventi significativi: i diplomati delle scuole superiori prima dell’iscrizione all’università, i neolaureati prima di entrare nel mondo del lavoro e i professionisti che portano a termine un grande progetto.
Gli anni sabbatici sono, infatti, una “pausa” dagli studi o dal lavoro in cui di solito si decide di viaggiare da soli (o no) per il mondo. Prendersi un periodo sabbatico può significare molte cose diverse: è tempo di permettere al tuo cervello di lavorare in modi diversi, di riposare dopo un periodo stressante e di esplorare altri interessi.
Non è solo un’opportunità per rimandare la scuola o il lavoro, ma anche un’occasione per viaggiare con lo zaino in spalla attraverso l’Europa e il mondo.
Anno sabbatico in Italia: la normativa
In Italia il congedo sabbatico è diffuso pochissimo rispetto ai Paesi del Nord Europa, dove la pratica dell’anno sabbatico, del gap year, è più accettata e diffusa. Pensiamo a Olanda, Svezia, Australia, Nuova Zelanda ed i Paesi anglosassoni in generale.
Eppure nel nostro Paese esiste una normativa che regola l’anno sabbatico nel mondo del lavoro. Si tratta della legge n.53 del 2000. In base a questa normativa possono chiedere l’anno sabbatico tutti di dipendenti, privati o pubblici, purché abbiano maturato almeno 5 anni di anzianità lavorativa in quell’azienda. Quindi devi essere assunto da quell’azienda da almeno 5 anni: se hai lavorato 3 anni presso un’azienda e 2 presso un’altra non conta.
Prima di vedere come ottenere un anno sabbatico da lavoro, illustriamo i diversi tipi di anni sabbatici: dopo la scuola, durante e dopo l’università, per i docenti e i dipendenti in generale.
L’anno sabbatico a scuola
Un anno sabbatico o gap year è un anno di apprendimento esperienziale che in genere viene svolto dopo il liceo, nel post diploma, e prima dell’iscrizione all’università. Tanti infatti sono gli studenti della scuola che decidono di prendersi un anno sabbatico dopo la maturità.
Gli anni sabbatici possono assumere molte forme e gli scopi sono diversi:
- fare un viaggio o un soggiorno linguistico;
- partecipare a un programma di volontariato all’estero;
- acquisire esperienza professionale o fare un corso di formazione per accedere a una determinata scuola universitaria;
- lavorare come stagista o dipendente retribuito;
- fare la scuola reclute o il servizio civile.
Il Gap Year può rivelarsi particolarmente utile per chiarirsi le idee. Dopo il diploma, infatti, non sempre si sa quale percorso intraprendere: un anno sabbatico può aiutarti a prendere decisioni consapevoli. Non solo. Scoprire le differenze che ci sono in un nuovo ambiente e vivere una vera e propria immersione culturale in un altro Paese ci trasforma in persone più aperte mentalmente.
L’anno sabbatico all’università
Puoi decidere di prendere un anno sabbatico durante l’università, dopo la triennale e in generale dopo la laurea. Prendersi un periodo sabbatico dopo uno o due anni di università può aiutarti a rivalutare i tuoi studi e ad impegnarti nuovamente per la tua istruzione.
A questo punto del tuo percorso, infatti, hai l’esperienza di vita giusta che rende il viaggiare da solo meno scoraggiante: sarai pronto per fare nuove amicizie ed esplorare nuovi posti. Al tuo ritorno potresti scoprire che le tue priorità sono cambiate un po’. Tranquillo, è del tutto normale. Un anno sabbatico offre una nuova prospettiva sulla vita, specialmente sulla vita dell’università.
Chi decide di prendersi un anno sabbatico post laurea ha ragioni simili agli studenti che lo prendono dopo la scuola: ha bisogno di una pausa! Dopo l’università potresti sentire ancora di più la pressione di trovare un lavoro subito oppure, viceversa, la frustrazione di non trovarlo.
Un anno sabbatico è un buon biglietto da visita da inserire nel curriculum e ti offre molti spunti di cui parlare quando torni e inizi a fare colloqui. Imparerai ad adattarti a molte situazioni e interagire con tutti i tipi di persone, tutte “skills” molto preziose.
L’anno sabbatico per i docenti della scuola
L’anno sabbatico per gli insegnanti e dirigenti è un anno di aspettativa non retribuita. Conosciuto come “Anno di riflessione importante per la formazione”, l’anno sabbatico in Italia è regolato dall’articolo 26 comma 14 della legge n. 448/1998.
Anno sabbatico dalla scuola: quando richiederlo
La normativa stabilisce che possono usufruire di un anno sabbatico i docenti e i dirigenti con contratto a tempo indeterminato, della durata massima di un anno scolastico ogni dieci anni compreso il primo decennio. Durante l’anno sabbatico la scuola non versa i contributi INPS, ma il dipendente può pagarli autonomamente.
I destinatari
Ai sensi dell’art. 18/3 del CCNL comparto Scuola l’aspettativa per realizzare l’esperienza di una diversa attività lavorativa o per superare un periodo di prova è attribuita a domanda dal dirigente scolastico al personale docente, educativo ed ATA assunto a tempo indeterminato (non è necessario aver superato il periodo di prova).
L’aspettativa per “anno sabbatico” può essere, quindi, chiesta solo dal personale di ruolo:
- Docenti: di scuola superiore, secondaria, primaria;
- Dirigenti scolastici;
- Personale ATA.
Sono esclusi i docenti che non abbiano ancora superato il periodo di prova e quelli assunti con contratto a tempo determinato.
Come presentare la richiesta
La richiesta va presentata al Preside, il quale la gira all’Ufficio Territoriale Scolastico. La richiesta non deve riportare la motivazione per cui si richiede l’anno sabbatico: non c’è alcun obbligo, basta che sia in carta semplice e che contenga il riferimento normativo per la fruizione del diritto, ossia la Legge 448/1998. L’Ufficio Territoriale quindi, insieme al Preside, verifica che non ci siano impedimenti di tipo organizzativo nella scuola e quindi la concede.
Anno sabbatico per i professori universitari
Per i docenti universitari, invece, l’anno sabbatico può essere preso ogni sette anni, purché siano docenti ordinari o associati confermati. A differenza degli insegnanti di scuola, il professore universitario non può dedicarsi a quello che vuole senza alcun limite: deve dedicarsi esclusivamente ad attività di ricerca nella stessa nazione oppure in uno Stato estero.
In questo caso, però, l’anno sabbatico è retribuito. La normativa che disciplina l’anno sabbatico per i docenti universitari è l’articolo 17 del DPR 382/80. Durante l’anno sabbatico il docente:
- Mantiene il suo ruolo;
- Percepisce lo stipendio abituale;
- Conserva i requisiti a scopo di carriera e scatti di anzianità;
- Mantiene i propri compiti per cui può essere convocato a far parte di commissioni;
- Non può insegnare in altri istituti;
- Può usufruire di fondi per la ricerca che sta conducendo.
Come presentare la richiesta
Un docente che voglia usufruire dell’ Anno Sabbatico deve presentare apposito modulo presso l’Ufficio Gestione Carriere della propria università 6 mesi prima dell’inizio del periodo di congedo.
Deve altresì:
- Presentare il programma di studi da svolgere, la ricerca che intende condurre;
- Presentare eventuali lettere di invito da parte di laboratori e università all’estero;
- Presentare al Rettore gli esiti degli studi condotti durante il congedo;
- Il Rettore prima di accordare il periodo deve valutare la disponibilità interna di docenti per la sostituzione.
Un anno sabbatico dal lavoro
Sebbene non sia così comune, prendere un anno sabbatico durante il lavoro è un’ottima opzione. Un periodo sabbatico dal lavoro può aiutarti a ottenere una prospettiva su un potenziale cambiamento di carriera o una promozione. Può aiutarti ad adattarti a una nuova fase della vita o abbandonare un lavoro che hai mantenuto per anni.
E mentre prendere un anno sabbatico da adulto presenta più sfide, può anche darti molta più libertà: a 40 anni così come a 50 anni. Come testimonia la storia di Loredana Scaiano che si è presa un anno sabbatico a 50 anni.
Durante l’anno sabbatico non si è retribuiti e non si percepisce alcuno stipendio, non si accumulano contributi INPS né anni di servizio, né ferie. L’anno sabbatico è un periodo di sospensione dell’attività lavorativa, ma conservi il posto: il datore di lavoro non può assumere qualcun altro se non per il periodo in cui manchi.
Perché chiedere un anno sabbatico
Si può chiedere l’aspettativa per motivi di famiglia, di salute, di passaggio ad altre amministrazioni pubbliche o per svolgere funzioni elettive. La legge 53/2000 permette ai dipendenti pubblici o privati di chiedere un periodo di sospensione dal lavoro di 11 mesi per frequentare corsi e master, imparare una lingua straniera, seguire progetti di cooperazione internazionale oppure per laurearsi senza il rischio di trovarsi disoccupati.
Richiesta di anno sabbatico dal lavoro
Puoi chiedere l’anno sabbatico da lavoratore dipendente solo una volta nella tua carriera lavorativa. Se però hai bisogno di altro tempo, puoi sempre chiedere l’aspettativa non retribuita.
Per ottenere l’anno sabbatico devi presentare all’azienda un progetto in cui esponi come intendi spendere quell’anno. A quel punto l’azienda valuta se accettare la tua richiesta o no.
L’azienda infatti non è obbligata a concedertelo: in base a ragioni logistiche e organizzative può decidere di non accettarlo oppure può chiederti di posticiparlo ad un altro periodo.
Dipendenti pubblici
I dipendenti pubblici possono prendersi un gap year ogni 10 anni. Il dipendente deve presentare domanda scritta alla propria amministrazione, indicando il periodo in cui intende usufruire del congedo. L’amministrazione, per particolari esigenze di servizio, può anche rifiutare la richiesta o comunque chiedere di posticipare l’inizio.
Rientrato nei dipendenti pubblici anche gli appartenenti alla Polizia di Stato che possono chiedere l’anno sabbatico secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.
Anno sabbatico nel contratto commercio
Il CCNL del settore commercio disciplina l’aspettativa per gravi motivi familiari (art.78), e l’aspettativa per tossicodipendenza (art.82). È inoltre previsto un congedo per la formazione, finalizzato al completamento della scuola dell’obbligo (art.80 bis).
Fuori da queste tematiche, la concessione di un’aspettativa non retribuita è a discrezione del datore di lavoro.
Anno sabbatico dei sacerdoti
L’anno sabbatico nella Chiesa Cattolica è piuttosto frequente. In questo interessante approfondimento di Famiglia Cristiana si evidenzia come ogni anno in Italia oltre 40 sacerdoti chiedono la dispensa dal ministero perché non si sentono più adatti a servire la Chiesa da pastori. E molti altri sacerdoti ottengono un anno sabbatico per superare difficoltà e dubbi.
Nel codice di diritto canonico non si parla esplicitamente di anno sabbatico. Il Capitolo IV Can. 665 prevede che: «I religiosi devono abitare nella propria casa religiosa osservando la vita comune e non possono assentarsene senza licenza del Superiore. Se poi si tratta di una assenza prolungata, il Superiore maggiore, col consenso del suo consiglio e per giusta causa, può concedere a un religioso di vivere fuori della casa dell’istituto, ma per non più di un anno, a meno che ciò non sia per motivi di salute, di studio o di apostolato da svolgere a nome dell’istituto».
I pro e i contro di un anno sabbatico
Anno sabbatico si o no? Come per qualsiasi decisione importante, ci sono dei pro e contro nel prendersi un anno sabbatico. Ogni individuo è diverso, così come ogni situazione, quindi assicurati di dedicare un po’ di tempo per riflettere sulle tue intenzioni, sui tuoi obiettivi e sulla tua situazione specifica prima di optare a favore o contro un anno sabbatico.
Ecco i vantaggi e svantaggi dell’anno sabbatico.
I vantaggi di un anno sabbatico
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Ritrovare se stessi
Tra i vantaggi di un anno sabbatico c’è l’opportunità di riposare, ricaricarsi e ritrovare se stessi. Studiare, sia al liceo, all’università o alla scuola di specializzazione, è un lavoro duro. E molti studenti lavorano anche part-time o svolgono attività sportive anche agonistiche. Un anno sabbatico può darti un po’ di tempo lontano da questi fattori di stress.
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Apprendere nuove abilità
Durante un anno sabbatico, uno studente, così come un lavoratore, può prendere il controllo del proprio tempo, eliminando le pressioni ed esplorando il mondo prima di stabilirsi nella fase successiva della propria vita. Molte persone considerano l’anno sabbatico come un momento per apprendere nuove abilità di vita e responsabilità personali.
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Arricchire il proprio curriculum
Un anno sabbatico è un ottimo momento per impegnarsi in attività che andranno ad arricchire il curriculum. Imparare un’abilità, lavorare all’estero e venire in contatto con culture diverse, studiare una seconda lingua o trascorrere mesi immersi nell’apprendimento di un argomento o paese specifico contribuiscono a far risaltare il tuo curriculum.
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Fare buona impressione sul datore di lavoro
Un anno dedicato al volontariato o al tirocinio può anche sviluppare competenze che faranno un’ottima impressione sui potenziali datori di lavoro.
Gli aspetti negativi dell’anno sabbatico
Il motivo più discusso per cui le persone esitano nel prendersi un periodo sabbatico è il denaro. Inizialmente viaggiare può essere costoso e in seguito potrebbero esserci degli svantaggi finanziari. Basta però scegliere uno paesi dove si vive con poco per ovviare a questo aspetto.
Prendendo un anno sabbatico rimarrai “dietro” ai compagni di scuola o ai colleghi di lavoro. Ciò significa che ci vorrà un po’ più di tempo per recuperare terreno. Anche se prendere un anno sabbatico può darti delle grandi pause mentali e consentirti di tornare al lavoro o agli studi con rinnovato vigore, potresti perdere un po’ di entusiasmo. Dovrai concederti del tempo per tornare alla routine dello studio e del lavoro.
Cosa fare durante un anno sabbatico
Ora che hai deciso di prenderti un anno sabbatico, è arrivato il momento di iniziare a pianificare! Dove vuoi andare? Cosa vuoi fare in un anno sabbatico?
Gli anni sabbatici hanno molti intenti. Il viaggio è il principale, ma anche questo può assumere diverse forme. Puoi mettere alla prova le tue abilità in una lingua straniera o impararne una nuova attraverso un programma di studio. Puoi fare volontariato all’estero oppure partecipare a uno dei viaggi spirituali per provare un po’ di tutto.
Non c’è un modo sbagliato per trascorrere questi mesi di congedo. Alcuni scelgono per esempio di ritirarsi in un eremo, altri di lavorare all’estero, e altri ancora preferiscono vivere in un ecovillaggio.
Anno sabbatico all’estero: dove andare
Viaggiare in giro per il mondo è una scelta molto popolare per coloro che prendono anni sabbatici. I paesi in cui si parla la lingua inglese di solito sono in cima alla lista delle preferenze, così come quelli in cui è possibile viaggiare con un budget limitato.
Ogni anno, Go Overseas – community per programmi all’estero – classifica le prime dieci destinazioni per un anno sabbatico in base a una serie di fattori rilevanti tra cui la popolarità. Tra i paesi più gettonati da visitare durante un anno sabbatico ci sono America, Inghilterra, Australia, Giappone, India e la maggior parte dei paesi dell’Europa occidentale.
Di seguito una nostra personale top ten delle mete migliori.
La Top 10 delle migliori destinazioni per un anno sabbatico secondo noi di Voglio Vivere Così
1. Anno sabbatico in America
Grattacieli, viaggi su strada, cowboy e surfisti: l’America è un mix eterogeneo ed eclettico di persone e luoghi. Senza contare che gli Stati Uniti offrono una vasta gamma di opportunità per i “gapper”: sono un ottimo posto per perfezionare l’inglese, ottenere informazioni sulle potenziali scelte di carriera e vedere una serie di stili di vita diversi.
Potresti, ad esempio, sfruttare quest’anno per fare l’au pair negli USA oppure trovare qualche altro lavoro che ti permetta di rimanere nel Paese.
2. Anno sabbatico in Inghilterra
Uno dei modi più frequenti, e semplici, è quello di trascorrere del tempo in una città come, ad esempio, Londra dove trovarsi un lavoro e vivere, spesso per la prima volta, in maniera completamente autonoma. Londra è vicina, non è difficile trovare lavoro e si è circondati da persone che fanno lo stesso tipo di esperienza.
3. Anno sabbatico in Australia
L’Australia è una destinazione popolare per trascorrere un gap year, dal momento che offre un visto per vacanze-lavoro, dando la possibilità di lavorare durante il loro viaggio. Molti visitatori con questo visto trovano lavoro a breve termine in ostelli, bar o fattorie per finanziare i loro viaggi.
4. Anno sabbatico in Giappone
Il Giappone piace a quanti cercano un anno sabbatico incentrato sulla lingua. Inoltre, le montagne del Giappone attirano gli amanti dello sci e dello snowboard, così come quelli interessati alla tecnologia.
5. Anno sabbatico in India
L’India, che si estende dalle vette innevate dell’Himalaya ai fitti paesaggi verdi del Kerala, attira soprattutto gli studenti. Si tratta di un paese incredibilmente vario dove puoi cavalcare cammelli nel deserto, rilassarti sulle spiagge del sud ed esplorare splendidi templi e palazzi.
6. Anno sabbatico in Italia
Anche l’Italia è una destinazione popolare per trascorrere un anno sabbatico. Puoi pensare di cambiare città per approfondire i tuoi studi e le tue ricerche, ma è anche un’occasione per visitare il nostro Paese da nord a sud.
7. Anno sabbatico in Canada
Il Canada è un paese meraviglioso pieno di terre selvagge e fotogeniche e sci di livello mondiale. Molti viaggiatori che desiderano dare lezioni di sci o snowboard scelgono questo Paese.
Il Canada è anche un’ottima opzione per i gapper alla ricerca di un’esperienza ricca di cultura, dal momento che si tratta di una delle nazioni più multiculturali della terra.
8. Anno sabbatico in Germania
Chi sceglie la Germania, di solito trascorre il proprio anno sabbatico a Berlino, la capitale, e lo fa per migliorare il proprio tedesco. Lo conoscenza della lingua tedesca risulta, infatti, essere sempre più una skill chiave in ambito lavorativo.
9. Anno sabbatico in Spagna
La Spagna è una delle destinazioni più popolari per un anno sabbatico in Europa. Molti programmi di anno sabbatico in Spagna si concentrano su arte, musica e lingua. Barcellona viene costantemente classificata tra le migliori città del mondo.
L’immersione linguistica è estremamente popolare per gli italiani che desiderano imparare o migliorare il proprio spagnolo. Inoltre, la Spagna ospita molti importanti siti culturali, una vivace vita notturna e una scena culinaria di fama mondiale.
10. Anno sabbatico alle Canarie
Vicine, con un clima sempre caldo, le Canarie sono un’ottima meta per prendersi un anno sabbatico all’insegna del mare e della scoperta. Qui potrai incontrare numerosi italiani che hanno deciso di trasferirsi definitivamente aprendo un’azienda oppure per trascorrere gli anni della pensione. Non sarà, inoltre, difficile trovare un lavoro per la stagione estiva all’estero.
Anno sabbatico: fatti ispirare da queste esperienze reali!
Non esiste una regola su quando prendersi un anno sabbatico. Spesso, però, è proprio la paura a frenare molte persone che sognano di fare quest’esperienza. Solitamente si accampano ‘scuse’, quali non trovare un lavoro quando si è in viaggio o al rientro, di non avere i soldi. Ma è solo una questione di organizzazione. Al di là di particolarissimi ed eccezionali impedimenti, l’anno sabbatico è qualcosa di fattibile, attraverso un po’ di determinazione insieme ad una dose di sana incoscienza.
Come dimostrano le esperienze di anno sabbatico raccontate su Voglio Vivere Così. Di seguito vi proponiamo alcune delle storie più belle.
- Andrea e Francesca: vivere in un van in giro per l’Australia
- Dalla fattoria all’autostop, il viaggio di Andrea in Nuova Zelanda
- 4aZonZo.com Una famiglia in viaggio. Un anno sempre verso Est
- Margherita, una giramondo che ha scelto la libertà
- Antonella e Stefano, una famiglia in barca a vela
- Beniamino: un anno sabbatico che gli cambia la vita
- Viaggi: il giro di 8 mesi intorno al mondo di Alessandro e Serena
- Letizia e Brendan: in giro per il mondo in otto mesi
- Rossana: la mia vita in Nuova Zelanda
- Freddie del Curatolo: un anno sabbatico a 19 anni in Kenya
- Renzo e la sua vita in Corsica
- Andrea Scomparin: dalla scrivania di una banca ai fondali del Mar Rosso
- Giorgia: vivere a Sharm el Sheik
- Angelo e il lungo viaggio che l’ha portato in Nuova Zelanda
- Massimo e la sua nuova vita a Lima
- Daniela Bianchi: Ibiza è la mia isola che c’è