Cleto: i giovani che lottano contro lo spopolamento
Di Enza Petruzziello
Trasformare l’abbandono in risorsa grazie all’amore di alcuni giovani per il proprio territorio. Perché è vero che sempre più ragazzi decidono di lasciare il loro paese, ma è anche vero che molti con coraggio e determinazione decidono invece di rimanerci, cercando di migliorare la realtà in cui vivono. Siamo a Cleto, piccolo comune della provincia di Cosenza. È qui che l’associazione culturale “La Piazza” opera per il raggiungimento della sua mission: il rilancio di uno dei borghi più belli e suggestivi della Calabria attraverso eventi, incontri e performance artistiche. Formata da un gruppo di amici che hanno scelto di vivere a Cleto nonostante i tantissimi disagi tipici dei piccoli comuni, l’associazione si è ufficialmente costituita nel 2010 con un obiettivo ben preciso: ripopolare le strade, riportare i bambini a giocare per le vie, sentire di nuovo le voci della gente indaffarata nei vicoli, ridare vita al paese che conserva ancora intatto tutto il suo fascino.
Un capillare lavoro sul territorio, dunque, che i volontari de La Piazza portano avanti con orgoglio ormai da anni. Tante le iniziative messe in piedi nel corso del tempo e con le quali si intende promuovere la socializzazione tra i cittadini, valorizzare il paese tramite attività culturali e appassionare le nuove generazioni all’arte e alle tematiche sociali. Dalla giornata del trekking urbano alle visite guidate all’interno del centro storico, dalle passeggiate sonore fino al Cletofestival, fiore all’occhiello dell’associazione. Ogni estate, dal 19 al 21 agosto, il borgo si anima infatti di musica e artisti coinvolgendo tantissime organizzazioni, associazioni e rappresentanti istituzionali e della società civile, studenti e insegnanti in eventi di sensibilizzazione e mobilitazione con l’obiettivo di diffondere modelli e stili di vita improntati alla cultura della legalità e dello sviluppo sostenibile. Il tutto, pensate, senza soldi pubblici. Una scelta appositamente voluta per agire più liberamente e non essere vincolati a bandi e fondi che alla fine non sono mai regalati e che spesso, per piccoli dettagli, rischiano di non arrivare, come ci spiega uno dei fondatori Franco Roppo Valente.
«Il Festival – racconta – nasce solo tramite l’auto-finanziamento e l’aiuto economico dei privati che apprezzano e sostengono il progetto. Per Cleto, infatti, questa è una grande occasione per promuovere e valorizzare un territorio dalle grandi potenzialità e risorse e questo è uno degli obiettivi più importanti dell’associazione».
E così per diversi giorni Cleto – di solito abitato da circa 1260 persone – si riempie di turisti. Le sue strade si trasformano in una vetrina per artisti locali emergenti e non e, al tempo stesso, diventano una cornice ideale per incontri e convegni. Musica, teatro, arti figurative, fotografia, ma anche letteratura e arti concettuali: tutto questo e molto altro è il Cletofestival. Senza dimenticare la straordinaria offerta gastronomica che caratterizza la zona con prodotti tipici del posto e materie prime di assoluta qualità: salumi, formaggi di piccole aziende e vino locale. A vivacizzare il piccolo borgo anche un suggestivo mercatino dove gli artigiani del posto espongono e vendono le loro originali creazioni. Alla base di questo successo ci sono sempre loro, gli amici de La Piazza, e la loro straordinaria forza di volontà che si traduce in voglia di condividere con gli altri e dimostrare che una manifestazione locale può diventare un appuntamento di rilevanza nazionale.
«Dopo sette edizioni del Cletofestival possiamo dire di essere felici e soddisfatti di quanto finora fatto – continua Franco -. Cleto è un paesino ricco di storia e fascino dove poter ammirare il bellissimo Castello, le chiese e le aree naturali. Vicino c’è il mare ed è dunque perfetto per chi vuole godersi una vacanza. Sono tanti i turisti – provenienti dalla Sicilia, dalla Spagna, dal nord Italia – che ritornano dopo aver visto per la prima volta Cleto e aver partecipato alla manifestazione». Una manifestazione che si pone come un progetto culturale nato dal basso, costruito da giovani che vivono il territorio, ne conoscono i punti di debolezza e le numerose potenzialità, e che nonostante tutto hanno deciso insieme di far vincere le opportunità sulle criticità, l’inventiva e l’estro sulla staticità. Ma soprattutto di lottare contro lo spopolamento di un borgo che ha ancora tanto da offrire.
«Abbiamo avuto la lungimiranza di puntare sul territorio e dimostrare che la cultura paga. Non è sempre facile – conclude Franco – perché lo spopolamento c’è, così come una carenza di servizi. In qualche modo, però, abbiamo dimostrato che attraverso iniziative culturali e gastronomiche si può creare un’economia differente. Basti pensare a coloro che hanno case sfitte e che sono messe a disposizione all’interno del festival. In quei giorni tutte le strade si animano e noi ci sentiamo molto gratificati, orgogliosi del nostro paese, delle nostre risorse e della voglia di condividere con gli altri quanto di bello c’è a Cleto».
Per ulteriori informazioni sulle attività e le iniziative dell’associazione La Piazza si rimanda al sito del CletoFestival:
Questa la pagina Facebook:
www.facebook.com/CletoFestival.
Per contattare i ragazzi dell’associazione La Piazza potete scrivere una mail all’indirizzo info@cletofestival.com oppure chiamare al numero 339/3211056.