Rossella Fanelli SydneyRossella: ho sempre sognato di diventare una cantante professionista

A cura di Maricla Pannocchia

Rossella ha sempre avuto la passione per il canto e per la musica tanto che, dopo la laurea in Scienze dello Spettacolo, conseguita presso l’Università di Bari, la donna ha cominciato a girare il mondo cantando nei resorts. “Sentivo che, per realizzare il mio sogno di lavorare come cantante, sarei dovuta andar via dalla mia terra, nella quale percepivo apatia e rassegnazione” dice Rossella.

Adesso, la donna vive a Sydney e ha realizzato il suo sogno di essere una cantante professionista. Il modo in cui è arrivata in Australia è a dir poco curioso, “Una notte ho sognato di venire in Australia e cantare. Non sapevo assolutamente nulla di questa terra, se non quello che avevo imparato attraverso qualche documentario o video su YouTube. Ho preso coraggio e ho seguito quel sogno. Una settimana dopo, avevo visto e volo e, un mese e mezzo dopo, sono atterrata a Sydney senza soldi, senza conoscenze e senza lavoro ma con la salda convinzione di aver fatto la scelta giusta.”

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Adesso, Rossella è in attesa di sapere se riceverà la Residenza Permanente, richiesta tramite il Global Talent Visa. Fra i sogni futuri, c’è quello di cantare sui palchi più importanti d’Italia e di esibirsi anche fuori dall’Australia.

Rossella Fanelli Sydney

Ciao Rossella, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao a tutti, sono Rossella, una cantante professionista e una vocal coach originaria di Castellana Grotte, in provincia di Bari.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Dal 2013 ho vissuto un po’ in giro per il mondo seguendo la musica, lavorando come cantante nei resorts o studiando all’estero. Sin da piccola sfogliavo l’atlante ed ero affascinata dalle altre culture. Sentivo il bisogno di partire e ho colto la palla al balzo facendo richiesta per l’Erasmus in Francia durante il mio periodo di studi in Scienze dello Spettacolo all’Università di Bari. Lì ho capito le possibilità che avrei potuto avere all’estero e, dopo la laurea, ho cominciato a lavorare come cantante nei resorts in giro per il mondo. Sentivo che, per realizzare il mio sogno di lavorare come cantante, sarei dovuta andar via dalla mia terra, nella quale percepivo apatia e rassegnazione.

Ora vivi a Sydney, in Australia. Da quanto tempo sei lì? Come mai hai scelto di trasferirti proprio in questa città?

Nell’ottobre del 2017, dopo un anno di pausa passato in Puglia, ho sentito il bisogno di ripartire. Non avevo idea dove sarei voluta andare, nessuna opportunità sembrava andare in porto, mi sentivo davvero giù e non sapevo quale sarebbe stato il mio futuro. Finché una notte non ho sognato di venire in Australia e cantare. Non sapevo assolutamente nulla di questa terra, se non quello che avevo imparato attraverso qualche documentario o video su YouTube. Ho preso coraggio e ho seguito quel sogno. Una settimana dopo, avevo visto e volo e, un mese e mezzo dopo, sono atterrata a Sydney senza soldi, senza conoscenze e senza lavoro ma con la salda convinzione di aver fatto la scelta giusta.

Ho scelto Sydney semplicemente perché, nel mio immaginario, l’Australia era Sydney.

Come descriveresti Sydney a chi non c’è mai stato?

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Per me Sydney è una delle città più vivibili al mondo. È una città dinamica in cui sei circondato dalla natura, dall’oceano blu e dai parchi verdi. C’è molto riciclo nel lavoro, puoi reinventarti quando lo desideri, puoi cambiare carriera e nessuno ti giudica. Se hai un sogno e sei disposto a inseguirlo, i sacrifici sono sempre ben ripagati.

Puoi parlarci meglio del tuo lavoro?

Sono una cantante professionista, in questo momento sono in tour in tutta l’Australia con una tribute band dei Pink Floyd. A Sydney ho diversi progetti musicali. In particolare, da quando sono arrivata, ho sempre cantato musica italiana, esibendomi anche per l’Ambasciata Italiana, la Camera di Commercio italiana, l’istituto Italiano di Cultura e in feste italiane in giro per l’Australia.

Sono anche una vocal coach e mi piace tantissimo aiutare i miei studenti a entrare in contatto con le loro voci.

Rossella Fanelli Sydney

È facile, per un italiano, trovare lavoro lì?

Direi proprio di sì, se si vuol cominciare dai mestieri che non richiedono una qualifica specifica. Se si arriva già con una professione specifica, le possibilità ci sono ma dipendono anche dal tipo di visto con cui si arriva.

Quali sono i settori in cui è più semplice essere assunti?

Quelli della ristorazione e dell’edilizia.

Pensi che gli stipendi siano in linea con il costo della vita?

Quando sono arrivata lo erano di più e c’era un buonissimo margine di guadagno. Negli ultimi due anni il costo della vita si è alzato drasticamente, quindi, per avere la stessa percentuale di guadagno di prima, bisogna fare qualche sacrificio in più.

Puoi dirci il costo di alcuni beni e servizi di uso comune?

  • Latte (regolare) (1 litro) 2.37 A$
  • Pane bianco (500g) 4.17 A$
  • Riso bianco (1kg) 3.46 A$
  • Uova (regolari) (12) 6.11 A$
  • Formaggio locale (1kg) 16.85 A$
  • Filetti di pollo (1kg) 12.71 A$
  • Manzo 21.25 A$
  • Mele (1kg) 4.86 A$
  • Banane (1kg) 4.23 A$
  • Arance(1kg) 4.62 A$
  • Pomodori (1kg) 6.44 A$

Come funziona, invece, per avviare un’impresa lì come stranieri?

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La burocrazia qui è molto snella e funziona bene. Personalmente, ho aperto l’ABN come libera professionista, che è l’equivalente della Partita Iva italiana, e l’ho fatto in 2 minuti online. La tassazione è in base al visto che hai.

Cosa si fa, a Sydney, in ambito artistico, ricreativo e culturale?

Sicuramente l’ambito culturale e quello artistico australiano sono più sottotono rispetto a quelli che si trovano in Europa, che è senza dubbio il continente della bellezza artistica e culturale. Qui gli eventi e le programmazioni nei teatri e nei centri culturali ci sono ma bisogna attivarsi un po’ di più per trovarli.

Ad esempio, dal 24 maggio al 15 giugno c’è il Vivid, un festival invernale annuale durante il quale la città si riempie d’installazioni luminose creative e visionarie e proiezioni artistiche sui più importanti monumenti. È davvero bellissimo.

Cosa bisogna avere, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare lì?

Ovviamente, bisogna avere un visto che approvi il tuo arrivo e, appena atterrati, le prime cose da fare sono: comprare una scheda telefonica, aprire il conto bancario e stipulare l’assicurazione sanitaria. Sono tutte operazioni molto snelle e abbastanza semplici. Dopo di che, si procede con il TFN (Tax File Number), che è il codice identificativo per poter lavorare come dipendente in qualunque impresa. In alternativa, è possibile fare come ho fatto io, ovvero richiedere l’ABN (Australian Business Number), se si vuole lavorare in proprio.

Come ti sei mossa per cercare un alloggio?

Ho utilizzato siti come Domain.com.au, realestate.com.au, flatmates.com.au o Facebook Marketplace.

Quali sono i prezzi medi e le zone in cui, secondo te, è possibile vivere bene spendendo il giusto?

L’Inner West è una zona relativamente vicina al centro e i prezzi sono sicuramente inferiori rispetto alle aree più vicine al mare (che ovviamente sono molto belle 😊).

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

Io mi sono sentita accolta molto bene sin dall’inizio. I piccoli gesti hanno fatto la differenza. Diverse persone, se mi vedevano persa cercando la direzione su Maps, si fermavano a chiedermi “Can I help you? Where do you need to go?” (“Posso aiutarti? Dove devi andare?”) oppure c’era gente che mi sorrideva in strada o, semplicemente, che mi dava il buongiorno. Per me questo è bellissimo. Fare amicizia con chi vive qui, però, è piuttosto complicato.

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Come descriveresti le loro vite?

Io, da italiana, penso davvero che loro abbiano tutto. Difficilmente la gente qui è cresciuta con problemi economici gravi, ovvio, ogni situazione è a sé, però ci sono molto benessere e un ottimo bilancio tra la vita professionale e quella personale. Le persone del posto si godono la natura e praticano tanto sport all’aperto.

Spesso però, loro che sono nati e hanno vissuto questa realtà sin da piccoli, fanno fatica a vedere questi benefici.

Com’è una tua giornata tipo?

Le mie giornate non sono mai l’una uguale all’altra e questo mi piace molto. Sono fortunata perche sono riuscita a gestire la mia vita in maniera tale da avere diverse ore libere da dedicare allo studio, alla lettura e alla formazione.

Generalmente, la mattina mi sveglio all’alba e mi dedico alla mia morning routine con meditazione, journaling e yoga, poi comincio a insegnare canto online. Il pomeriggio, durante la settimana mi preparo per andare a cantare nei ristoranti o per gli eventi. Molti week-end sono in tour con la band, quindi vado in aeroporto e prendo l’aereo per la location del concerto, ritornando poi la domenica.

Quali sono state le principali difficoltà da affrontare e come le hai superate?

Le maggiori difficoltà finora sono state principalmente due.

La prima è avvenuta nel 2018, quando avevo fermamente deciso di voler lavorare full-time nella musica e lasciare qualsiasi side-job. Ci ho messo 5 mesi, un passetto alla volta, mangiando gli ultimi chicchi di riso o lenticchie in fondo alla dispensa, ma pian piano sono riuscita a guadagnare i primi soldi dalla musica.

E poi nel 2023, quando ho dovuto fare l’application per la mia Permanent Residency tramite il Global Talent Visa. Sono stati 4 mesi d’inferno burocratico, finanziario ed emotivo. Ad ogni modo, tutto passa. E, dopo un anno, sono ancora in attesa di una risposta dall’ufficio dell’immigrazione. Spero che arrivi presto!

E quali, invece, le gioie e le soddisfazioni?

Aver realizzato il mio sogno più grande: riuscire a lavorare come cantante ed essere considerata come una professionista.

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C’è una comunità d’italiani? Ne fai parte?

Assolutamente, la comunità italiana qui è molto ampia ed io ne faccio parte appieno, esibendomi per tutti coloro che ne fanno parte a loro volta. La comunità è molto supportiva. Tutti i miei amici sono italiani, siamo davvero una famiglia. Sono molto grata delle persone che mi circondano.

Che consigli daresti a chi vorrebbe trasferirsi lì?

Se lo senti, fallo! Naturalmente, questo è un consiglio che do di getto, poi, è bene programmare il tutto.

E quali a chi vorrebbe andarci in vacanza?

Questo è un luogo magico, tutta l’Australia è stupenda e merita decisamente una vacanza!

Puoi suggerire ai nostri lettori dei posti poco conosciuti che, secondo te, meritano una visita?

Lungo la costa est si sente davvero quell’atmosfera da film “sole, oceano e surf”. La Tasmania e i suoi paesaggi calmi e tersi ma anche il centro rosso, Uluru, nel deserto, regalano sensazioni magiche. Ho festeggiato i miei 30 anni lì! Tra terra rossa e monoliti montagnosi giganteschi, quello è stato il più bel compleanno della mia vita!

Se potessi tornare indietro, faresti qualcosa diversamente?

Assolutamente nulla, è la mia vita, il mio percorso ed è stato programmato così perche potessi crescere, fare le mie esperienze, godermi le gioie e imparare dai dolori.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

Ho imparato che sognare è possibile, che ottenere il benessere è possibile, che i sacrifici possono essere ripagati senza sentirsi in colpa e che viaggiare e vivere all’estero è l’esperienza umana più completa che una persona possa fare.

Progetti futuri?

Continuare a girare l’Australia con i miei vari progetti musicali e chissà, magari, anche internazionalmente. Il mio prossimo sogno è poter cantare sui palchi più belli e unici d’Italia, l’Arena di Verona e il Teatro di Taormina. Chissà che un giorno non si avveri! 😊

Per seguire e contattare Rossella:

E-mail: rossellafanelli88@gmail.com

Sito web: https://www.rossellafanelli.com/

Instagram:https://www.instagram.com/rossella_fanelli_music/