San Andres: il caribe colombiano
Salve, mi chiamo Arthur, ho 41 anni e dal 2001 vivo e lavoro sull’ arcipelago di San Andres, Providencia e Santa Catalina (Colombia).
Prima di questa data, pur avendo un “ posto fisso” mi e’ sempre piaciuto viaggiare, e a volte, mi sono licenziato per poter fare esperienze nuove. Mi viene in mente quando lavoraro come segretario al ricevimento in un prestigioso Hotel di Roma, l‘Hotel Forum, dove, oltre alla gran qualita’ di clienti, gli extras a fine mese non erano male…
Un giorno incontrai un signore sulla sessantina con il quale feci una lunga chiacchierata al termine della quale mi disse che, dal momento che si era fatto tardi non sarebbe tornato a Genova in macchina ma si sarebbe fermato a dormire da noi.
Nel trascrivere il suo documento per il check in mi resi conto che apparteneva alla famiglia Costa, e di professione era armatore. Gli chiesi per scherzare se non avesse un posticino per me come commissario di bordo, visto che parlavo diverse lingue e da qualche anno respiravo atmosfere Hall e Costumer Service. Per farla breve, dopo un anno, mi sono licenziato dal posto fisso, per andare sulle nave con un contratto a termine di sei mesi, guadagnando meno della meta’ (avevo chiesto un’aspettativa, ma non mi fu concessa……).
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Racconto questo particolare perchè mi ricordo che il mio collega Roberto mi disse:” ma come, mò ricominci da capo ? Ma c’hai 33 anni…”. Sono partito e mi sono ritrovato a Miami su una nave di 17 piani dietro un bancone con altri 10 commisari di bordo..un mese di training all’Amerecana come direbbe Albertone, e via !.
Dopo 8 mesi torno a Roma, (nel frattempo sulle navi avevo conosciuto Jannethe, mia attuale moglie) e lei trova un lavora a via Condotti, e a me mi avevano richiamato al vecchio posto di lavoro, ovvero all’ Hotel Forum. Va detto che mia moglie lavorava sulle navi da 12 anni ed era stufa, dunque abbiamo deciso di tornare e fermarci a Roma. Dopo 8 mesi che avevamo ripreso la vita di tutti i giorni, mentre stavo sul raccordo anulare in un giorno grigio di pioggia, con una coda interminabbile di pendolari, il tergicristalli che non fa altro che accentuare la triste e penosa sitauzione in cui uno si trova, ho pensato: aspetta così non può essere, bisogna fare qualcosa……arrivai a casa (dopo circa 2 ore..) e dissi a mia moglie: perchè non andiamo dalle tue parti ? (Lei e’ Colombiana ), vediamo se possiamo trovare una piccola posada da gestire noi, un posto tranquillo dove si possa vivere in pace senza stressarsi troppo…
Mi sono licenziato per l‘ ennesima volta e siamo partiti verso la Colombia. Dopo essere stati qualche giorno a Bogota’ siamo partiti verso Cartagena, citta’ bellissima, ma il giorno non era quello giusto……era il 20 dicembre, un caldo umido pauroso ed un centro storico stupendo ma non si poteva camminare per il molto traffico e gente dappertutto; magari stavo in una zona molto centrale, ed eravamo sotto le feste.
Ho subito detto a mia moglie che eravamo andati via da Roma per non stare in mezzo al casino…e se dovevo stare lì allora tanto valeva tornarsene in Italia……
Dopo 2 settimane siamo arrivati a San Andres e appena usciti dall’aeroporto vedo 4 palme e una diecina di taxi (modelli americani degli anni 60/70) poco casino, insomma un’atmosfera di paese così ho detto a mia moglie:”ecco qui già si comincia a ragionare”. Il resto lo abbiamo fatto insieme, abbiamo oggi un piccolo albergo (www.sanandres.it), due bambini e stiamo bene per ora.
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Tutto questo riguarda la parte cronologica della storia, ma realmente poi alla fine noi siamo venuti qui con molta umiltà sapendo di arrivare in una terra straniera (almeno per me) ed io ho sempre detto: va bene, proviamo, vediamo come va, piano piano senza fare il passo piu’ lungo della gamba e senza prendere decisioni affrettate, ascoltando i consigli di altri italiani che già vivevano qui per poi comunque decidere con la propria testa, in base alle proprie esigenze, esperienze, ed il proprio carattere.
Oggi sono 8 anni che viviamo qui e stiamo ancora sull’onda “vediamo come va…”.
Questo per dirvi che io non ho mai fatto le valigie per dire “Basta!” me ne vado dall’Italia e vado a vivere nei Caraibi ! No, io ho detto: ”andiamo a vedere come e poi caso mai mi fermo un po di piu’.
Oggi guadagno molto di meno di quando lavoravo Roma, ma ho un tenore e una qualità di vita migliori, ho tempo di giocare con i miei ragazzi (Jean Pierre e Michaela) al mare anche se e’ lunedi e sono le tre pomeriggio.
Quando piove siamo contenti ma non siamo sul raccordo…Ovviamente potremo anche parlare dei lati negativi, ma vi assicuro che se messi sul piatto della bilancia, c’e’ ancora una enorme differenza…
Ogni tanto mi dico “Ricordati da dove sei venuto…”
Credo che oggi sarebbe molto difficile per me tornare a vivere in città.
Questa e’ la mia piccola storia, grazie per avermi seguito fin qui, e chissa’ magari un giorno ci vediamo qui a San Andres…
Un abbraccio Arthur