I trend del cibo nel 2050
Recenti ricerche, come quella che è stata pubblicata sul blog del casinò online di Betway, hanno messo in evidenza come il settore dell’alimentazione subirà una vera e propria rivoluzione, molto più drastica di quello che si potrebbe mai pensare.
Il settore del foodtech cambierà molto profondamente, spinto anche da tre fattori che porteranno sulle nostre tavole dei piatti decisamente diversi da quelli che siamo abituati ad assaporare. Il primo fattore è legato al cambiamento del clima, questione di cui si parla in abbondanza nel corso degli ultimi tempi, insieme ad altri due aspetti di non minore importanza.
Stiamo facendo riferimento alla crescita della popolazione globale e un aumento non indifferente anche dei livelli di obesità, che stanno crescendo continuamente dal 1975 ad oggi. Un cambiamento radicale, come è stato testimoniato dall’articolo che è apparso sul blog L’insider.
Emergenza climatica e una popolazione in crescita che andrà nutrita
L’emergenza climatica che è stata comunicata in via ufficiale da parte dell’Unione Europea è, di fatto, il primo tassello che porterà verso un cambiamento che è a dir poco impossibile da evitare. I nuovi obiettivi climatici che sono stati stabiliti con l’intento di raggiungere la tanto famigerata neutralità climatica entro il 2050, possono essere ottenuti solo ed esclusivamente diminuendo in maniera importante il quantitativo di allevamenti di bestiame.
I dati che sono stati diffusi da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, in riferimento all’alimentazione e all’agricoltura, hanno messo in evidenza come i vari allevamenti di bestiame per la produzione di carne, ma anche di uova e latticini porta in dote il 14,5% delle emissioni totale inquinanti sul nostro pianeta.
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Un altro fattore, ovvero quello legato all’incrementerà che coinvolgerà la popolazione globale non farà altro che rendere ancora più gravi questa situazione e porterà a una vera e propria necessità di intervenire il prima possibile. Entro il 2050 sul pianeta ci dovrebbero essere ben 9,7 miliardi di persone, circa il 25% in confronto ai dati attuali. È chiaro che servirà trovare nuovi sistemi, più efficienti rispetto a quelli attuali, per garantire cibo e nutrimento a tutti.
Le prossime tendenze del foodtech
Come abbiamo detto in precedenza, il termine degli allevamenti di bestiame porterà inevitabilmente a fare sempre più leva su un sistema che si dovrà caratterizzare per una maggiore efficienza e che non prevederà, per ovvie ragioni e non solamente di carattere etico, la macellazione degli animali.
Non deve stupire, di conseguenza, come buona parte delle proteine che finiranno sulle nostre tavole verranno prodotte solo ed esclusivamente mediante delle fonti vegetali oppure verranno garantite da delle carni che verranno prodotte solamente in laboratorio. Deve senz’altro confermare questo trend il fatto che numerose aziende, con in testa sicuramente Beyond Meat e Impossible Foods, stanno lavorando proprio in tale direzione, per offrire alla clientela una gamma sempre più vasta di prodotti vegetali alternativi rispetto alla carne.
Ci si dovrà scordare anche di latticini e uova, che provengono sempre dal sistema tremendamente inefficiente che domina attualmente sul nostro pianeta. Questi prodotti, infatti, dovranno lasciare per forza di cose il posto a delle alternative completamente vegetali, che verranno create andando a sfruttare materie prime come noci, avena, canapa e soia.
Non devono stupire le notizie che arrivano direttamente da Singapore, dove è già stata autorizzata la vendita alla carne prodotta direttamente in laboratorio. Come dicevamo in precedenza, si tratta di una pratica che favorisce il fatto di evitare la macellazione degli animali e che diventerà un trend ben strutturato nel corso dei prossimi anni, anche grazie all’attività di un gran numero di startup che si stanno dando un gran daffare.