Tullio e Maria, “Siamo in pensione da quasi 2 anni e il nostro scopo è vedere almeno la metà di tutti i Paesi del mondo

Chi l’ha detto che per viaggiare spesso bisogna essere giovani? Tullio e Maria, affiatata coppia in pensione da circa 2 anni, ha scoperto insieme la passione per il viaggio e ne ha fatto una priorità. “Per noi il viaggio, dopo i figli e i nipoti, è lo scopo principale che ci siamo dati, dopo una prima parte della nostra vita non proprio facile” raccontano Tullio e Maria.

Nonostante il rammarico per non aver viaggiato da giovani, la coppia ha già visitato tutta l’Europa, gran parte del Sud America, il Messico, tanti Paesi in Asia, tanti del Medio Oriente e quasi tutti i Paesi del Nord Africa.

Il loro sogno nel cassetto è quello di esplorare almeno 50 Paesi e la prossima meta sembra essere l’Australia. A parte qualche rara difficoltà, Tullio e Maria sono sempre stati accolti benissimo sia dai locals sia da altri viaggiatori e tutti questi viaggi hanno regalato loro un immenso bagaglio esperienziale.

“Ai giovani, diciamo di viaggiare il più possibile, lasciando in secondo piano le cose che contano di meno” consiglia la coppia, che è un ottimo esempio di come sia possibile scoprire il mondo e accogliere l’altro e il “diverso” con cuore aperto e umiltà, a qualsiasi età.

Ciao Tullio e Maria, raccontateci di voi. Chi siete, da dove venite…

Maria ed io (Tullio) stiamo insieme da 13 anni e abitiamo a Fiuggi, a due passi da Roma. Fiuggi è una bellissima cittadina immersa nel verde e nella natura dove, tra un viaggio e l’altro, ci piace ritemprare la nostra anima e il nostro corpo.

La nostra è una grande famiglia allargata, composta da 4 figli e 6 nipoti, tutti in armonia tra loro e felici di riunirsi, allettati dai gustosi pranzi preparati da Maria.

Siete viaggiatori con la V maiuscola e avete visitato ben 72 Paesi. Da dove nasce la vostra passione per il viaggio?

Dopo il nostro incontro, 13 anni fa, abbiamo fatto il nostro primo viaggio insieme a Parigi. Si è trattato di un breve week-end, che però ci fece capire la bellezza e l’importanza di conoscere il mondo. In modo particolare io (Tullio), non avevo mai viaggiato prima, quindi rimasi positivamente colpito da quell’esperienza.

A quel punto, cominciammo a organizzare viaggi da soli, in modo tale da spendere molto meno che con la agenzie di viaggio.

Ed è così che, Paese dopo Paese, abbiamo visitato tutti i Paesi d’Europa, a volte senza avere una meta precisa ma partendo dal volo più economico in quel momento. Abbiamo fatto viaggi in cui abbiamo speso pochissimo, come quello in Bulgaria per il quale abbiamo speso 260 Euro (per 3 notti, tutto compreso).

Non cerchiamo hotel di lusso, basta che siano centrali e abbiano il bagno in camera. Noi viaggiamo per conoscere il mondo e, alla fine del viaggio, torniamo a casa stanchissimi. Nell’ultimo viaggio in Cina, in 9 giorni abbiamo percorso 110 chilometri a piedi.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti a questa vostra scelta di esplorare il mondo?

I nostri amici e tutte le persone che ci conoscono ormai ci seguono con simpatia, perché su Facebook raccontiamo e descriviamo i luoghi che visitiamo e il riscontro più bello ci viene dai commenti delle persone che, per vari motivi, non possono viaggiare.

Adesso siete pensionati. In che ambiti avete lavorato?

Siamo in pensione da quasi 2 anni, dopo aver lavorato per 41 anni alle dipendenze di una grande azienda italiana.

Io per i primi 37 anni ho lavorato sui turni, comprese tantissime notti, e la mia vita sociale ne è stata molto condizionata, tanto che raramente sono riuscito a vedere un film o uno spettacolo senza addormentarmi.

Quando riuscivamo ad avere qualche giorno di ferie insieme, partivamo per un viaggio.

Quali Paesi avete visitato finora e quali vi sono rimasti di più nel cuore? Perché?

In questi 13 anni, abbiamo avuto la fortuna di visitare 72 Paesi in 4 continenti:

  • tutta l’Europa, gran parte del Sud America , il Messico, tanti Paesi in Asia, tanti del Medio Oriente e quasi tutti i Paesi del Nord Africa.

Di tutti abbiamo un caro ricordo ma quello che ci ha fatti innamorare è il Perù.

I colori dei posti mescolati al calore della popolazione locale, più lo straordinario fascino di Machu Picchu, l’incredibile meraviglia delle montagne arcobaleno e la grande fatica per scalare i suoi 5100 metri, hanno reso quel viaggio unico.

E poi al largo di Lima abbiamo vissuto l’esperienza più bella a contatto con gli animali. Nelle isole Ballestas, nell’oceano Pacifico, abbiamo nuotato con i leoni marini nel loro ambiente naturale circondati da pinguini, pellicani, cormorani e gigantesche meduse colorate.

Quando Maria ed io ne parliamo fra noi, a volte ci chiediamo se sia stato tutto vero, oppure soltanto un sogno, da quanto è stato straordinario.

Abbiamo un bellissimo ricordo anche delle bellezze e soprattutto della gente dell’Uzbekistan, tra i popoli più calorosi e gentili che abbiamo mai incontrato, tanto che alcuni ci hanno invitati a mangiare nelle loro case.

E poi la grande spiritualità dei monasteri dell’Armenia e l’educazione e la gentilezza dei giapponesi e, ancora, la grande generosità del popolo omanita.

Siamo grati a tutti per l’affetto e l’ospitalità che abbiamo trovato, che per noi sono l’aspetto più bello dei viaggi.

Ci sono stati dei Paesi che, invece, vi hanno delusi o che, comunque, si sono rivelati al di sotto delle vostre aspettative?

Tutti i Paesi che abbiamo visitato ci hanno lasciato un bel ricordo, alcuni per le loro bellezze e altri per la gentilezza e ospitalità della gente del posto.

Come vi organizzate per l’assicurazione di viaggio? Ne avete una da consigliare ai nostri lettori che non sono più 20enni?

Quando si viaggia è assolutamente necessario stipulare un’assicurazione che ci copra in caso di un inconveniente o di problemi più seri. Noi l’abbiamo sempre stipulata ma, per fortuna, non ne abbiamo mai avuto bisogno.

Quella che stipuliamo sempre si chiama Heymondo. Per noi è quella più economica e, soprattutto, in caso di ricovero, paga direttamente l’ospedale e noi non dobbiamo anticipare la spesa, che potrebbe essere veramente esosa.

Un altro consiglio è per il Wi-Fi, per chi ha il telefonino predisposto per le E-sim. Noi usiamo sempre Holafly, che ha i dati illimitati e ha la VPN compresa, assolutamente necessaria in Paesi come la Cina, dove le applicazioni occidentali sono censurate, ed è di facile installazione perché avviene tramite un QR Code.

Avete visitato anche numerose meraviglie del mondo. Vi va di parlarcene?

Uno dei nostri sogni era quello di vedere le 7 meraviglie del mondo, ne abbiamo viste 6 e ci manca solo il Cristo Redentore a Rio de Janeiro. Non abbiamo scelto a tavolino di voler vedere le meraviglie del mondo, perché secondo noi sono altre le meraviglie che meriterebbero di stare tra le prime 7, come i templi del complesso archeologico di Angkor Wat in Cambogia, l’esercito di terracotta in Cina o la piramide di Giza in Egitto.

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Tanti ci chiedono quale sia, secondo noi, la più bella ma, come la classifica delle 7 meraviglie del mondo non ha dato un ordine di bellezza, anche per noi sono tutte ugualmente “meravigliose”.

Avete trovato che il modo di viaggiare è cambiato, rispetto a quando eravate più giovani?

Oggi viaggiare è molto facilitato dalle tante app di viaggio come i traduttori di lingue, Google Maps, app per i taxi, per gli hotel, per pagare e l’imprescindibile Sky Scanner per i voli aerei.

Attualmente però stiamo ancora scontando i due anni di chiusura per il Covid, perché i prezzi, soprattutto quelli dei voli, sono aumentati di tanto e solo lentamente stanno scendendo ma comunque non ai livelli pre -Covid.

Quali sono, secondo voi, i pregi del viaggiare quando si è più maturi?

Bisognerebbe viaggiare a ogni età e l’unico rammarico che abbiamo è che noi abbiamo cominciato a farlo in età avanzata ma saremmo felici, se la salute ci assisterà, di riuscire a visitare almeno la metà di tutti i Paesi del mondo, che sono circa 100.

Siamo comunque grati alla vita per averci dato questa bellissima possibilità, che abbiamo fortemente voluto.

Vi siete mai sentiti in pericolo?

Una sola volta siamo stati veramente in pericolo, ed è stato nel suk di Marrakech, in Marocco.

Qui i turisti vengono attirati in una trappola. Con fare amichevole, si viene invitati a visitare la conceria, un luogo infernale dove poi si viene derubati. Noi che avevamo letto di questo tranello, ci siamo rifiutati di andarci e, a questo punto, dopo varie insistenze, hanno cominciato a insultarci pesantemente, con un tentativo di aggressione. Per fortuna siamo riusciti a fuggire.

Un’altra volta a Buenos Aires mi hanno rubato il telefonino che avevo nello zaino sulle spalle.

A Santiago del Cile, invece, nell’ottobre del 2019, siamo rimasti coinvolti nella rivolta che causò diversi morti e portò il presidente Pinera a dichiarare il coprifuoco. Fortunatamente, grazie all’aiuto del ragazzo della reception dell’hotel, che ci accompagnò all’aeroporto in piena notte, riuscimmo a prendere l’ultimo volo per Buenos Aires.

Nella vecchia Delhi, in India, dove tutti ci sconsigliavano di andare da soli, subimmo vari tentativi di raggiro qualcuno andato, nostro malgrado, a segno.

Potete raccontarci degli incontri, con i locals o con altri viaggiatori, che porterete sempre nel cuore?

A parte gli episodi che abbiamo appena raccontato, siamo stati accolti sempre con simpatia. Tante persone ci hanno avvicinati, vedendoci con una cartina in mano, chiedendoci se avessimo bisogno di aiuto e da dove venivamo.

L’Italia è molto amata nel mondo e, per questo, i locals ci hanno fatto sempre tante domande e noi ne siamo orgogliosi.

L’incontro più bello è stato con la gente dell’Uzbekistan, quando c’incontravano con i nostri tratti occidentali, ci chiedevano la nostra provenienza. Nell’apprendere che venivamo dall’Italia, cominciavano a cantare la canzone “L’Italiano” di Toto Cotugno, famosissimo da quelle parti. Per noi sono stati episodi molto simpatici. E poi tanti ci hanno invitati a mangiare nelle loro case. È stato bellissimo.

tullio e maria pensionati in viaggio

Che cos’è, per voi, il viaggio?

Per noi il viaggio, dopo i figli e i nipoti, è lo scopo principale che ci siamo dati, dopo una prima parte della nostra vita non proprio facile.

L’unico limite del viaggiare in tarda età, è il rammarico di non essere riusciti a farlo prima.

Certo, non lo nascondiamo, viaggiare costa ma noi lo abbiamo messo al primo posto, rinunciando, magari, a cose che riteniamo secondarie.

Possiamo affermare che, viaggiando in autonomia, si può spendere poco.

C’è un Paese che vorreste visitare più degli altri?

Abbiamo un desiderio ed è quello di visitare l’Australia e l’Oceania è il quinto continente che ci manca, ma è già in preparazione e forse sarà il nostro prossimo viaggio.

Tornate mai nei posti dove siete già stati?

Sì, a volte torniamo nei posti dove siamo stati, sopratutto in Europa, dove ci piace viaggiare anche con la nostra macchina.

Abbiamo fatto dei bei viaggi in Germania, siamo stati varie volte in Francia, in Spagna e poi in Austria, Svizzera e Slovenia.

Abbiamo visto anche tantissime parti d’Italia. Amiamo scoprire le tante bellezze del nostro Bel Paese, del quale abbiamo visto tutte le regioni, una più bella dell’altra.

Quali lezioni avete imparato, finora, dai vostri viaggi?

Abbiamo viaggiato in tanti Paesi e il patrimonio di emozioni ed esperienze che abbiamo collezionato è enorme.

È più quello che le varie persone del posto hanno donato a noi di quello che noi abbiamo dato loro, per tutte le volte che ci hanno accolti con simpatia e rispetto e, di questo, saremo per sempre grati.

Quali sono, nella vostra esperienza, i pro e i contro del viaggiare in coppia?

Incontriamo tanti viaggiatori, soprattutto giovani che viaggiano da soli e per questo hanno tutta la nostra ammirazione per il loro coraggio.

Noi, viaggiando in coppia, condividiamo l’emozioni davanti a una meraviglia e c’i incoraggiamo a vicenda per le fatiche e le difficoltà che incontriamo .

Che cosa vorreste dire ai viaggiatori più giovani?

I giovani che viaggiano li riconosciamo subito, perché hanno negli occhi la luce della meraviglia, sono generosi, non creano barriere di età o di cultura, e noi abbiamo avuto sempre un grande feeling con loro. Non dimenticheremo mai una serata bellissima, a Cuzco, in Perù, trascorsa con 4 ragazzi argentini che avrebbero potuto essere i nostri figli.

Il consiglio che diamo sempre ai giovani è di viaggiare, anteponendo il viaggio a tutti gli altri beni che, secondo noi, sono secondari.

Quali sono i vostri sogni nel cassetto?

Come accennato prima, il nostro sogno nel cassetto, vista la non più verde età e sperando soprattutto che la salute ci assista, è di vedere almeno la metà di tutti i Paesi del mondo, che sono circa 100.

Ci piacerebbe arrivare a un giorno, sempre mano nella mano, in cui vivremo di splendidi ricordi da raccontare ai nostri nipoti.

Per seguire e contattare Tullio e Maria:

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