Vivere a Berlino: guida pratica per italiani in fuga
Pugliese, ha studiato a Firenze, poi si è trasferita in Germania, a Berlino, dove ha aperto un bed&breakfast.
Si è talmente innamorata di questo Paese, che ha scritto una guida. Si tratta di Gabriella Di Cagno, nata a Bari nel ’61, laureata a Firenze in Storia dell’arte, con un lavoro pionieristico di ricerca sulla storia della tutela dei beni artistici in Italia fra Otto e Novecento.
Perché ha deciso di emigrare in Germania?
Ero consapevole che, mai e poi mai, mi sarebbe stata offerta una possibile carriera universitaria. Tuttavia ho insistito e ho continuato con la ricerca e l’insegnamento a contratto all’Università di Firenze, facendo al tempo stesso altre attività lavorative.
Mi sono occupata di didattica museale presso i musei fiorentini, ho fatto la bibliotecaria, la redattrice. Sono autrice di varie pubblicazioni. Infine sono stata assunta in una società privata, che realizzava software per musei e biblioteche e mi sono dimessa in meno di due anni.
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Poi la svolta e la decisione di traferirmi in Germania. A Berlino.
Di cosa si occupa?
Ho messo su una attività di microricettività turistica. Dalla mia esperienza è nata una guida. Si intitola Tutti a Berlino ed è un manuale per gli italiani che vogliono trasferirsi nella capitale tedesca, come ho fatto io. Il testo si propone di prendere per mano gli immigrati italiani e accompagnarli in ogni passo necessario o ipotizzabile per facilitare il loro inserimento a Berlino.
Com’è la vita a Berlino?
La città è diventata il principale approdo di giovani e non più giovani che fuggono dal nostro Paese in cerca di una nicchia lavorativa, una qualità di vita migliore, libertà.
Ma non è facile come potrebbe sembrare, perché Berlino è sì, anarchica e easy, ma è pur sempre la capitale di un Paese molto rigido, dove le regole sono ferree. Proprio per questa sua semplicità e praticità, il libro ha avuto successo.
E l’Italia?
Torno in Puglia e in Toscana, le mie due “patrie”, quando posso. Avverto forti le radici mediterranee, come succede a chi vive nel Nord Europa. Alludo alla nostra cultura, al clima, al cibo, alla gente.
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Tuttavia, ho nei confronti dei Paesi mediterranei e del nostro in particolare, un atteggiamento schizofrenico.
Da un lato mi manca e ne sento il desiderio, quando ci sono ne godo, senza dubbio, ma non posso fare a meno di apprezzare e perfino ammirare il rigore, la correttezza, l’efficienza dei Paesi nordici.
Progetti per il futuro?
Amo talmente questa città che ho tre desideri: il seguito di Tutti a Berlino versione cinematografica, un album narrativo-visivo su Berlino, la pubblicazione dei miei raccontini umoristici ambientati a Berlino. Insomma… Berlin not forever but longer.
Lara Di Fonte