Una nuova vita a Barcellona: tutto quello che c’è da sapere
Andare a vivere a Barcellona: sogno nel cassetto o obiettivo realizzabile? Decisamente sogno concreto, e lo dimostrano i tantissimi italiani che, ogni anno, scelgono la città catalana per ricominciare una nuova vita, per studiare, per trasferirsi con la famiglia o per lavorare come freelance.
- Perché trasferirsi a Barcellona
- Vivere a Barcellona pro e contro
- Quanto costa vivere a Barcellona?
- Documenti per trasferirsi a Barcellona
- Vivere e lavorare a Barcellona
- Aprire un’attività a Barcellona
- Studiare a Barcellona
- Dove vivere a Barcellona: i migliori quartieri per trasferirsi
- Cercare casa a Barcellona
- Comprare casa a Barcellona
- Come pianificare il trasferimento a Barcellona
- Vivere a Barcellona con i bambini
- Vivere a Barcellona da pensionato
Perché trasferirsi a Barcellona
Trovare le ragioni per fare la scelta di cambiare vita ed andare a vivere a Barcellona non è molto complicato, anzi. Questa città ha da sempre avuto moltissima attrattiva nei confronti degli italiani, per via della sua modernità, della cultura, della movida e – ovviamente – della sua vicinanza con il mare. Gli italiani poi amano la Spagna, perché non richiede uno sforzo di adattamento così grande come altri Paesi, specialmente dal punto linguistico. Ricordiamoci infatti che la Spagna è al 9º posto dei Paesi con maggiore emigrazione italiana nel Mondo.
Parlando poi nello specifico di Barcellona, con i suoi quasi 1.7 milioni di abitanti, la prima comunità straniera è proprio quella degli italiani che, nel 2016, era quasi il 10% del totale degli stranieri residenti. Gli italiani a Barcellona infatti si aggirano sui 25.000 circa, senza contare tutti coloro che “passano temporaneamente” dalla città per studio, per fare periodi di stage o anche per un lavoro temporaneo.
Barcellona è una città decisamente piena di vita, dove le opzioni per uscire la sera e divertirsi non mancano affatto. Ricca di cultura e di luoghi di aggregazione, è difficile riuscire ad annoiarsi perché, anche a livello di svaghi, offre moltissimo tra musei, festival culturali o musicali, la vicinanza al mare o alla montagna per svolgere attività sportive, e molto altro.
La capitale catalana è poi invidiabile anche per il suo clima. Infatti, anche in inverno, le temperature a Barcellona non sono mai troppo fredde e, solitamente, in dicembre e gennaio le minime registrano circa 8-9 gradi, mentre in piena estate si arriva anche a temperature ben più alte e vicino ai 30 gradi.
La vicinanza con il mare rende però la città di Barcellona una “metropoli” climaticamente mite e, soprattutto, molto attraente per gli amanti della vita marittima.
☞ Vuoi investire in Spagna? Ti spieghiamo come aprire un'attività a Barcellona! ☜
Inoltre, se fino a pochi anni fa Barcellona vantava anche un costo minore della vita, ad oggi la situazione è un po’ mutata in tal senso, ma rimane comunque una città dalle grandi dimensioni e poco stressante. I ritmi, lavorativi o di vita, a Barcellona non sono frenetici e, quindi, molti italiani la preferiscono a Milano o Roma.
Relativamente al costo della vita, mentre fino a qualche anno fa – come si diceva – Barcellona non aveva un costo così elevato rispetto a molte altre città d’Italia, negli ultimi anni, specialmente per gli affitti, ha cominciato ad essere più costosa.
Infatti, per fare un esempio, affittare un appartamento a Barcellona, in pieno centro e con tre camere da letto, potrebbe arrivare a costare ben più di 1600 euro al mese. Per trovare alla metà di questo prezzo, è necessario andare ben fuori dalla città oppure condividere il costo dell’affitto con altre persone.
Questi dati rendono Barcellona una città non economicissima ma, se comparata con città italiane come Milano o Firenze, rimane comunque più economica di circa il 10-15 per cento.
Vivere a Barcellona pro e contro
Quali sono le cose da sapere prima di trasferirsi a Barcellona? Come abbiamo visto, Barcellona è una location molto affascinante che, come ogni città al Mondo, presenta però anche alcuni contro, assolutamente da valutare con attenzione in caso si stia ipotizzando di andare a vivere in Spagna.
Perciò, tra i pro dello scegliere di vivere a Barcellona:
- il clima: temperature miti tutto l’anno e inverni decisamente poco rigidi;
- cultura: una storia molto interessante, tradizioni, festival di musica o di arte tutto l’anno e tantissime possibilità per chi ama entrare veramente in contatto con culture diverse;
- movida: frizzante, dinamica e giovane. Uscire la sera a Barcellona è un’esperienza unica;
- il mare: la spiaggia a Barcellona è davvero ad un passo dal centro e, in caso ci si voglia allontanare un po’ dalle folle di turisti, basta andare in quale quartiere più periferico della città ed è fatta;
- i servizi di trasporto: Barcellona non è una città perfetta ma i servizi di trasporto sono funzionali e non così cari (rispetto a molte altre città d’Europa);
- senso di accoglienza: i catalani non sono il tipico stereotipo di spagnolo ma sono molto ospitali;
- multiculturalità: non solo la città di Barcellona è viva dal punto di vista delle sue più tipiche tradizioni catalane ma anche perché è ormai la casa di tantissime nazionalità diverse che, negli anni, hanno fuso le loro peculiarità con quelle spagnole creando un ottimo mix;
- burocrazia per il trasferimento: come italiani, non si ha bisogno né di visti né di permessi particolari per andare a vivere in questa città.
Invece, venendo ai contro del trasferirsi a vivere a Barcellona:
- il turismo: chiaramente questo lato rendere la città, a volte ed in certi quartieri, più affollata e più cara;
- l’inquinamento: nonostante Barcellona non sia una città così stressante dal punto di vista cittadino, si tratta comunque di una metropoli di quasi 2 milioni di abitanti e l’inquinamento ambientale nonché acustico è percepibile;
- il costo degli affitti: come si diceva, il costo per l’affitto di un appartamento è cresciuto molto a Barcellona negli ultimi dieci anni, portando il costo di un appartamento con una sola camera da letto, in centro, anche a più di 1000 euro al mese;
- i salari: gli stipendi non sono bassi se comparati a quelli di tutta la Spagna, ma in media si aggirano intorno ai 1400 euro al mese.
In linea di massima, comunque, a qualunque expat chiediate, relativamente al suo giudizio su come si vive a Barcellona, sarà difficile che vi venga fornita un’opinione negativa. Questo perché molto raramente chi si trasferisce a Barcellona non finisce per apprezzare il suo stile di vita, le sue possibilità, la sua gente, il suo clima e, ovviamente, il suo contesto cittadino e naturalistico.
In tal senso, se desiderate leggere un po’ di opinioni sul vivere a Barcellona, vi invitiamo a leggere queste interviste e articoli:
Davide Spada: la mia vita a Barcellona
Vivere a Barcellona: Raffaella e Damiano
La storia di Marta Bisceglia
Piero Pesce: da sette anni a Barcellona
Infine, se poi vi state chiedendo se sia meglio trasferirsi a Madrid o a Valencia piuttosto che a Barcellona, considerate che a Madrid avrete più o meno la stessa concorrenza che potreste sperimentare a Barcellona nella ricerca di lavoro e che, molto probabilmente, troverete soluzioni abitative care esattamente come quelle della capitale catalana. Senza considerare la mancanza del mare a Madrid ed un clima non così ottimo. Valencia, dal canto suo, è invece più economica di Barcellona, ma certamente offre meno possibilità lavorative.
Quanto costa vivere a Barcellona?
Quanti soldi servono per vivere bene a Barcellona? Sicuramente questa è una domanda che moltissimi expat si pongono prima di prendere la loro decisione ed è importantissima nel momento in cui si compie il primo passo, si arriva in città, e ancora non si ha né un lavoro né una prospettiva di guadagno immediata.
La buona notizia è che Barcellona è sì cara ma lo è anche molto meno di altre città del Mondo e, soprattutto, di molte città in Italia. Infatti, anche se gli affitti non sono di certo a buon mercato, molti altri beni o servizi sono più economici che in Italia e quindi questo aspetto fa di Barcellona una ottima scelta dal punto di vista di un trasferimento.
Parlando di cifre, possiamo dire che, ad esempio, i prezzi della metro sono abbastanza competitivi e costano intorno ai 1.50 euro a biglietto mentre l’abbonamento mensile si aggira sui 35 euro, molto meno di quello di Milano ad esempio. Inoltre, come si diceva anche nei precedenti paragrafi, i mezzi di trasporto in genere sono piuttosto efficienti.
Consigliato ☛ le classifiche dei Paesi dove si vive con poco e le città più economiche del mondo ★
Per quanto poi riguarda le altre spese, puoi dare un’occhiata a questi prezzi medi di riferimento:
- pranzo al ristorante: 10€
- birra piccola: 2,8€
- 1 kg di pollo: 6,19€
- 1 kg di banane: 1,67€
- bottiglia di vino: 5€
- un litro di benzina: 1,2€
Mentre, per gli affitti, come si diceva si varia dai 600 euro per un monolocale fuori dal centro fino a 900 per un monolocale in centro.
In conclusione, scegliendo di affittare insieme ad altri coinquilini, i costi si ammortizzano parecchio ed anche uno stipendio di 1400 euro circa (ossia uno stipendio medio a Barcellona) diventa sufficiente a vivere in questa città. Chiaramente, se però le tue esigenze sono diverse da quelle di convivere con altre persone oppure hai esigenze di spesa specifiche, allora avrai bisogno di almeno 2000 euro al mese o più per vivere tranquillamente.
Documenti per trasferirsi a Barcellona
Uno dei plus dello scegliere di andare a vivere a Barcellona sta proprio nei documenti burocratici per il trasferimento, ovvero pressoché nulli. Infatti, oltre alla carta d’identità valida o il passaporto, non serve altro per entrare in territorio catalano e quindi spagnolo.
Una volta in Spagna, poi, sarà necessario richiedere il NIE (per lavorare ma anche per svolgere altre necessità o usufruire di alcuni servizi specifici) ed effettuare l’empadronamiento, ossia registrarsi presso il Comune.
Per il primo punto, il NIE, vi consigliamo di controllare il sito web della Policia Nacional, ossia il corpo di polizia che rilascia questo documento per gli stranieri: https://www.policia.es/. Mentre, per il secondo documento, quello dell’empadronamiento, consigliamo di controllare il sito web del Comune di Barcellona: https://www.barcelona.cat/ca/.
Altre informazioni utili possono poi essere rintracciate all’indirizzo web dell’Amministrazione governativa della Spagna: http://sede.administracionespublicas.gob.es/.
Inoltre, sempre per il tema lavorativo, è indispensabile anche il numero di Seguridad Social, il quale si ottiene direttamente online oppure presso uno degli uffici preposti della Tesoreria della Seguridad Social. Per maggiori informazioni puoi controllare il seguente indirizzo web: http://www.seg-social.es/.
Infine, quando il vostro trasferimento a Barcellona sarà pressoché definitivo, sarà possibile per voi scegliere di iscriversi all’AIRE (Anagrafe degli Italiani all’estero) e quindi essere cittadini italiani all’estero a tutti gli effetti.
Vivere e lavorare a Barcellona
Trasferirsi a Barcellona per lavoro è una scelta molto quotata tra gli italiani (e non solo). Infatti, a moltissimi capita di avere l’opportunità di trasferirsi poiché viene offerto loro un posto di lavoro a Barcellona tramite l’azienda per cui lavorano; mentre molti altri scelgono invece di andare nella capitale catalana e poi cercare direttamente un impiego là.
Infine, una certa percentuale scegliere anche di vivere e lavorare a Barcellona come freelance perché attratti dalle tasse in Spagna, minori rispetto all’Italia.
Come trovare lavoro a Barcellona? Intraprendere una ricerca di lavoro nella capitale catalana non è nulla di impossibile ma, ovviamente, come per ogni nuova esperienza e trasferimento, è utile prepararsi con un po’ di anticipo ed avere pazienza.
Prima di tutto, vi servirà il NIE e il numero di Seguridad Social – come spiegato sopra – poi un buon curriculum in spagnolo.
Dopodiché, il consiglio è sempre quello di cercare lavoro nei campi più richiesti come quello del turismo e della ristorazione ma, ovviamente, se avete delle competenze specifiche ed un buon curriculum, allora cercate il vostro lavoro anche a Barcellona.
Chiaramente, più si sale di livello, più è necessario una buona conoscenza di spagnolo e, perché no, persino di catalano (specialmente se vorrete lavorare in luoghi comunali o governativi). I settori bancario e finanziario, amministrativo, di consulenza e del marketing offrono infatti buone possibilità.
Per la ricerca del lavoro, è consigliato controllare le offerte online direttamente sui portali specializzati come:
- Infojobs
- Infoempleo
- Primer empleo
- Jobrapido
- Hosteleo (per il turismo e la ristorazione)
☞ Ti piacerebbe insegnare italiano a Barcellona? Leggi l’intervista a un’italiana che insegna le lingue a Barcellona ☜
Aprire un’attività a Barcellona
Per chi desidera investire a Barcellona e quindi aprire un’attività propria, la buona notizia è che le possibilità ci sono e l’iter burocratico non è per nulla complesso. Infatti, l’apertura di una Società può essere condotto efficacemente con l’aiuto della Camera di Commercio italiana in Spagna e senza troppi costi aggiuntivi.
Un altro link di riferimento per chiunque decidesse di investire e fare business: Cepyme – Confederación Española de la Pequeña y Mediana Empresa.
Tra i maggiori ambiti di interesse per chi desidera avviare una impresa in Spagna, nella città di Barcellona, ci sono quello tessile, alimentare, automotive, farmaceutico, meccanico, energetico e biomedico. Anche l’enologia è un ottimo settore.
☆ Il tuo sogno è lavorare a Barcellona? Scopri qui come fare! ☆
Studiare a Barcellona
La scelta di vivere e studiare a Barcellona, esattamente come quella di scegliere di trovare un impiego in questa città, è molto inflazionata, specialmente tra gli italiani, ed anche un ottimo investimento formativo visti i tanti Istituti di livello presenti in città.
Alcune delle migliori Università del Paese si trovano proprio a Barcellona:
- la UB – Universitat de Barcelona
- la Pompeo Fabra
- la Ramon Llull
- la Università Politecnica
- la Universitat Autonoma de Barcelona.
Da menzionare anche i vari MBA che si svolgono nella città o i corsi di specializzazione delle EAE Business School, dello IED, della UOC o della ESADE.
Chiaramente, per studiare a Barcellona c’è solo l’imbarazzo della scelta e, specialmente se si ha intenzione di recarsi in questa città con il progetto Erasmus, i costi annuali per le tasse universitarie non saranno richiesti e quindi sarà molto più semplice sostenere le spese.
☞ Approfondimento: tutto quello che c’è da sapere se vuoi studiare in Spagna ☜
Dove vivere a Barcellona: i migliori quartieri per trasferirsi
Quali sono i quartieri di Barcellona da evitare se si ha intenzione di andare a vivere in questa città? Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
In linea di massima, appena si prendere un po’ di dimestichezza con la città di Barcellona, diventa abbastanza evidente quali siano i quartieri migliori dove scegliere di vivere e quelli più inflazionati dai turisti e, quindi, in linea di massima da “evitare” se possibile, specialmente per i costi degli affitti.
Trovare un quartiere dove vivere a Barcellona dipende da una serie di fattori: esigenze personali, budget e, ovviamente, gusto. Ad esempio, il Barrio Gótico è certamente il cuore della città ed è molto affascinante, specialmente per la movida, ma è anche una delle zone più affollate di turisti. Ovviamente, se si lavorerà a Barcellona nel mondo della ristorazione e si troverà lavoro in centro, scegliere il Barrio Gotico sarà un vantaggio per le brevi distanze da percorrere.
Se però si ha intenzione di tentare un trasferimento con la famiglia, allora meglio cercare in altri quartieri, come Gràcia, Sants, Poblenou od Eixample. In linea di massima, tutti questi quartieri sono molto tranquilli, ricchi di servizi, ma persino un po’ cari. Infatti, Poblenou, per esempio, è negli ultimi anni diventato molto popolare ed alla moda, oltre che ricco di comfort, rendendolo quindi non così economico.
Rimangono poi, ad esempio, gli storici quartieri de La Barceloneta ed i quartieri nei pressi del Parc de la Ciutadella che, chiaramente, regalano il piacere di vivere a due passi dalla spiaggia. Perfetti per gli studenti, i giovani e per tutti coloro che non vogliono vivere troppo lontano dal centro ma evitare il caos dei turisti.
In conclusione, un quartiere in assoluto da evitare a Barcellona forse non esiste ma, certamente, spesso si sconsiglia il Barrio Gotico (per quanto scritto sopra), il Raval – specialmente per il suo degrado – e Las Ramblas, troppo popolare come il Barrio Gotico.
Se poi sei indeciso, ecco quello che fa per te: il sondaggio con i migliori quartieri dove vivere a Barcellona.
Cercare casa a Barcellona
Come trovare appartamenti in affitto a Barcellona per vivere? Semplice, esattamente come li cerchereste in Italia!
Infatti, dopo aver individuato una zona della città in cui cercare casa, l’opzione è quella di rivolgersi o a delle Agenzie oppure controllare direttamente online le offerte di affitto e fare ricerca da soli.
Per brevi periodi, infatti, è possibile affidarsi anche a Airbnb ma, per affittare a lungo termine, meglio evitare poiché i costi sarebbero altissimi. Una lista di siti web utili è la seguente:
Piso compartido (soprattutto per cercare camere in affitto)
Comprare casa a Barcellona
Il mercato immobiliare a Barcellona, nonostante gli anni della bolla immobiliare e della crisi, pare non essersi mai fermato e, anche se meno vantaggioso rispetto ad altre località della Spagna (come Valencia, Alicante, certe zone di Madrid o il sud della Spagna), è sempre stato piuttosto acclamato da investitori del mattone italiani e stranieri.
Ad oggi, i prezzi delle case a Barcellona non sono bassissimi e si assestano sui circa 3200 euro al metro quadro per case fuori dal centro città e di più del doppio per case posizionate in zone e quartieri centrali della città. Chiaramente, molto dipende anche dall’immobile stesso che si desidererà acquistare, vecchio o più moderno, e anche da una buona dose di fortuna o di conoscenze!
In linea di massima, la zona alta di Barcellona, che comprende i quartieri più costosi, costa circa 5000 euro/mq fino ad un massimo di 6000 euro/mq per i quartieri di Sarria- Sant Gervasi e Pedralbes.
Andando invece nei quartieri di Les Corts, Eixample e Gràcia, zona media, i prezzi variano dai 3800,00 euro/mq fino ai 5000€.
La Città vecchia, con palazzi più antichi, prospetta prezzi d’acquisto più bassi come 3500 euro/mq o 3000 euro/mq.
Infine, i quartieri popolari di Barcellona, come Sant Andreu o San Martí, a volte possono arrivare a costare anche meno.
Come pianificare il trasferimento a Barcellona
Se vi siete convinti ed avete deciso che tenterete la via del trasferimento a Barcellona, allora, la prima cosa da fare è sicuramente quella di pianificare un po’ i vostri step. Il piano non deve essere chiaramente perfetto ma, in linea generale, è bene pensare fin dall’inizio ad alcuni importanti passi:
☞ Ecco tutto quello che devi sapere per trovare lavoro in Spagna
- Dove alloggiare inizialmente: ci sono diverse possibilità tra cui Airbnb (come si diceva sopra) oppure degli Ostelli. Non stupitevi dei prezzi, saranno un po’ alti, è piuttosto normale per una città turistica come Barcellona. Per trovare un ostello, il modo migliore è quello di cercare direttamente sugli aggregatori di offerte e Booking.com da questo punto di vista è ottimo;
- Preparare il vostro CV in spagnolo;
- Iscrivervi a gruppi appositi di Facebook per expat a Barcellona come voi, ad esempio: Gli Italiani a Barcellona, Italiani a Barcellona e IAB;
- Individuare già gli uffici preposti per i documenti da richiedere come il NIE, il numero di Seguridad Social e, poi, quando avrete trovato casa, l’empadronamiento;
- Individuare una serie di Aziende che vorrete contattare per la ricerca di lavoro o controllare già le offerte di lavoro nei portali indicati sopra e contattarle già prima del vostro effettivo trasferimento;
- Contattare un amico o un conoscente che già vive a Barcellona per avere informazioni, volendo un appoggio su dove stare al principio e, perché no, qualche dritta da suoi amici o conoscenti spagnoli.
Vivere a Barcellona con i bambini
Scegliere di trasferirsi a Barcellona con la famiglia è una ottima scelta e, anche se all’inizio l’impatto potrebbe essere un po’ stressante, per via della iniziale difficoltà di conoscere la città, individuare le migliori scuole, richiedere tutti i documenti e cercare casa, sicuramente ne beneficerete negli anni a venire.
Vivere a Barcellona con bambini, infatti, è vivere in una città grande che però rimane abbastanza a misura d’uomo, specialmente in certe zone o quartieri, e che offre moltissimo ai giovani e giovanissimi. Le possibilità, infatti, di vivere all’aria aperta, anche e soprattutto per il clima, sono moltissime e c’è di tutto, sia che amiate la campagna, il mare o la montagna.
I trasporti, poi, come si diceva, sono molto efficienti e quindi anche gli spostamenti con i bambini senza un mezzo proprio, assolutamente fattibili e non troppo complicati. Inoltre, sono moltissime le possibilità di car-sharing o bike-sharing che si possono utilizzare in caso di necessità.
La cultura poi e la gente catalana è, a detta di moltissimi, davvero accogliente e desiderosa di far conoscere agli stranieri le sue tradizioni e le sue peculiarità, perciò i vostri figli non si annoieranno di certo.
Dal canto poi della formazione, le scuole a Barcellona sono moltissime e, alcune, davvero rinomate a livello internazionale come si descriveva sopra, quindi perfette per assicurare una buona ed ottima formazione ai propri figli.
Vivere a Barcellona da pensionato
Non solo vivere in Spagna ed a Barcellona, oggi, è una ambizione di moltissimi giovani e non solo, ma lo è anche per i pensionati italiani che, da sempre più anni, scelgono di vivere la pensione all’estero e non in Italia. Molti pensionati sanno infatti che l’Italia è una delle più care in fatto di tassazione sulle pensioni, circa il 30%, e quindi è normale cercare una via d’uscita.
In particolare, la Spagna, godendo di alcuni accordi bilaterali con l’Italia, permette a tutti i pensionati di non incorrere nella doppia tassazione e di godere di un clima davvero mite quasi tutto l’anno, a Barcellona come anche nel sud della Spagna.
Riguardo alla vita da pensionato a Barcellona fra gli aspetti positivi c’è sicuramente un cospicuo aumento del proprio assegno mensile di pensione, poiché le tasse saranno la metà di quelle pagate in Italia. Poi, come si diceva, sicuramente il clima e, non ultimo, il servizio sanitario offerto in Catalunia, di ottimo livello e, per molti servizi, gratuito.
—
Sei già a Barcellona e cerchi alcuni servizi italiani in città? Prova con questi:
Psicologo italiano a Barcellona