Panna e cioccolato, il gelato italiano a Tulum (Mexico)

Panna e cioccolato, il gelato italiano a Tulum (Mexico)

“Regalare felicità”, è questo lo scopo di David Grimaldi che, da tecnico nel settore dello spettacolo in Italia, è diventato imprenditore nella magica terra di Tulum, in Messico. Ha deciso di seguire la sua passione tramandatagli da suo nonno, aprendo una catena di gelaterie e portando all’estero il vero concetto del gelato artigianale italiano.

“Vivevo a Nichelino in provincia di Torino, lavoravo come tecnico nello spettacolo e nell’ambiente televisivo in tutta Europa, ma avevo sempre nel cuore la passione per le arti bianche trasmessa dal più grande maestro gelataio di tutti i tempi, mio nonno Gilberto.Tutto é iniziato durante una fase della mia vita un po’ difficile, diversi progetti non stavano funzionando e la mia mente era occupata solo da problemi, così, nel 2006, decisi di partire alla ricerca di me stesso. Era dicembre, mi trovavo a Berlino, città che adoro, ma il clima freddo non mi dava pace, così lasciai sciarpe, giacconi, scarponi e partii all’avventura per il centro America, senza sapere che questo viaggio avrebbe cambiato completamente il cammino della mia esistenza. Ormai sono 5 anni che vivo in Messico, sono approdato in questa terra con l’aspirazione di essere accettato per quello che sono e di avere successo, ma non ho mai abbandonato del tutto l’Italia, la porto sempre dentro di me. Amo il mio Paese e amo le nostre tradizioni, con il mio progetto cerco di trasmettere un piccola parte del mio paese natale. La mia scelta ha suscitato diverse emozioni nei miei familiari, tristezza, ammirazione, indifferenza, ma, una volta accettata la mia decisione, le persone che contano veramente nella mia vita, si sono rese conto che non è poi così male avermi come riferimento per le loro vacanze. Così, una volta l’anno, scaglioni di familiari, amici, amici di amici arrivano da questa altra parte dell’oceano.”

Che attività svolgi a Tulum?

Regalo felicità …è la risposta che mi piace dare. Ho portato in Messico e precisamente a Tulum, il concetto del vero gelato artigianale italiano, utilizzando materie prime di altissima qualità, importando molti prodotti da tutto il mondo come il pistacchio siciliano, il cacao belga, le fragole biologiche dalla California. Cerco sempre di utilizzare molto la frutta esotica locale, come il cocco, la papaya, l’ananas e il mango. Altra carta vincente sono i nostri coni, prodotti artigianalmente e, caratteristica dei miei negozi sono le pareti, affrescate da murales di giovani artisti messicani.

Come è nata l’idea di aprire una catena di gelaterie?

In quattro anni ho aperto un nuovo mercato con un prodotto di altissima qualità, affrontando problematiche paradossali e, a volte, alquanto particolari. Dopo tre anni di rodaggio e perfezionamento nella logistica, il concetto in larga scala é stato più che naturale, i clienti adorano il nostro gelato.

Hai trovato delle difficoltà a livello burocratico?

La burocrazia probabilmente non é più complicata che in altre nazioni. Il sistema di come funzionano le cose diciamo che assomiglia molto a Napoli. Quindi, da torinese, mi sono dovuto adattare al funzionamento delle cose che, alle volte, risulta molto creativo e surreale. Per quanto riguarda il permesso di soggiorno, lo si ottiene, come di consueto, con una miriade di fogli foglietti documenti e allegati, non è una passeggiata ma non è neanche impossibile. E’ consigliabile sempre assumere un avvocato specializzato in questo settore, per non incorrere in seri problemi.

Hai lasciato un ottimo lavoro, per metterti in gioco in una terra lontana e diversa da quella di origine. Sei decisamente un tipo “duro e coraggioso”…

Più che un tipo duro e coraggioso, sono una persona che mette sempre tutto il suo impegno per giungere al risultato, è qualcosa che mi ha insegnato mio padre. Sono andato via da Torino perché ormai non ci vivevo più bene, qualcosa dentro di me mi spingeva a muovermi. Probabilmente, quel qualcosa, era la sete di sapere e di esplorare tipica del viaggiatore. Qualcuno disse che, la casa é quel posto in cui ci si sente amati, sono perfettamente d’accordo, ormai qui é la mia casa. Qui ho realizzato i miei sogni, e se c’è ancora qualcosa che non ho fatto e che mi rimane da fare, cerco di “pensare positivo”, citando Jovanotti. Il Messico è un Paese molto ospitale, che ti accoglie a braccia aperte. E’ una terra ricca di opportunità per giovani imprenditori di se stessi, è un Paese in forte crescita a livello socio-economico ed è sicuramente un Paese che apre le porte a chi vuole investire e creare posti di lavoro per la manodopera locale. Mi piacerebbe molto avere il dono di Marquez per poter trasmettervi le forti emozioni che questa terra magica sprigiona. Semplicemente pura, colorata, profumata, sana e piena di energia, con una delle spiagge più affascinanti al mondo.. Una volta scoperta Tulum, è impossibile non innamorarsi all’istante, è impossibile non ritornarci. Per il bicentenario di indipendenza messicana è stato creato un bellissimo video che può darvi una idea sui paesaggi dello stato di Quintana Roo che mi ospita :

www.youtube.com/watch?v=yBSjzfIgCSM&feature=youtube_gdata_player

Sei fidanzato o sposato?

Sono fidanzato ed ho un figlio messicano di quattro anni, Leonardo, che senza ombra di dubbio serve a darmi una marcia in più in tutto quello che faccio.

Non ti manca proprio niente dell’Italia?

La mozzarella di bufala campana e alcune altre prelibatezze nostrane introvabili, anche se insaccati, paste e prodotti generici vari ormai vengono importati dall’ Italia. E ovviamente, i miei familiari. Sono molto orgoglioso di essere italiano e mi riempie di felicità poter contribuire a far parlare bene di noi all’estero. Anche se, purtroppo, alcuni leader che abbiamo in politica, riescono a ridicolizzarci alla perfezione, contribuendo a rendere l’immagine dell’ italiano medio alquanto superficiale.

In questi 5 anni hai notato delle differenze evidenti tra l’Italia e il Messico?

Mmm …vediamo, sono talmente tante, probabilmente sarebbe più facile chiedermi le somiglianze, considera comunque che è un Paese latino quindi non completamente differente dall’ Italia. Lo spagnolo con un po’ di pratica si impara, poi noi siamo bravissimi a parlare l’itagnolo, questo famoso mix tra le due lingue. Se si potesse, unirei la genuinità e la semplicità della cultura messicana con la genialità italiana, sarebbe il massimo. Un’altra differenza notevole, la si può riscontrare a livello sanitario, il Messico è la copia del modello americano, il famoso “paga o muori”. Il sistema a pagamento è più che ottimo, mentre sul servizio pubblico, per i casi di una certa importanza, andrebbe steso un velo pietoso. Per fortuna ci sono associazioni no profit, come la Croce Rossa, che rappresentato un’ottima soluzione gratuita per piccole emergenze. A volte mi chiedo perchè in Italia molta gente si lamenta, da quello che ho visto io girando per il mondo, quello italiano è uno tra i sistemi più funzionali che ci siano.

E riguardo il settore lavorativo?

Qui il lavoratore dipendente non è tutelato certamente come in altri posti. La manodopera è pagata dai 300-600 euro al mese e un affitto di una casa, con gli standard europei, può costarti dai 300 euro in su. Nel settore turistico, che in realtà è quello in cui siamo coinvolti, si vivono periodi di alti e bassi. Questo è un Paese nel quale si può vivere bene se si è imprenditori di se stessi, bisogna adattarsi, trasformarsi e all’occorrenza avere un bel pizzico di fantasia. Un capitale minimo da investire è indispensabile per poter iniziare un’attività in Messico. Non voglio scoraggiare nessuno con la mia risposta, questo è semplicemente il mio punto di vista.

“I sogni son desideri di felicità”… quale era il tuo sogno? Sei riuscito a realizzarlo?

Avevo una predisposizione per lo stile di vita caraibico e ho sempre sognato vivere tutto l’anno in pantaloncini corti e infradito. Posso dire di aver realizzato il mio sogno!

Quindi, puoi ritenerti soddisfatto delle tue scelte ….

Assolutamente si. Anche se, probabilmente non rifarei tutto ciò che ho fatto fino ad ora e questo, non perché non ne sia felice o soddisfatto, semplicemente per provare un’altra esperienza in qualche altra parte del mondo. Per il resto, sono molto contento di non aver firmato un mutuo in Italia che mi avrebbe intrappolato. A 30 anni credo di potermi reputare felice e in armonia con la mia scelta.

Grazie Davide per averci raccontato la tua bella storia

Ringrazio io voi, per avermi dato la possibilità di raccontarla. Anzi, colgo l’occasione per invitare te e tutti i lettori qui a Tulum. Sono sempre pronto ad offrirvi un buon caffè e buoni consigli.

Quasi quasi ti prendo in parola…

Il sito di Davide:

www.pannaecioccolato.com.mx

A cura di Nicole Cascione